Corruzione e appalti ‘sospetti’ alla Sma Campania, 10 patteggiamenti

SULLO STESSO ARGOMENTO

Funzionari regionali corrotti e appalti a ditte in odore di camorra alla Sma Campania: dieci imputati patteggiano la pena.

Sono dieci gli imputati che hanno patteggiato la pena nell’ambito del processo scaturito dall’inchiesta della Procura di Napoli sulla “Sma Campania”, società in house della Regione Campania che si occupa di risanamento ambientale e che vede tra gli imputati anche l’ex consigliere regionale Luciano Passariello .

Nel corso dell’udienza di oggi il Gup di Napoli Marcello De Chiara ha accolto le istanze di patteggiamento presentate dagli avvocati difensori per pene che vanno da un minimo di un anno a un massimo di 4 anni e 10 mesi. Tra coloro che hanno patteggiato la pena figurano Vittorio Porcini, poliziotto che all’epoca dei fatti prestava in servizio presso il commissariato Ponticelli di Napoli, (un anno e dieci mesi, pena sospesa); l’imprenditore Salvatore Abbate, alias Salvatore ‘a cachera, ritenuto legato ai clan dell’area a Nord di Napoli Cimmino-Caiazzo e a quelli egemoni nell’area Est in particolare il clan Mazzarella, che ha patteggiato la pena di  4 anni e 10 mesi. Tra coloro che hanno scelto di patteggiare anche il direttore dell’impianto di depurazione di Marcianise e coordinatore degli impianti di depurazione di “Sma Campania” Luigi Riccardi (3 anni e 10 mesi); l’amministratore legale della società S. Abba Immobiliare, Rolando Abbate (1 anno e 10 mesi, pena sospesa).



    Nella prossima udienza, fissata per l’ 8 ottobre, il Gip potrebbe sciogliere la riserva su ulteriori patteggiamenti depositati nel corso dell’udienza di oggi.

    A febbraio il giudice per le indagini preliminari autorizzo’ la Guardia di Finanza di notificate, per l’accusa di tentata corruzione, gli arresti domiciliari all’imprenditore Abramo Maione, al dirigente della Regione Lucio Varriale e al dipendente della “Sma” Agostino Chiatto all’epoca dei fatti, contestati fra il gennaio e il febbraio 2018, in servizio alla segreteria dell’allora consigliere regionale Luciano Passariello (per il quale non vennero ravvisati i gravi indizi di colpevolezza e per il quale non vennero emesse misure cautelari). Lo scorso 30 giugno i sostituti procuratori Ivana Fulco e Henry John Woodcock hanno chiesto il rinvio a giudizio per i 25 indagati.

    Secondo l’accusa, gli imputati avrebbero partecipato ad un sistema di corruzione per gli appalti relativi allo smaltimento dei fanghi dei depuratori delle province di Napoli e Caserta.

    Il fondo di ‘prelievo’ per foraggiare camorra, politici, dipendenti pubblici e poliziotti infedeli era la Sma, la società in house della Regione Campania che gestisce gli impianti di depurazione.

    Il giudice per le udienze preliminari ad ottobre dovrà anche decidere sulle richieste di rinvio a giudizio avanzate dalla Procura, tra le quali anche quella dell’ex consigliere Regionale Luciano Passariello, imputato per un unico episodio.

    Ecco i 25 imputati nell’inchiesta sono accusati – a vario titolo – di corruzione, concussione, associazione per delinquere, inquinamento ambientale, riciclaggio e evasione fiscale:

    Rolando Abbate – Napoli (avv. Perone e  Imperato)
    Salvatore Abbate alias totore ‘a cachera – Volla (avv. Perone e Maiello)
    Giuseppe Auletta – Giugliano in Campania (avv. Maria Padovani)
    Andrea Basile – Montesarchio (Bn) (avv. Riccardo Moschetta)
    Domenico Boenzi – Acerra (avv. Giovanni Abet)
    Giovanni Caruson – Giugliano (avv. Riccardo Moschetta)
    Agostino Chiatto – Napoli (avv. Giorgio Pace e Francesco Paone)
    Antonio Cristoforo – Trentola Ducenta (Ce) (avv. Fabio Della Corte)
    Lorenzo Di Domenico – Napoli (avv. Malinconico e Nerone)
    Maurizio Donadeo alias ‘o puzzolente – Napoli (avv. Mauro Zollo)
    Salvatore Fido alias ‘ chiò – Napoli (avv. Giuseppe Milazzo)
    Errico Foglia – Napoli (avv. Carmine Bernardo)
    Michele Furino – Napoli (avv. Gino Fulgeri)
    Abramo Maione – Napoli (avv. Riccardo Moschetta)
    Luciano Passariello – Napoli (avv. Giuseppe Ricciulli)
    Vittorio Porcini – Napoli (avv. Giovanni Abet e Sara Piccini)
    Giacomo Perna – Napoli (avv. Nugnes e Capuano)
    Luigi Riccardi – Napoli (avv. Roberto Saccomanno)
    Vincenzo Riccardi – Napoli (avv. Roberto Saccomanno)
    Vincenzo Riccio – Napoli (avv. Morra e Chiummariello)
    Domenico Sabatino – Campobasso (avv. Giovanni Abet)
    Salvatore Telesco – Napoli (avv. Piccolo e Perone)
    Lucio Varriale – Napoli (avv. Von Arx e Varriale)
    Giacomo Coiro – Napoli (avv. Francesco Esposito)
    Giovanna Telesco – Napoli (avv. Piccolo e Meloro)

     




    LEGGI ANCHE

    Si schianta con la moto a Monterusciello: muore 28enne di Quarto

    Un tragico incidente stradale è avvenuto ieri nel tardo pomeriggio a Monterusciello, quartiere di Pozzuoli, costando la vita a Giuseppe Armanetti, 28enne di Quarto. Il giovane era in sella alla sua moto Africa Twin quando si è scontrato contro un'utilitaria guidata da una 35enne di Pozzuoli. L'impatto è stato violentissimo e il 28enne è stato sbalzato dalla sella finendo a terra ad oltre dieci metri di distanza. Il casco, seppur allacciato, non è stato in grado...

    Morto a 13 anni per omessa diagnosi tumorale: indagati medici di Caserta e Roma

    P.C., un ragazzo di soli 13 anni, è morto a causa di un'omessa diagnosi tumorale. La Procura ha iscritto nel registro degli indagati medici e personale sanitario delle strutture ospedaliere di Caserta e Roma per omicidio colposo e falsificazione di cartella clinica. Il giovane P.C. soffriva di dolori incontrollabili al ginocchio, ma la diagnosi di tumore non è stata formulata tempestivamente, privandolo della possibilità di ricevere cure adeguate. Lo Studio Associati Maior, incaricato dalla famiglia di...

    IN PRIMO PIANO

    LE VIDEO STORIE