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Alta velocità Napoli-Bari, entro fine 2021 tutti cantieri aperti

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Alta velocità Napoli-Bari, entro fine 2021 tutti cantieri aperti

Entro la fine del 2021 aprire tutti i cantieri nei lotti dell'Alta velocità Napoli-Bari: questo l'obiettivo che si è prefissato il commissario straordinario per la realizzazione della ferrovia che unirà le due città, Roberto Pagone. “Stiamo cercando raggiungendo il primo traguardo e confermiamo l'obiettivo di attivare la linea a dicembre 2023”, ha assicurato a al termine di un incontro, svoltosi a Palazzo Santa Lucia, con il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca e l'amministratore delegato di Webuild, Pietro Salini. La nuova linea ad su rotaie ridurrà i tempi di percorrenza, con l'obiettivo di coprire la tratta -Bari in tre ore, 55 minuti in meno di oggi, e la Napoli-Bari in circa due ore rispetto alle attuali tre ore e 34 minuti con cambio a Caserta.

“I lotti sono tutti finanziati – ha spiegato Pagone – e avere i cantieri aperti, quindi operativi, è un vanto per il territorio. Tutte le conferenze di servizio si sono chiuse con l'approvazione all'unanimità da parte del territorio”. “Faremo qui quello che abbiamo fatto a Genova – ha assicurato Salini – dove sotto gli occhi della Nazione si è scoperto che questo lavoro si può fare bene, con soddisfazione di tutti e si può raggiungere il risultato di fare opere pubbliche in modo trasparente e condiviso con la popolazione”.

“La Regione Campania – ha ricordato De Luca – ha avviato una collaborazione straordinaria con Ferrovie dello Stato per sbloccare molti cantieri sulla linea Napoli-Bari. Avremo dieci lotti che partono, miliardi di euro di lavori, saremo a disposizione per accompagnare queste opere che possono determinare un'occupazione tra le 5mila e le 6mila unità lavorative. Dovremo fare i conti con i problemi dell'Italia, la palude burocratica, la fatica per ottenere i pareri necessari dalle Soprintendenze, dalle Autorità di bacino, le procedure di esproprio. Da questo punto di vista dovremo lavorare con grande intensità perché davvero ci sia una semplificazione e una sburocratizzazione radicale che oggi ancora non si vede. Questa è la sfida per il futuro”, ha concluso.


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