Ha ammesso di aver raccontato il falso e ha chiesto piu' volte scusa alla famiglia delle vittime il 26enne Giuseppe Greco.
Questa mattina nel carcere di Poggioreale è stato sottoposto all'interrogatorio di garanzia dopo il fermo per il duplice omicidio di Ciro Chirollo e Domenico Romano, avvenuto a Marano venerdi' scorso. Per la Procura di Napoli Nord e i carabinieri, Greco ha speronato con la sua Smart lo scooter Tmax con in sella i due uomini che poco prima lo avevano rapinato del costoso Rolex.
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Stamani, sostenuto dal suo avvocato Domenico Della Gatta, e alla presenza del sostituto procuratore Paolo Martinelli, Greco, ancora in stato di choc, ha confessato al gip di Napoli Nord, Nicola Paone di aver tamponato lo scooter con a bordo Chirollo e Romano, ma di non aver avuto "alcuna intenzione di ucciderli".Potrebbe interessarti
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IL RACCONTO DI GRECO
Greco ha raccontato che dopo aver subito la rapina da parte di Chirollo e Romano, questi ultimi si erano allontanati. "Anch'io volevo tornarmene a casa, poi li ho incrociati alla rotonda di San Rocco, a meno di un chilometro di distanza dal punto della rapina, e a quel punto ho pensato di inseguirli, ma non per ucciderli, ma per la targa; in prossimita' di una curva, li' ho tamponati e ho perso il controllo della mia Smart, che dopo qualche metro si e' fermata. L'auto non funzionava piu', cosi' sono sceso, e non sono passato sopra i loro corpi come ho letto. Poco dopo ho incontrato un ragazzo in scooter che mi ha riaccompagnato sul luogo della rapina e poi a casa. Quindi, con mio fratello, mi sono recato dai carabinieri. Sono sconvolto. Se volete vi accompagno sul posto". Il pm, al termine dell'interrogatorio durato un'ora e mezza, ha chiesto al Gip di disporre il carcere, mentre l'avvocato Della Gatta ha fatto richiesta dei domiciliari, magari con braccialetto elettronico. Il Gip decidera' nelle prossime ore.





