Tangenti al comune di Torre Annunziata: nuove accuse all'ex dirigente Ariano
Nuove accuse da parte della Guardia di Finanza e della Procura di Torre Annunziata nei confronti di Nunzio Ariano, dirigente dell'Ufficio Tecnico di Torre Annunziata, gia' in carcere con l'accusa di avere intascato una mazzetta da 10mila euro da un imprenditore come contropartita all'affidamento dei lavori di adeguamento delle aule didattiche comunali alle norme anti covid. Anche questa volta gli inquirenti contestano all'ingegnere, recluso nel carcere napoletano di Poggioreale, il reato di induzione indebita a dare o a promettere utilita': un reato che sarebbe stato commesso tra settembre e ottobre 2019 e che vede protagonista ancora una volta protagonista lo stesso imprenditore, Vincenzo Supino.
Quest'ultimo, per i finanzieri, sarebbe stato indotto a versare 2mila euro per ottenere lo sblocco dei pagamenti relativi a due appalti comunali affidati a due diverse aziende riconducibili a Supino.Potrebbe interessarti
Secondigliano, arrestato il broker della camorra accusato di fornire droga alla ’Ndrangheta
Camorra, assolto il boss Nicola Rullo
Sequestrata l'Academy di Ciro Immobile: abusi edilizi e rifiuti tossici nel centro sportivo Parlati
Napoli, assolto in appello il boss Giovanni Colombo: cadono le accuse di armi e patente revocata
Le indagini sull'affidamento dei lavori di adeguamento delle aule didattiche alle norme anti covid, proseguite anche dopo lo scorso 28 settembre, giorno dell'arresto in flagranza di Ariano sulla spiaggia delle "sette scogliere", mentre intascava la tangente da 10mila euro, hanno consentito di scoprire, infatti, che il responsabile dell'ufficio tecnico di Torre Annunziata aveva gia' percepito un'altra mazzetta, altri 10mila euro, sempre dall'imprenditore Supino.