Le fiamme gialle, in collaborazione con l’Inps, hanno appurato che non avevano comunicato all’ente, entro due mesi dalla carcerazione come stabilito dalla norma, che fossero detenuti e la variazione della composizione del nucleo familiare.
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Tra i furbetti del reddito di cittadinanza figurano anche detenuti per reati di particolare gravita’, quali associazione per delinquere, traffico e spaccio di stupefacenti, rapina, estorsione e furto, nonche’ violenza sessuale, pornografia minorile e maltrattamenti in famiglia.