Cronaca di Napoli

Covid, un solo posto in intensiva al Cotugno e 3 al Cardarelli

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Sembra si stiano rivivendo le scene dei mesi scorsi negli ospedali della città di Napoli. I posti liberi sono oramai quasi del tutto esauriti.

Continua infatti ad aumentare la pressione nei reparti covid19  dove si sente il peso del nuovo boom di contagi e del forte aumento di sintomatici. Oggi la cifra record di 684. All’Ospedale Cotugno oggi c’e’ un solo posto di terapia intensiva libero e 2 in degenza, il nosocomio specializzato sulle malattie infettive e’ quindi praticamente sold out. Al limite anche il Cardarelli che ha 130 pazienti ricoverati covid, di cui 20 sono nell’obi covid del pronto soccorso. Dodici i pazienti in terapia intensiva dove restano quindi tre posti liberi, mentre 98 sono i ricoverati tra semintensiva e degenza ordinaria.

Mai tanti casi in terapia intensiva negli ultimi mesi

Nel bollettino odierno dell’Unita’ di crisi spicca pero’ il balzo dei ricoveri in terapia intensiva, che raggiungono quota 156 con un +13 in 24 ore, incremento mai registrato negli ultimi mesi. In aumento di 21 unita’ anche i posti letto occupati nelle degenze Covid, che risultano oggi 1.492. Ventisette le nuove vittime, 1.674 i guariti.  I dati di oggi dicono anche che sono 2.981 i nuovi positivi.

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Numeri ai quali la Regione cerca di porre un argine con una stretta su parchi e mercati. Chiusi sin da oggi i primi, assieme a piazze, ville e lungomari. Chiusi i secondi, compresi gli alimentari, a partire da sabato pomeriggio dopo che in un primo momento l’ordinanza firmata nella serata di ieri dal Presidente De Luca ne disponeva la chiusura gia’ da domani.

La solita polemica di de Magistris

Un provvedimento che ha innescato non poche reazioni. a partire da quella immancabile del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris: ”Trovo quest’ordinanza veramente incomprensibile non solo sul piano politico, ma sbagliata anche da un punto di vista sanitario. Non mi convince. De Luca ci ha abituato a questo suo modo di operare per cui partecipa alla conferenza Stato-Regioni, annusa quello che piu’ o meno e’ l’orientamento del Governo e lo anticipa con un effetto politico a sorpresa, di propaganda”.