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Vaccino, l’Iss: l’immunita’ arriva solo a una settimana dalla seconda dose

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Vaccino, l’Iss: l’immunita’ arriva solo a una settimana dalla seconda dose.

Evitare che ci si ammali di Covid-19 e proteggere chi corre il rischio maggiore di contrarre la malattia nella forma piu’ grave: al momento e’ questo l’obiettivo della vaccinazione, cosi’ come e’ noto che il vaccino agisce per gradi e che la sua piena efficacia si raggiunge solo a una settimana dalla seconda dose. Non si sa ancora, invece, se la vaccinazione protegga dall’infezione ed e’ per questo che per tutta la durata della campagna vaccinale bisognera’ continuare ad adottare ogni precauzione.

“L’efficacia del 95% riscontrata dagli studi clinici si riferisce a una settimana dopo la seconda dose. Il massimo della protezione si ha, quindi, dopo questo periodo”, rileva sul suo sito l’Istituto Superiore di Sanita’ (Iss “Il vaccino comincia a fare effetto a distanza di qualche giorno dalla somministrazione e dopo la prima dose non ci si aspetta una protezione completa”, osserva Stefania Salmaso, dell’Associazione italiana di epidemiologia, commentando il caso della dottoressa di Siracusa risultata positiva a una settimana dalla prima dose del vaccino.

“Probabilmente – aggiunge – la dottoressa era nel periodo di incubazione dell’infezione o l’aveva acquisita molto recentemente”. I dati relativi al vaccino della Pfizer, prosegue Salmaso, stimano un’efficacia del 52% dopo la prima dose, che va aumentando nel tempo, fino a superare l’80% a distanza di dieci giorni, secondo quanto indicano i dati rilevato durante la sperimentazione clinica. Con la seconda dose l’efficacia prevista e’ intorno al 95%. Per questo motivo, rileva Salmaso, “un’infezione identificata a distanza di sei giorni dalla prima dose di vaccino non e’ un fallimento ne’ un caso di inefficacia vaccinale”. L’efficacia, prosegue l’esperta, “e’ calcolata sulle forme cliniche manifeste e al momento non abbiamo dati sufficienti per capire se la vaccinazione impedisce l’infezione, ne’ sappiamo se chi e’ vaccinato puo’ contagiarsi ne’ se, in caso di infezione, sia contagioso”.

Sono risposte che arriveranno senz’altro con il tempo. “Al momento sappiamo che il vaccino protegge dalla malattia e aiuta a prevenire i casi severi, che richiedono un ricovero o che rischiano un esito fatale”. L’obiettivo attuale non e’ quindi bloccare la circolazione del virus ed e’ per questo motivo, conclude Salmaso, che “in questa fase iniziale della campagna di vaccinazione e’ molto importante non abbandonare le cautele”


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