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Covid, sindaco irpino sfida De Luca: tutto aperto

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Covid, sindaco irpino sfida De Luca: tutto aperto

Una piccola enclave in Campania dove approfittare dei tre giorni di zona gialla, decisa dal Governo, ed evitare la prorogatio dell’arancione decisa invece dalla Regione. A Chiusano San Domenico bar, ristoranti, pub e altre attività che in Campania non saranno consentite in questi giorni sono aperte.

Lo ha deciso il sindaco Carmine De Angelis che ha emesso una ordinanza specifica, nella quale “ammonisce” anche il presidente della Regione Campania quando sottolinea che al presidente della Regione compete dare un parere sugli schemi di Dpcm; introdurre misure ulteriormente restrittive, esclusivamente nell’ambito delle attività di loro competenza e senza incisione delle attività produttive e di quelle di rilevanza strategica per l’economia nazionale”. E nella stessa ordinanza De Angelis, nella vita docente di diritto, rileva anche che “il decreto legge n.178 del 18 dicembre 2020 disciplina in modo rilevante sul piano gerarchico ipotesi restrittive e quindi limitativo sulle stesse fonti secondarie (DPCM e Ordinanze)”.

Secondo il sindaco di Chiusano De Luca non avrebbe potuto quindi adottare le restrizioni imposte due giorni fa. Ma soprattutto per De Angelis “a tutto c’è un limite, ma rendersi partecipe di ‘scemenze’ normative, no! Lo devo alla mia professione e allo Stato di diritto”. Secondo il sindaco non sono previsti nel suo comune afflussi consistenti di persone in questo periodo.

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Il contagio da Covid è ridotto a pochi e sporadici casi di tanto in tanto. I pochi esercizi commerciali possono essere facilmente controllati ma soprattutto è “necessario assicurare un minimo di vivibilià alla popolazione presente sul territorio, cui non è consentito dalle disposizioni vigenti recarsi presso il capoluogo di provincia o verso altri comuni”. Di qui la scelta di lasciare attivi i servizi di ristorazione dalla 5 alle 18, consentire le consumazioni al tavoli fino alle 18.


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