Coronavirus, Napoli: fino a 10 giorni fa più casi nei quartieri della movida

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Coronavirus, Napoli. Un numero in crescita: 219 nuovi contagi sui 757 di tutta la Campania nella giornata di ieri. Napoli città rappresenta poco meno di un terzo dei nuovi casi di coronavirus rilevati dai test. Ma l’Asl Napoli 1 non fornisce al Comune, che pure su i contagi ha un link specifico nel suo sito, i dati quartiere per quartiere.

 

 

Gli ultimi utili risalgono al 30 settembre scorso, quando i numeri non erano ancora così elevati, ma già si poteva notare una crescita significativa. Nei quartieri del distretto sanitario 24 (Posillipo, Chiaia, San Ferdinando, ma anche l’isola di Capri), i luoghi della movida e dello shopping griffato o meno, dal primo agosto al 30 settembre si registravano 450 casi, mentre dall’inizio dell’epidemia ad agosto erano stati appena 145.



    In aumento anche nei quartieri Vicaria, San Lorenzo e Poggioreale, che rientrano nel distretto 33, con 284 casi registrati tra il primo agosto e il 30 settembre, contro gli 81 del periodo marzo-luglio.

    I mesi estivi si sono rivelati i più virulenti anche per i quartieri Avvocati, Montecalvario, Pendino e Porto, dove i positivi al 30 settembre sono 295, contro gli 85 del periodo precedente. Proprio oggi il sindaco di Napoli Luigi de Magistris chiedera’ ufficialmente alla Regione Campania di fornire dati piu’ dettagliati per analizzare e monitorare la diffusione del virus giorno per giorno e valutare eventuali provvedimenti. Preoccupa soprattutto l’andamento del contagio nelle scuole.

    La prima segnalazione di casi positivi nelle aule risale al 23 settembre scorso e riguarda l’istituto Sequoia nel quartiere Chiaia, poi il 26 settembre il liceo Fonseca in pieno centro antico, il giorno seguente tocca al liceo Labriola di Fuorigrotta, fino al 3 ottobre quando sono ben 12 le scuole toccate dal virus e costrette a mettere classi in quarantena e a procedere a sanificazioni straordinarie.




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