Notte di lavoro contro fango a Sarno: 250 persone sfollate

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Notte di lavoro contro fango a Sarno: 250 persone sfollate.

 

Si e’ lavorato tutta la notte a Sarno, nel Salernitano, per ripulire le strade da fango e detriti dopo gli smottamenti e gli allagamenti di ieri, causati dal maltempo. Sono 250 le persone che, in via prudenziale, hanno lasciato le loro abitazioni, come previsto da un’ordinanza del sindaco, della zona di Santa Lucia in via Bracigliano, di corso Umberto I e di via Nunziante trovando ospitalita’ al centro di accoglienza allestito nella scuola Baccelli o da parenti ed amici. Il Comune ha predisposto, gia’ nella serata di ieri, un servizio di sorveglianza delle case evacuate, per evitare fenomeno di sciacallaggio. Al sottopasso di via Acquarossa, due anziani erano rimasti bloccati nella loro autovettura e sono stati soccorsi da un automobilista.

La macchina della Protezione civile comunale, coordinata dal sindaco Giuseppe Canfora, e’ stata attivata sin da subito per dare aiuto a tutti coloro ne avessero bisogno. Con mezzi meccanici, fino a questa mattina, le strade sono state interessate da pulizia dei detriti portati a valle dalle abbondanti piogge di ieri. Gli incendi sulle alture intorno a Sarno, di poco piu’ di una settimana fa, non hanno aiutato, ma grazie all’intervento dei tecnici comunali, delle forze dell’ordine, dei vigili urbani, dei vigili del fuoco, della Croce Rossa, delle guardie ambientali, dei volontari sono stati messi in condizioni di sicurezza gli sfollati e la viabilita’. “Profonda vicinanza alle famiglie che hanno lasciato le proprie abitazioni, ma era necessario per la loro sicurezza”, sottolinea il primo cittadino ringraziando “quanti sono impegnati in queste ore difficili a soccorrere ed assistere la popolazione”. “Sarno ancora una volta ha saputo reagire”, evidenzia Canfora.

Il vice sindaco Roberto Rubustelli ha spiegato tutta l’angoscia dell’amministrazione de della popolazione in un lungo post: “È difficile raccontare le ore convulse che abbiamo vissuto e che stiamo vivendo. Le narrano bene le foto ed i video che ritraggono una città impaurita, ferita, ma coraggiosa. Siamo tutti ora preda di sentimenti contrastanti che riportano al dolore del 1998. Non voglio tediarvi con i miei di ricordi, perché so bene che in ciascuno di noi quella ferita sanguina ancora.
Dobbiamo, però, essere forti, rialzarci come sappiamo fare e restare uniti nel chiedere attenzione per il nostro territorio, interventi, sicurezza dopo la devastazione degli incendi delle scorse settimane. Come istituzioni, già nei giorni scorsi ci siamo mossi chiedendo lo Stato di Emergenza per Sarno, azioni su tutte le opere idrauliche.
Lo faremo ancora più fortemente, per i canali, le vasche di contenimento, i valloni, le briglie.
Esprimo la mia vicinanza alle persone che hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni.
Il mio pensiero a quanti, uomini e donne, sono presenti sul nostro territorio per il controllo, il monitoraggio, soccorso e supporto alla popolazione”.



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