La polizia postale: evitare l’invio di foto e filmati intimi

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La polizia posta invita alla “Massima prudenza”, soprattutto nella situazione attuale in cui si trascorre molto tempo online. E “cercare di evitare l’invio di immagini o video di contenuti intimi ricordando che, qualora i soggetti coinvolti siano minori, sussistono fattispecie di pornografia minorile”. A lanciare l’alert e’ la Polizia postale e delle comunicazioni che negli ultimi mesi ha ricevuto diverse denunce inerenti a storie di diffusione illecita di immagini sessualmente esplicite. Il reato e’ quello del cosiddetto “revenge porn”, disciplinato dall’articolo 612 ter del codice penale che punisce chiunque diffonda, ceda o invii immagini o video a contenuto sessualmente esplicito, destinati a rimanere privati, senza il consenso delle persone interessate.
A differenza del “sex extortion”, che e’ una vera e propria estorsione – viene spiegato in in video disponibile sul sito http://www.commissariatodips.it – il “revenge porn” e’ frutto di un impulso di vendetta dell’ex partner per la fine della relazione. “Piu’ volte – ricordano gli investigatori – le indagini hanno condotto alla identificazione ed alla denuncia di chi si era reso autore di questo crimine ma spesso rimane la difficolta’ o, purtroppo, l’impossibilita’ che le immagini siano rimosse definitivamente dai circuiti della rete con gravi conseguenze per la vittima”. Oltre all’eventuale pericolo di un successivo uso illecito delle immagini, sussiste anche un problema legato alla sicurezza dei dispositivi: “soggetti terzi malintenzionati possono accedere abusivamente ad uno dei dispositivi acquisendone il contenuto per divulgarlo o per ricattare la vittima”. Rimane, in ogni caso, di estrema importanza segnalare immediatamente alla Polizia sia la persona che minaccia sia il materiale postato senza il consenso dell’interessato, perche’ “solo un intervento tempestivo puo’ evitare l’ulteriore divulgazione delle foto o del video”. Proprio per garantire un efficace intervento, all’interno della Polizia postale operano squadre di poliziotti specializzati nel contrasto di questi fenomeni, esperti soprattutto nell’ambito delle piattaforme di social network e messaggistica.




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