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Lo Smi: ‘L’ipotesi di spostare le guardie mediche negli ospedali un danno assistenziale per i cittadini ed aumento delle aggressioni’

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La Commissione esecutiva Smi CA Nazionale in considerazione della ripresa della trattativa la prossima settimana per il rinnovo A.C.N.ha ribadito la necessita’ di normare la netta separazione tra la area delle cure primarie a cui appartiene la Continuità assistenziale e l’area della Emergenza -urgenza di competenza esclusiva della medicina di urgenza e del 118.
Lo Smi Continuità assistenziale si oppone e boccia   fermamente la ipotesi di trasferimento dei presidi territoriali pubblici presso gli ospedali in quanto si potrebbe determinare la mancata assistenza  ambulatoriale e domiciliare alla cittadinanza sul territorio ed inoltre gravissimi  problemi di iper-afflusso in ospedale con criticità di ordine pubblico e possibile aumento del fenomeno delle aggressioni.sopratutto nelle aree ad eleveta densita’ abitativa.  
Lo Smi Ca nazionale, prosegue la nota, ritiene indispensabile il mantenimento delle sedi territoriali pubbliche aziendali su tutto il territorio nazionale. In conclusione, la Commissione nazionale Smi Ca con il responsabile nazionale Giovanni Senese si oppone fermamente all’App (Anticipo prestazione  pensionistica per ingresso medici alla convenzione) in quanto decisamente iniqua come formula perché potrebbe diventare uno scontro tra generazioni over ed under 43 in attesa di prima convenzione ed aprire a contenziosi  conclude Senese.

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