Libia, accordo a Berlino sulla tregua ma Sarraj e Haftar si evitano

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Si è chiusa, dopo circa quattro ore, la Conferenza di Berlino sulla Libia. E’ arrivato il via libera alle conclusioni finali del summit, secondo la bozza circolata nelle ultime ore. Al tavolo riuniti tutti i Paesi Ue ed extra Ue che hanno dato il loro ok alla dichiarazione finale mancano, tuttavia, i due leader libici Fayez Sarraj e Khalifa Haftar.

“Tutti gli Stati sono d’accordo che abbiamo bisogno di una soluzione politica e che non ci sia alcuna chance per una soluzione militare”, ha detto Angela Merkel al termine della conferenza. “Abbiamo messo a punto un piano molto ampio, tutti hanno collaborato in modo molto costruttivo, tutti sono d’accordo sul fatto che vogliamo rispettare l’embargo delle armi con maggiori controlli rispetto al passato”. A Berlino “non abbiamo risolto tutti i problemi” sulla Libia ma “abbiamo creato lo spirito, la base per poter procedere sul percorso Onu designato da Salamé”. 

“Ci possiamo ritenere soddisfatti perché comunque abbiamo ottenuto passi avanti”, ha detto il premier Giuseppe Conte parlando con Luigi Di Maio al punto stampa dopo la Conferenza di Berlino sulla Libia. “Ne abbiamo parlato e l’Italia è disponibile ad essere in prima fila per un impegno di responsabilità anche sul monitoraggio della pace. Ovviamente dovremo passare dal Consiglio di sicurezza dell’Onu”. Alla base del documento “c’è un impegno di tutti gli stakeholders, comunità internazionale compresa, ad evitare ingerenze” in Libia. Lo dice il premier Giuseppe Conte parlando al punto stampa dopo la Conferenza di Berlino.



    “Tutti si sono impegnati a ritirarsi dalle interferenze negli interessi libici. E’ un principio che deve essere rispettato”, ha sottolineato il segretario generale Onu, Antonio Guterres al termine della Conferenza di Berlino. Guterres ha espresso “profonda gratitudine per Merkel e l’iniziativa di questa conferenza, il suo impegno contribuirà alla stabilità della Libia”, ha aggiunto ribadendo che “non c’é soluzione militare, lo hanno detto tutti i partecipanti. Tutti vogliamo negoziati sotto l’egida dell’Onu che portino ad una soluzione pacifica della crisi”.

    “Oggi è un giorno meraviglioso”, ha detto l’inviato speciale dell’Onu per la Libia Ghassem Salamè auspicando che da domani si possa implementare tutto quello che è stato deciso oggi.


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