Moschino è uno dei brand di moda italiani più irreverenti che continua a far parlare di sé per via delle sue trovate originali ed esuberanti. E questo per via della natura anticonformista di questa casa di moda che ha fatto della creatività e del “non politically correct” una filosofia di vita. Proprio questa scelta è riuscita a far emergere Moschino rendendolo di fatto unico e inimitabile: una linea di condotta oggi portata avanti dal direttore creativo Jeremy Scott, dopo la scomparsa di Franco Moschino, che appare in tutta la sua forza nell’ultima sfilata in occasione della MFW19.
La sfilata di Moschino a Milano ispirata a Picasso
A fare da cornice alla collezione Primavera Estate 2020 presentata all’ultima sfilata milanese è stata l’arte cubista, chiaramente ispirata a un pittore controverso come Picasso. Uno spunto creativo che si adatta perfettamente allo spirito di questo brand che, come detto, non ama le banalità e le scelte scontate. A Milano è andata in scena una sfilata che ha trasformato le top model in veri e propri quadri cubisti, creando autentiche opere d’arte dal carattere inconsueto ma incredibilmente brillante. Da El Matador alla famosa opera Guernica, i riferimenti al pittore spagnolo non sono stati pochi, né casuali. E la bravura delle modelle più in vista del momento, unita alla consueta originalità dei vestiti di Moschino, ha fatto il resto: da Irina Shayk a Gigi e Bella Hadid, passando per Joan Smalls, sulla passerella di Milano se ne sono viste – letteralmente – delle belle. Perché è stato scelto proprio questo tema? Semplice, nel nome di un approccio puramente avanguardistico che accomuna quest’arte e la moda così come concepita da Moschino.
Le altre uscite originali di questo brand
Diciamo che Moschino ci ha sempre abituati ai progetti fuori dalle righe, come appare evidente da altre creazioni che non fanno di certo eccezione. Si parla ad esempio della capsule collection a tema The Sims, ispirata a uno dei videogames più famosi e particolari al mondo, ricca di elementi pixellati e di altri riferimenti al gioco. Ma non serve spingersi troppo più in là, perché basta dare uno sguardo alle borse firmate Moschino nei negozi online per rendersi conto della grande valenza creativa di questo brand. Ci si trova dunque di fronte a un genere che continua a raccogliere consensi grazie a Jeremy Scott, che ha saputo raccogliere l’eredità di Franco, reinterpretandola a modo suo. Il successo di queste scelte viene confermato dai dati, che registrano un andamento molto positivo soprattutto nel mercato cinese, ad oggi considerato come il primo al mondo. E Moschino ha saputo inserirsi perfettamente in questo trend, al punto che attualmente il 14% dell’intero fatturato proviene dalla Cina.
