Il padre di Luca Sacchi: ‘Chiedo giustizia. Anastasia? Non la vediamo da sabato’

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“Voglio che comprendiate la mia difficoltà nel venire qui, mia moglie non ce l’ha fatta. Mio figlio era stupendo sempre col sorriso, sempre pronto allo scherzo, ‘o pa’ facciamo questo e quest’altro’, aveva tanta voglia di vivere”. Lo ha detto Alfonso Sacchi, il padre di Luca, nel corso di una conferenza stampa a Roma. “Aveva la passione dello sport: da piccolo calcio, palestra. L’altra passione era la moto. Oggi per prendere coraggio ho indossato anche i suoi indumenti, ‘Luca dammi coraggio’. Lo conoscevano tutti in zona. Se c’era bisogno aiutava tutti, lui vedeva il mondo con occhi buoni, tutti erano buoni. Ma io glielo dicevo ‘non ti fidare’. Era un ragazzo pulito si vedeva anche dal viso”, ha aggiunto il padre. “Gli dicevo di non fidarsi ma – ha spiegato Sacchi – non di particolare persone, in genere del mondo, ‘stai attento a tutti’, io gli dicevo, come dice un padre a un figlio, ma non in particolare rispetto a qualcuno, pochi amici in realtà che mi sembravano brave persone”. In particolare con “Giovanni P. facevano il liceo insieme poi si erano persi, lo aveva incontrato per caso 5-6 mesi fa e avevano iniziato a vedersi e me lo aveva anche detto. Era pulito mio figlio”, ha aggiunto. “Mio figlio era sano, era un atleta, mangiava sano, non fumava, gli davano fastidio anche le sigarette elettroniche”, ed “era generoso, abbiano donato gli organi non perché ne avessimo mai parlato ma perché sappiamo che avrebbe voluto così perché era generoso”, dice quasi tutto d’un fiato il padre di Luca Sacchi. Poi si ferma, e tutto il dolore per la mancanza del figlio la racconta aggiungendo piano, con la voce bassa, confidando un segreto, con poche parole: “Dormo con il suo pigiama”. “Io voglio che Anastasia sia pulita, altrimenti si aggiunge dolore al dolore”. Così Alfonso Sacchi, il padre di Luca, nel corso di una conferenza stampa a Roma. “Altrimenti è una diva di holliwood”, ha aggiunto.

“Abbiamo perso un po’ i contatti, da sabato pomeriggio, Anastasia si è un po’ allontanata dalla famiglia Sacchi, da sabato i genitori di Luca l’hanno sentita solo sporadicamente al telefono”. Lo ha detto, nel corso di una conferenza stampa a Roma, l’avvocato Armida Decina, che insieme a Paolo Salice, assiste la famiglia di Luca Sacchi, il 24enne ucciso a Colli Albani mercoledì sera. “Per me – ha aggiunto il padre di Luca – era come una figlia, a me sembrava una brava ragazza, se lui l’amava, l’amavo anche io. Che deve fare un genitore?” . Alfonso Sacchi ha raccontato l’ultima volta che ha visto La fidanzata del figlio: Venerdì sera è andata a casa loro e non aveva più il collarino, il collo non le faceva più male, e “io l’ho abbracciata , ci siamo abbracciati tutti e quattro insieme”, la moglie e l’altro figlio 19enne. “Io li ho abbracciati tutti”, e ad Anastasia ho detto: “tu prendi il posto di Luca, questa è la tua stanza”.




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