Quartieri di Napoli

Napoli bibite fresche per i clochard

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Sfiorera’ temperature non ancora raggiunte in citta’ la colonnina di mercurio con il bollino rosso previsto, per Napoli, venerdi’ prossimo. Il caldo, esploso nella sua emergenza, gia’ oggi ha fatto sentire la sua presenza. L’Assessorato comunale ai Diritti di cittadinanza, retto da Laura Marmorale, ha predisposto iniziative volte alla tutela dei senza fissa dimora. “Abbiamo verificato, con l’Abc, azienda speciale del Comune che gestisce il servizio idrico che fossero in funzione tutti i beverini, soprattutto quelli dove stazionano con piu’ frequenta i clochard” afferma l’assessore. Le unita’ di strada, inoltre, stanno provvedendo a distribuire un maggior numero di bibite fresche e gli homeless vengono indirizzati verso i centri diurni a loro dedicati. Dall’ospedale Cardarelli fanno sapere che la categoria piu’ colpita e’ quella degli anziani che soffrono di piu’ per il caldo torrido di questi giorni, ma, al momento, non sono stati registrati aumenti di accesso al pronto soccorso dovuti a malori tipici del caldo. Ciro Verdoliva, commissario della Asl Napoli 1, fa sapere di aver dato indicazione affinche’ la prima cosa da fare, in caso di arrivo in ospedale, sia quella di “distinguere i malori del caldo da quelli causati anche da altre patologie”. “Nessuna delle due cose e’ da sottovalutare – spiega – anzi, anche in soggetti sani un colpo di caldo puo’ essere fatale. Per abbassare la temperatura, bisogna bagnarsi i polsi con acqua di rubinetto e lavarsi anche il viso”. Occorre tener presente che, con il caldo di questi giorni, “anche una camminata intensa equivale ad attivita’ fisica”, motivo per il quale occorre “evitare qualsiasi tipo di sforzo”. Un consiglio che vale non solo per gli anziani, ma per chiunque. E se ci si ritrova accanto a una persona che dovesse accusare un colpo di caldo, occorre ricordarsi che la prima cosa da fare e’ dissetarla “con acqua fresca, non congelata e chiamare immediatamente i soccorsi”. “Va ricordato che nella fascia tra le 11 e le 18 – aggiunge – sarebbe preferibile per chi ha patologie e per gli anziani, evitare di uscire di casa. Di qualsiasi cosa dovessero avere bisogno, possono rivolgersi ai familiari o, se sono soli, alle associazioni di volontariato”. “Potrebbe apparire paradossale – prosegue – ma non bisogna scoprirsi troppo e che anche l’uso dei condizionatori deve essere moderato”. Lo sbalzo di temperatura, infatti, non deve essere eccessivo tra un luogo chiuso e gli spazi aperti.

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