Scafati, maxi evasione Iva: sequestro beni a 7 imprenditori per 1,2 milioni di euro di iva non versata

SULLO STESSO ARGOMENTO

La Guardia di Finanza di Scafati, su disposizione della Procura di Nocera Inferiore, ha eseguito sette sequestri preventivi finalizzati alla confisca per equivalente nei confronti di altrettanti imprenditori specializzati nel commercio di autoveicoli.
Il provvedimento è scattato al termine di un’articolata indagine delle Fiamme Gialle, coordinate dal pm Davide Palmieri, nel corso della quale sono state riscontrate irregolarità nell’applicazione dell’Iva per gli acquisti di autoveicoli di provenienza intracomunitaria, da parte di varie società. I rappresentanti legali pro tempore delle concessionarie coinvolte avevano, infatti, presentato all’Ufficio Provinciale della M.c.t.c di Salerno, attraverso un’agenzia di pratiche automobilistiche, false dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà, relative alla nazionalizzazione di 221 autoveicoli nuovi provenienti dai Paesi Ue, nelle quali si attestava, falsamente, l’avvenuto pagamento dell’imposta dovuta sugli acquisti comunitari. Attraverso gli accertamenti della Finanza, incrociando i dati acquisiti dalla Motorizzazione Civile con quelli ottenuti dall’Agenzia delle Entrate, è stato possibile accertare la truffa.
Due i sistemi di frode individuati per non versare l’Iva in Italia. In un primo caso il concessionario, pur esercitando a tutti gli effetti l’attività di commercio di autoveicoli, agiva come un “privato non imprenditore” dichiarando di avere assolto gli obblighi Iva attraverso il pagamento con l’F/24. Nel secondo caso, invece, il concessionario presentava la dichiarazione di avvenuto pagamento, all’insaputa dell’ignaro acquirente, così facendo risultare falsamente che il soggetto aveva adempiuto agli obblighi Iva. L’illecito risparmio d’imposta è stato quantificato in circa 1 milione e 200 mila euro di Iva dovuta ma non versata. Le persone coinvolte sono indagate per truffa aggravata ai danni dello Stato, falso materiale ed ideologico ed, in particolare, quattro società sono state indagate (ai sensi del decreto legge 231/2001) per la connessa responsabilità amministrative derivante dal reato.




LEGGI ANCHE

Napoli, rintracciato dalla Polizia di Stato: dovrà scontare 8 mesi di reclusione

Nella giornata di ieri, la Polizia di Stato ha individuato e arrestato un uomo di 32 anni a Napoli in esecuzione di un provvedimento emanato il 19 marzo dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli - Ufficio Esecuzioni Penali. L'uomo dovrà scontare una pena detentiva di 8 mesi per crimini contro il patrimonio commessi nella città partenopea nel 2012.

Mugnano, tre 19enni reagiscono a un tentativo di rapina: feriti

Nella notte, i carabinieri della stazione di Marano sono stati chiamati a intervenire presso l'ospedale di Giugliano in Campania in seguito al ferimento di tre giovani di 19 anni. Secondo le prime informazioni disponibili, i ragazzi si trovavano in auto nella via Pietro Nenni a Mugnano quando sono stati avvicinati da individui sconosciuti su uno scooter. I malviventi hanno infranto uno dei finestrini dell'auto e avrebbero tentato di rapinare i giovani. Le vittime hanno reagito scatenando una...

Napoli, svelati due omicidi di camorra: scattano gli arresti

Napoli: svelati due omicidi di camorra. Dalle prime luci del giorno i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli stanno dando esecuzione a due misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale partenopeo su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, relative a due omicidi aggravati dal metodo mafioso. Si tratta di due omicidi avvenuti negli ani scorsi e su cui si è fatta luce grazie alle informazioni fornite da alcuni pentiti.

Castellammare choc: in rete tutte le immagini dell’omicidio di Alfonso Fontana

Era arrivato con qualcuno a Torre Annunziata la sera in cui fu ucciso Alfonso Fontana, il rampollo della nota famiglia di camorra dei "Fasano" di Castellammare di Stabia. Per il suo omicidio è in carcere da un mese uno dei boss del quartiere Moscarella, Catello Martino detto "puparuolo". La novità investigativa per i soli media la si evince da un video , che stava circolando in rete da due giorni e che è stato diffuso...

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE