Cronaca Giudiziaria

Netflix prepara un docufilm su Tiziana Cantone

Pubblicato da
Condivid

Tiziana Cantone, morta suicida il 13 settembre di due anni fa diventerà presto un docufilm per Netflix che racconterà la sua storia, prima e dopo quel fatidico giorno. Ad apprendere la notizia direttamente da sua madre, Maria Teresa Giglio, è Fanpage.it.
Tiziana Cantone – come racconta sua madre – era disperata per l’esito del reclamo presentato per la rimozione dei fillmati diffusi in rete, rovinando in breve tempo l’immagine della ragazza. In un primo momento cercò riparo a casa di parenti in Toscana, intanto quel video era di dominio pubblico. A marzo del 2016, Tiziana Cantone tenta per la prima volta il suicidio, riesce ne disperato gesto a metà settembre.
L’altro giorno c’è stata la prima udienza del processo a carico di Sergio Di Palo, l’imprenditore salernitano, ex compagno della Cantone all’epoca dei fatti, accusato di accesso abusivo al sistema informatico, simulazione di reato e calunnia nell’ambito della divulgazione dei video privati. Il processo avrà inizio il 12 febbraio con l’escussione dei primi quattro testimoni: due familiari di Tiziana Cantone e due carabinieri. Le telecamere di Netflix saranno presenti anche in quell’occasione. I tempi di produzione, data la necessità di seguire il processo, sono indefinibili. Maria Teresa Giglio aveva già anticipato a “Domenica In” la possibilità che la storia di sua figlia potesse diventare oggetto di un docufilm che indagasse il mondo del cyberbullismo. Alla prima udienza Di Palo era assente: “Non può sostenere il mio sguardo, per questo non è venuto in tribunale. Io rappresento mia figlia, combatto la sua battaglia per la tutela dei diritti alla privacy, all’oblio e contro il cyberbullismo. Lo faccio-ha spiegato a Fanpage, Teresa Giglio- non solo in sua memoria ma per tutte quelle persone che sono cadute nelle trappole di internet e, credetemi, ce ne sono moltissime: adulti, bambini, ragazzi. Spero che quello che ha ucciso mia figlia possa spingere a scrivere nuove leggi a tutela delle persone e dei loro diritti più intimi.”

 


Pubblicato da