Corona aggredito durante un reportage nel ‘boschetto della droga’

SULLO STESSO ARGOMENTO

L’ex re dei paparazzi Fabrizio Corona e’ stato vittima nella tarda serata di ieri di un’aggressione da parte di alcuni pusher mentre stava realizzando un servizio nel cosiddetto ‘Boschetto di Rogoredo’, la principale piazza di spaccio di droga alla periferia di Milano. Corona, secondo quanto riferisce il Corriere della Sera, e’ stato soccorso da una pattuglia dei carabinieri ed era sdraiato a terra, con una leggera ferita al volto. I militari hanno chiamato un’ambulanza ma il 44enne non ha voluto salirci. “Ero con la troupe di una societa’ che fornisce materiale per la trasmissione ‘Non e’ l’Arena’ di Giletti – ha raccontato al Corriere – Io volevo documentare lo spaccio di droga in un posto dove spesso le forze dell’ordine non entrano. Avevo una telecamera nascosta e insieme a un ragazzo mi sono addentrato nel bosco. In cima a una collina, ho trovato due persone, che si sono fatte subito avanti con fare minaccioso… Mi hanno riconosciuto, sia io che il ragazzo abbiamo rimediato dei pugni in faccia…”. Allo stato non risulta che l’ex re dei paparazzi abbia sporto una denuncia formale. La troupe (proprietaria di quelle Land Rover) era formata da sei dipendenti, rimasti illesi, che sono stati ascoltati dai militari.




LEGGI ANCHE

Si schianta con la moto a Monterusciello: muore 28enne di Quarto

Un tragico incidente stradale è avvenuto ieri nel tardo pomeriggio a Monterusciello, quartiere di Pozzuoli, costando la vita a Giuseppe Armanetti, 28enne di Quarto. Il giovane era in sella alla sua moto Africa Twin quando si è scontrato contro un'utilitaria guidata da una 35enne di Pozzuoli. L'impatto è stato violentissimo e il 28enne è stato sbalzato dalla sella finendo a terra ad oltre dieci metri di distanza. Il casco, seppur allacciato, non è stato in grado...

Morto a 13 anni per omessa diagnosi tumorale: indagati medici di Caserta e Roma

P.C., un ragazzo di soli 13 anni, è morto a causa di un'omessa diagnosi tumorale. La Procura ha iscritto nel registro degli indagati medici e personale sanitario delle strutture ospedaliere di Caserta e Roma per omicidio colposo e falsificazione di cartella clinica. Il giovane P.C. soffriva di dolori incontrollabili al ginocchio, ma la diagnosi di tumore non è stata formulata tempestivamente, privandolo della possibilità di ricevere cure adeguate. Lo Studio Associati Maior, incaricato dalla famiglia di...

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE