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Catacombe di San Gennaro: anche i prof di Architettura scrivono al Papa

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Lanciano un appello a molti docenti del Dipartimento di Architettura dell'Universita' degli Studi Federico II di , il Diarc, per chiedere di non interrompere un'esperienza come quella delle Catacombe di San Gennaro del rione Sanita'. I docenti – come si legge nell'appello – intendono sostenere le ragioni delle cooperative sociali “La Paranza” e “Officina dei Talenti” che da 10 anni hanno risollevato le sorti di un sito prestigioso come quello delle catacombe di San Gennaro, con tantissimo lavoro, passione e competenza”. Nei confronti dei ragazzi delle due cooperative la Commissione Pontificia di Archeologia Sacra, nei giorni scorsi, ha rivendicato il 50% degli incassi delle Catacombe, derivante dalla vendita dei biglietti. “Questa azione, se dovesse essere attuata in tali termini – affermano – interromperebbe il piu' importante laboratorio sociale italiano messo in piedi, peraltro, in una delle comunita' piu' sofferenti della citta' di NAPOLI. Chiediamo di non interrompere un tale virtuoso processo. Il nostro Dipartimento ha avviato alcuni mesi fa, all'unanimita', un percorso – in avanzata fase di approvazione – per conferire la laurea ‘honoris causa' in Architettura a padre Antonio Loffredo, il leader culturale e operativo di questo processo. La sua capacita' di puntare sul bene culturale, sull'arte e sull'educazione alla cura e la spinta creativa verso un rinnovamento di spazi pubblici a vantaggio delle persone ha consentito di riscattare le vite di 50 ragazzi e, per loro tramite, di un intero rione dopo duecento anni di isolamento istituzionale”. “La Chiesa Cattolica insegna che le leggi sono per gli uomini e non il contrario – sottolineano – sembrerebbe contro lo spirito di tale precetto se proprio dal Vaticano arrivasse un duro e inappellabile stop a questo processo. Chiediamo, a nome del corpo docente e studentesco che in molti modi affianca da cinque anni le azioni di quella comunita' e della sua guida spirituale – proseguono – che le autorita' vaticane, e su tutte il Santo Padre Francesco, continuino ad affiancare con sguardo benevolo questo processo, aiutandolo e non causando, per mero tornaconto economico, la sua inesorabile fine”.


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