Napoli, i parcheggiatori abusivi legati alla camorra invadono la zona della Movida

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“E' chiaro che, considerando le difficoltà di uomini e mezzi, è impossibile controllare tutto il territorio cittadino, ma è necessario che lo Stato, attraverso le forze dell'ordine, dia un segnale concreto della volontà di contrastare i , anche perché, nella maggior parte dei casi, sono legati ai clan della camorra che controllano e dividono il territorio, come dimostrano anche gli agguati che hanno coinvolto anche i parcheggiatori abusivi”. Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, , chiedendo “alle forze dell'ordine chiediamo nelle prossime settimane di presidiare le zone della movida e delle spiagge e dei lidi, soprattutto nella zona di Coroglio, dove, in questi giorni, si sta scatenando l'inferno con centinaia di parcheggiatori che si stanno dividendo quelle zone rendendole anche inaccessibili visto che fanno parcheggiare auto e moto ovunque. Servono vere e proprie retate come a fuori l'Edenlandia e sul lungomare”. “Purtroppo, nonostante una maggiore presa di coscienza, confermata dalle migliaia di firme a sostegno della richiesta di un inasprimento delle pene, avviata con la pagina facebook ‘Io odio i parcheggiatori abusivi' fondata insieme al consigliere comunale di , Marco Gaudini, e allo speaker Gianni Simioli, i parcheggiatori continuano a proliferare, si sentono impuniti e anche dopo gli arresti e si fanno di giorno in giorno sempre più prepotenti, come quelli che operano nella zona del centro storico, a ridosso del vecchio policlinico, e quelli di via Marina, a ridosso della sede del Centro per l'impiego” ha aggiunto Borrelli ribadendo la richiesta al ministro Salvini “di affrontare il tema con una task force delle forze dell'ordine, così come ha pensato per gli abusivi sulle spiagge, e soprattutto proponendo riforme legislative per inasprire e rendere effettive le pene visto che, come dimostrano gli ultimi casi, spesso, chi denuncia un parcheggiatore e lo fa arrestare se lo ritrova, dopo un giorno, allo stesso posto”.



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