Stanno arrivando in Procura a Milano in queste ore numerose segnalazioni da pazienti che ritengono di aver subito danni fisici dalle operazioni chirurgiche di Giorgio Maria Calori, primario del Cto-Pini.
Calori è una delle sei persone arrestate ieri nell’inchiesta milanese con al centro l’accusa di corruzione e la vendita di presidi medico-sanitari in cambio di denaro anche sotto forma di false consulenze e altre utilità come borse di lusso, cesti natalizi e inviti a convegni.
Lo stesso gip Teresa De Pascale, tra l’altro, nell’ordinanza cautelare ha evidenziato “l’approccio interventista” di Calori “volto al maggior guadagno piuttosto che alla preminente cura del paziente”. Un approccio su cui c’è necessità, a detta del giudice, di un “approfondimento investigativo volto ad esaminare una serie di operazioni chirurgiche ‘forzate'”. Gli inquirenti, comunque, al momento puntano a definire, in prima battuta, con una richiesta di giudizio immediato nei prossimi mesi il ‘capitolo corruzione’.
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