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Torre del Greco, inseguito e ferito a colpi di pistola per rapinargli lo scooter: arrestato l’ultimo componente del branco

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Torre del Greco: inseguito e ferito a colpi di pistola per rapinargli lo scooter. I carabinieri arrestano l’ultimo componente del branco. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata hanno dato esecuzione ad un ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Torre Annunziata su richiesta della locale Procura nei confronti di Luigi D’Acunzo, classe ’98, di Torre Annunziata, ritenuto responsabile a vario titolo insieme ad altri 5 indagati, tra i quali 3 minorenni, di tentato omicidio, tentata rapina e porto illegale di armi da sparo. L’attività d’indagine era stata avviata a seguito del tentato omicidio di un 21enne a Torre del Greco, gravemente ferito la sera del 27 dicembre 2016 quando gli indagati, dopo aver ingaggiato con la vittima un rocambolesco inseguimento per le strade di Torre del Greco in sella ai scooter, esplosero nei suoi confronti almeno tre colpi di arma da fuoco ferendolo anche in parti vitali.
Le indagini, complesse ed articolate, già in precedenza avevano consentito di individuare cinque dei sei esecutori materiali, tra cui vi erano tre minorenni legati da stretti vincoli di parentela con esponenti di spicco dell’associazione camorristica “Gallo Limelli Vangone” (egemone a Trecase, Boscotrecase e Boscoreale). Quest’ultimi, per i fatti in argomento, sono stati condannati in primo grado, mentre per i correi maggiorenni è ancora pendente il processo in rito abbreviato. I carabinieri, inoltre, erano riusciti a documentare l’intera dinamica degli eventi, delineando le fasi antecedenti e successive all’azione criminale, ricostruendo l’intero percorso fatto dai malviventi. Si appurava, infatti, che gli stessi, dopo essere partiti da Torre Annunziata in sella a scooter , affiancavano la vittima che in sella ad altro scooter percorreva le vie di Torre del Greco. Qui, ingaggiavano un inseguimento con il 21enne esplodendogli durante la corsa due colpi di arma da fuoco ferendolo alla caviglia. Successivamente, dopo averlo raggiunto davanti una pizzeria, esplodevano due ulteriori colpi di arma da fuoco a distanza ravvicinata, che lo raggiungevano all’emitorace superiore destro e all’emitorace posteriore sinistro, provocandogli gravissime lesioni che solo il tempestivo intervento dei sanitari evitava che giungessero a conseguenze estreme.

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