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Trasferito a Caserta in gravissime condizioni il detenuto ferito a morte fuori al carcere di Secondigliano

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E’ ancora in gravissime condizioni e sta lottando tra la vita e la morte Raffaele Russo, vittima di un agguato di stampo camorristico nei pressi del carcere di Secondigliano giovedì scorso.
E’ in coma farmacologico ed  è stato trasferito dal San Giovanni Bosco presso la rianimazione neurochirurgica dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta.
Cinque colpi 9×21 esplosi a distanza ravvicinata gli hanno procurato  la compromissione di un occhio, la frantumazione della mandibola e la perdita dei denti. Al momento non è operabile e i medici aspettano che il quadro clinico migliori per poter intervenire. Russo, conosciuto alla forze dell’ordine con il soprannome di Lello “cartolandia”, era detenuto in regime di semilibertà.
Giovedì scorso, quando è uscito dal carcere di buonora è stato oggetto di un agguato mentre stava per salire sulla sua macchina una Opel parcheggiata in via Roma verso Scampia, proprio di fronte al penitenziario. Nella sparatoria era rimasto ferito, ma solo di striscio anche un secondo detenuto che come Russo era in regime di Semilbertà e e che era appena uscito dal carcere per andare a lavorare a Boscoreale.
Le prime ipotesi porterebbero gli inquirenti alla pista dello “sgarro” al gruppo emergente denominato della “167”, nel cuore del rione popolare di via Colombo di Arzano. Un gruppo che sarebbe legato a doppio filo sia con gli Amato-Pagano che con la mala di Frattamaggiore e Cardito e che starebbe seminando il terrore tra Arzano , Scampia, Casoria, Frattamaggiore, Sant’Arpino e Crispano.
Questa nuova organizzazione criminale in forte ascesa – secondo gli investigatori –, avrebbe condizionato anche le ultime elezioni comunali ad Arzano e beneficiato di certificati per la tossicodipendenza rilasciati dai Sert di Casavatore e Scampia. Certificati per beneficiare di misure alternative al carcere.

 

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