Napoli, lanciano sasso contro bus Anm a Ponticelli: autista ferito alla tempia

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Un autista dell’Anm (Azienda Napoletana Mobilita’) e’ stato colpito da un sasso alla tempia, lanciato da sconosciuti, mentre era fermo con il suo bus nel Rione De Gasperi, nel quartiere Ponticelli di Napoli.
L’uomo, 47 anni, era alla guida del 158, linea che collega Portici a Cercola, passando per Ponticelli. E’ stato trasportato nella vicina struttura sanitaria Villa Betania dove i medici lo hanno sottoposto a una Tac.
Li’ restera’ per circa 12 ore, sotto osservazione. “Il fenomeno delle sassaiole continua a mettere a rischio la sicurezza dell’esercizio e l’incolumita’ di lavoratori e passeggeri, invochiamo misure di emergenza”, dice Adolfo Vallini, del sindacato Usb.
“Ancora una volta, un dipendente dell’Anm, un autista, in servizio a Ponticelli, in via de Meis, ha dovuto fare i conti con la violenza e l’incivilta’ delle baby gang che hanno preso di mira l’autobus della linea 158 colpendolo alla testa con una pietra”. A denunciarlo il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e Gianni Simioli de La radiazza che hanno ricevuto una segnalazione da alcuni cittadini che hanno assistito indignati e sgomenti all’episodio aggiungendo che “pur se ferito e sotto choc l’autista e’ riuscito a fermare l’autobus per avere poi l’assistenza dei passeggeri e dei passanti prima e poi quella degli ispettori dell’Anm che l’hanno accompagnato in ospedale per le cure del caso”.
“Fortunatamente l’autista ha avuto solo una ferita lieve, ma poteva andare molto peggio” ha aggiunto Borrelli chiedendo alle forze dell’ordine “il massimo impegno, verificando i filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona, per identificare e punire il responsabile di questa violenza gratuita che ha messo a rischio la vita dell’autista e dei passeggeri dell’autobus”.
“Purtroppo si continua a sottovalutare il problema delle baby gang – conclude Borrelli – sarebbe necessaria un’azione straordinaria con una riunione ad hoc del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica da parte del Prefetto”.

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