E' aperto da oggi l'avviso per la selezione di venti candidati, giovani ed adulti che, a seguito di un percorso formativo di due anni potranno diventare responsabili di cantiere di restauro architettonico di parchi, giardini e siti Unesco. Il progetto, particolarmente innovativo ed ambizioso, e' il risultato di una forte cooperazione interistituzionale tra Regione Campania, Museo e Real Bosco di Capodimonte e Reggia di Caserta e portera' nei giardini dei due siti UNESCO gli allievi della ITS BACT Academy, dedicata alle tecniche e alle tecnologie di manutenzione e restauro del verde, con la immediata applicazione sul campo dei futuri Tecnici Superiori. L'iniziativa e' stata realizzata dall'Assessorato alla Formazione con gli Uffici della Programmazione Unitaria della Regione Campania, nella prospettiva di migliorare l'attrattivita' e la competitivita' territoriale e l'avvenire dei giovani, offrendo loro concrete e diversificate opportunita' occupazionali. La realizzazione del progetto, che creera' una vera e propria "task force" specializzata nella cura, il ripristino e la gestione del Patrimonio verde, prevede anche il coinvolgimento di esperti nelle piu' avanzate tecnologie del Restauro e delle Scienze Agrarie, rappresentanti delle mondo accademico e professionale, realizzando quindi percorsi formativi in grado di rispondere alle reali esigenze del territorio e delle aziende. Fino al 28 febbraio sono aperte le iscrizioni al percorso formativo, unico in Italia per caratteristiche e modalita'. Gratuito, aperto anche ad adulti e occupati, offre due anni di formazione, 1800 ore, oltre la meta' svolte "in situazione di ruolo" presso istituzioni e aziende specializzate, per apprendere le competenze e le tecniche tradizionali di disegno, cura e valorizzazione dei giardini, unitamente alle tecnologie cardine di Industria 4.0 come, in questo caso, il GIS - Geographic Information System, e il BIM - Building Information Modeling, indicato come obbligatorio nel nuovo Codice degli appalti.
Il Papa invita cardinale Sepe ad andare avanti altri 2 anni
Papa Francesco ha invitato il cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe, "a continuare per altri due anni" nel suo mandato rispetto alla scadenza dei 75 anni che il presule partenopeo compira' il prossimo 2 giugno. E' quanto riferisce in una nota la Curia di Napoli in merito a un incontro in Vaticano tra il Pontefice e l'arcivescovo metropolita, presidente della Conferenza episcopale campana. Il cardinale, spiega il comunicato, "ha fatto presente al Sommo Pontefice che il prossimo 2 giugno compira' 75 anni e, a tale riguardo, come previsto dal diritto canonico, presentera' le prossime dimissioni". Papa Francesco, riferisce la nota, "con parole affettuose e di apprezzamento del lavoro svolto in questi anni dal cardinale Sepe lo ha invitato a continuare 'almeno per altri due anni', confermandogli, quindi, la propria fiducia e rinnovandogli il mandato pastorale". L'udienza, durata circa trenta minuti, "e' stata molto cordiale" e "il Santo Padre", riferisce ancora la nota, "ha subito creato un clima di massima apertura e attenzione". Diversi i temi affrontati nell'incontro. "In particolare - prosegue la nota della Curia napoletana - Papa Francesco ha posto l'accento sulla vita dell'arcidiocesi, parlando dell'attivita' pastorale che la chiesa di Napoli, sotto la guida del suo pastore, va sviluppando di anno in anno, ispirandola alle sette opere di misericordia. Si e' soffermato, inoltre, sulle iniziative di carattere sociale assunte dal cardinale Sepe, dimostrandosi compiaciuto anche per le recenti dichiarazioni dell'arcivescovo sulla realta' giovanile e sulla crisi di valori che attraversa la societa'".
Delegazione di sgomberati Pozzuoli ricevuti dal vescovo
Una delegazione di occupanti del campo container di via Carlo Alberto Dalla Chiesa, ad Arco Felice, e' stata ricevuta dal vescovo di Pozzuoli, mons. Gennaro Pascarella. La delegazione ha voluto presentare al presule le problematiche delle 43 famiglie del campo container che hanno ricevuto ordinanza di sgombero del sindaco di Pozzuoli a lasciare i container entro il prossimo 30 giugno, essendo stata riscontrata presenza di amianto. Il vescovo ha ascoltato con attenzione le problematiche presentate dalla delegazione, facendosi carico del rilevante problema sociale che il provvedimento comporta, assicurando la propria vicinanza alle famiglie che cercano con urgenza un alloggio e rassicurando di continuare a seguire l'evolversi della vicenda. Gli occupanti di via Dalla Chiesa, molti de quali vivono in quei container dal 1984, alloggi precari messi su per fronteggiare l'emergenza abitativa del post bradisismo flegreo in pratica chiedono un rinvio degli sgomberi per individuare una soluzione abitativa e soprattutto sostegni economici per la nuova sistemazione. Nei giorni scorsi si sono susseguite diverse manifestazione di protesta, per sensibilizzare l'amministrazione comunale sul grave problema.
Napoli, l'allarme del Pg: 'C'è un nuovo rapporto clan-politica, occorre una ribellione culturale'
Napoli."Negli ultimi due anni sono state messe a segno ben 52 stese in cinque diversi quartieri della città. Agiscono spesso a volto scoperto perché incuranti di essere identificati tanto che ai rappresentanti delle forze dell'ordine ripetono quasi sempre 'non potete farci niente'". Così durante la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario, il procuratore generale di Napoli Luigi Riello. Il procuratore generale ha spiegato che "è necessario prendere atto del nuovo rapporto camorra-cattiva politica che non si nutre piu', o non si nutre tanto, del tradizionale 'voto di scambio', ma si estrinseca nella elezione di rappresentanti direttamente espressi dagli ambienti criminali. L'egemonia culturale non è nelle mani dei galantuomini, ma dei delinquenti". Così il procuratore generale di Napoli Luigi Riello, in un duro passaggio della sua relazione. E poi ha aggiunto: "Il fatto indiscutibile che a Napoli e nella nostra regione i galantuomini siano in numero decisamente maggiore dei delinquenti non può farci credere, come acutamente ha argomentato Antonio Polito, che l'egemonia culturale sia nelle mani dei primi e non dei secondi. Anzi, purtroppo, è vero il contrario ed è questo il vero aspetto dolente. Perfino in società più omertose e più abituate al dominio della violenza la 'parte buona' della popolazione è riuscita a farsi sentire nei momenti topici e a provocare una ribellione morale che qui da noi non scatta mai". Una "ribellione morale", ricorda Riello, "come quella che a Palermo, dopo le stragi di Capaci e di via D'Amelio si tradusse in una forte e inequivocabile reazione civile che sorresse la risposta dello Stato. Qui no, se si eccetuano qualche corteo o fiaccolata a cadaveri caldi. Poi silenzio, anzi un muro di omertà".Contro le "violenze sconvolgenti che vedono minorenni come protagonisti e come vittime" bisogna "schierare un esercito di insegnanti". Queste le parole del procuratore generale di Napoli Luigi Riello, nella sua relazione in occasione dell'Anno giudiziario in corso al Maschio Angioino. "Non siamo qui per diffondere allarmismi, ma nemmeno per nascondere la testa sotto la sabbia e far finta che tutto vada bene", ha detto Riello sottolineando come questi episodi testimonianza del fenomeno delle baby gang "non costituiscono un'amara sorpresa inflitta dal 'destino cinico e baro', ma solo l'ultimo anello di una catena di fatti, pur diversi, che concretizzano gravissime ferite a livello di civiltà e di vivibilità di questa nostra terra splendida e vitale. Il procuratore generale ha poi snocciolato una serie di dati statistici che, nonostante vedono "una diminuzione del numero complessivo di procedimenti a carico di minorenni (-24%), è, però, superiore rispetto all'anno precedente in merito a reati per associazione per delinquere di stampo mafioso (10 invece di 8), di associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti (14 invece di 8), di reati contro il patrimonio, complessivamente aumentati (235 invece di 201) e delle estorsioni che sono più che raddoppiate passando da 20 a 46. Per Riello "il dramma della violenza giovanile non si risolve solo con la falce della repressione e sul terreno processuale. Per loro dobbiamo schierare 'un esercito di insegnanti', una scuola che funzioni e dobbiamo innestare nelle periferie germogli di cultura". Bisogna sostenere "in modo determinante gli appartenenti alle fasce meno abbienti - ha concluso - dobbiamo avere il coraggio di guardarci allo specchio, capire e ammettere le nostre latitanze, offrire buoni esempi, diffondere valori e modelli virtuosi".
Arzano, nomina nuovi dirigenti: Procura e Prefettura al lavoro
Arzano. Nomina dirigenti e affidamento gara mantenimento cani, Procura e Prefettura a lavoro. Non si escludono clamorosi sviluppi. Il comune di nuovo monitorato speciale. Si è conclusa da pochi giorni la selezione pubblica per individuare i tre funzionari che dovranno gestire l’Area UTC e Ambiente, Finanze e Polizia locale, che il comune di Arzano dopo la firma definitiva dei contratti, salta di nuovo alla ribalta. Hanno avuto accesso alla nomina Antonietta Agliata , l’arch. Antonio Risi, già finito al centro di numerose polemiche per il REC (regolamento edilizio comunale) finito sul tavolo del Ministro degli interni Marco Minniti, nonché lo stallo che sta vivendo l’ufficio tecnico, e il capo settore del comune di Visciano, Salvatore Silvestro. E proprio sulle nomine di Silvestro e Risi ( ritenuti politicamente vicino ad una deli liste politiche presenti maggioranza) che l’opposizione ha sollevato una serie di dubbi sull'esperienza quinquennale nella funzione dirigenziale quale requisito cardine per poter accedere alla selezione pubblica e per la quale, almeno secondo le ultime indiscrezioni, nessuno dei due possiederebbe . Tali requisiti corrispondono a un requisito di ammissibilità, e che nessun funzionario, per poter accedere ad un incarico dirigenziale a contratto, non può avere solo una certa anzianità di servizio presso una pubblica amministrazione, ma deve comprovare l’ esperienza quinquennale nella funzione dirigenziale. Stessa cosa per l’affidamento del mantenimento e accalappiamento cani abbandonati affidato nonostante vi sarebbero in corso indagini serrate da parte della Procura Napoli Nord, e acquisizione di atti da parte della Polizia locale durante la gestione commissariale. Sarebbero infatti, ancora numerosi gli atti del SUAP e richieste concessorie citate negli atti dello scioglimento per camorra, ancora in giro per gli uffici.
Salvio Amarante
Napoli, la Polfer blocca tre rapinatori alla Stazione Centrale
Napoli. Alle 7.30 del mattino tre malviventi rapinano due giovani fratelli a bordo di un convoglio semivuoto diretto a Napoli Centrale.I rapinatori, saliti presso la Stazione di Casoria, hanno circondato le vittime e sotto la minaccia di accoltellamenti e schiaffi si sono fatti consegnare portafogli e telefoni, con relativi codici di sblocco, raccomandando alle vittime di non rivolgersi alla polizia qualora non volessero essere accoltellati.Le vittime, giunte alla Stazione di Napoli Centrale, nonostante le minacce ricevute, hanno raccontato l’episodio delittuoso ai poliziotti del Compartimento Polfer di Napoli, che si sono messi alla ricerca dei tre rapinatori, tutti con precedenti specifici, traendoli in arresto a bordo di un treno in partenza sul quale hanno tentato invano la fuga.Al termine delle formalità di rito, R.G. di anni 21, E.G. di anni 23 e G.S. di anni 29, su disposizione del P.M. presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Napoli, sono stati associati alla Casa Circondariale di Napoli Poggioreale.
Castellammare, fiamme vicino alle Antiche Terme: evacuato un palazzo
Castellammare.Un incendio di vaste proporzioni sta interessando dalle ore 13 di oggi la zona del centro antico stabiese.
e in maniera particolare le Antiche Terme.In un palazzo abitato adiacente alla struttura termale ha preso fuoco i contatori dell'Enel probabilmente dovuto a un corto circuito.
Il fumo intenso ha invaso tutto il palazzo che è stato evacuato con l'aiuto dei vigili del fuoco che sono sul posto per cercare di domare le fiamme.Una ragazza è stata colta da malore ed ha dovuto far ricorso alle cure dei medici di un'ambulanza del 118 arrivata sul posto.
Ci sono anche gli agenti della polizia.Una densa nube di fumo sta invadendo la zona rendendo l'aria irrespirabile e causando molti malori.
Emilio D'Averio
Pomigliano, i lavoratori interinali dell'indotto Fca: 'Il sindacato non ci tutela'
I lavoratori interinali della Tiberina Pomigliano Plant, l'azienda che lavora per conto della Fca di Pomigliano contestano l'atteggiamento del sindacato dell'azienda perchè sono stati espulsi dal circuito produttivo senza che nessuno li tutelasse. Nei giorni scorsi infatti uno sciopero, prima proclamato ad oltranza e poi invece durato due giorni da parte degli iscritti alla Fiom e alla Uilm, ha portato all'attenzione delle trattative i problemi all'interno della Fca, il problema delle mansioni che i lavoratori ora dovranno svolgere all'interno dell'azienda con la "cacciata" degli interinali. "Hanno voluto far credere- dicono i lavoratori interinali- di indire lo sciopero in nostra difesa e invece non è così. Nessuna parola per noi. Lo sciopero è stato indetto per tutelare i loro iscritti che dovranno svolgere le mansioni che prima svolgevamo noi. Questa è la verità".
Cardito, spacciava nelle Iacp: in manette una 37enne
Al fine di contrastare il dilagante fenomeno di spaccio di droga nel rione IACP, di Cardito e zone vicine, ieri sera, gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Polizia “Afragola”, hanno arrestato Casaburi Angela, 37enne per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I poliziotti a seguito di un’attività di indagine e di appostamenti hanno controllato l’abitazione della donna, dove all’interno di un borsellino, di proprietà della stessa, sono state trovate 15 stecche di hashish del peso complessivo di grammi 60, circa e due lame di taglierino. A seguito dell’arresto, l’Autorità Giudiziaria disponeva per Casaburi gli arresti domiciliari con la celebrazione del processo con rito direttissimo che avverrà nella giornata odierna.
Ercolano, scoperta discarica abusiva vicino al liceo Tilgher
Ercolano. Una vera e propria bomba ecologica. Cresce, giorno dopo giorno, la discarica a cielo aperto di via Casacampora ad Ercolano. Lontana dagli sguardi degli uomini ma soprattutto dal controllo dell'amministrazione comunale guidata dal sindaco Ciro Buonajuto. Via Casacampora è una contrada, abbastanza abbandonata, che parte da via Benedetto Cozzolino (vera e propria superstrada di collegamento ai piedi del Vesuvio) per concludersi con l'importantissimo Istituto Adriano Tilgher. Una struttura che ospita numerosi indirizzi scolastici e che per questo oltre ad ospitare i giovani di Ercolano, è meta quotidiana anche per numerosi studenti che arrivano dai comuni limitrofi. I corsi spaziano dal Liceo scientifico al Liceo linguistico ed ancora Giuridico Economico Aziendale - Amministrazione, Finanza e Marketing, Turismo oltre all'enogastronomico ed alberghiero. Una popolazione che diventa enorme se si considera anche il corpo docente e di servizio. Tutte persone che quotidianamente devono fare i conti con le schifezze che vanno accumulandosi nella via. "Non ne possiamo più -spiegano gli studenti - dalle scarpe sfondate ai materiali di risulta dei cantieri. Quando piove si formano dei veri e propri fiumi che portano rifiuti di ogni tipo fino ai cancelli dell'Istituto. Inoltre basta salire pochi metri dopo la nostra scuola per vedere spettacoli di ogni tipo. Avanzi provenienti da cantieri edili, cavi spezzati ed abbandonati, televisori e una quantità di bustoni chiusi che potrebbero contenere qualsiasi cosa: da vestiti usati all'amianto, occorrerebbe aprire e verificare. Qui non c'è controllo e tutti possono fare i comodi loro. Speriamo che il sindaco Buonajuto si trovi a passare da queste parti e si renda conto di quello che è diventato questa strada". Sognava di essere capitale della cultura e per il momento si ritrova a capitale del degrado. Quello che le eloquenti immagini raccontano lascia davvero poco spazio all'interpretazione. Ercolano è uno dei comuni più famosi d'Italia in quanto ospita un sito archeologico di importanza mondiale oltre che uno dei sentieri principali per raggiungere il Gran cono del Vesuvio. Tutti attrattori turistici di notevole rilevanza e sarebbe importante avere pulito ed accogliente ogni angolo della città, anche le contrade più nascoste come via Casacampora alla quale comunque si accede da dalla trafficatissima via Benedetto Cozzolino.
I Cobas del Cardarelli: 'Chiude il reparto di terapia del dolore, altro schiaffo alla Sanità in Campania'
Antonio Di Nardo, responsabile aziendale dei Cobas del Cardarelli di Napoli denuncia la chiusura del reparto di Terapia del dolore. In una nota afferma: "Altro schiaffo alla Sanità Campana da parte di un'amministrazione Regionale che chiude l'ennesimo reparto nel più grande nosocomio del sud Italia.Come OS ci sentiamo in dovere di scendere in campo davanti ad un altro fallimento a firma De Luca che tra capo e collo chiude un altro reparto al Cardarelli, cancellando il primo centro dell'Italia centro sud di terapia del dolore. Un provvedimento scellerato che mortifica tutti i cittadini e gli operatori della sanità campana.Un regalo che il commissario alla sanità campana (che funge da controllore di se stesso) fa ai cittadini mentre si "gloria" della grande rivoluzione in sanità che in questi giorni tanto ha decantato, un pinocchio come tanti che ha sempre nascosto dietro i finti tagli di nastri, il suo disegno scellerato di distruggere la sanità pubblica Campana La Lorenzin questo regalo ce lo poteva risparmiare, è facile parlare di rilancio della sanità campana facendo tagli a destra e manca sulla pelle dei cittadini, sotto il silenzio assordante di un opposizione ormai morta e sepolta, complice anche essa del sistema, e di quella parte scellerata del sindacato che invece di combattere queste "porcate" aspetta le grandi occasioni per fare passerelle a braccetto con lo "sceriffo".Questa volta lo sceriffo ha superato ogni limite, e finalmente si iniziano a vedere i segni della sua incapacità di gestire la sanità campana (e non solo) . La sua maschera fatta di sogni finalmente è calata.Come Cobas porteremo i cittadini ed i lavoratori in piazza a protestare contro quest'altra chiusura di "bottega" e non escluderemo alcuna forma di lotta compresa quella di occupare il palazzo di Santa Lucia se De Luca non ritira il decreto "ammazza sanità. Piena solidarietà agli operatori ed al primario del reparto. De Luca ha "distrutto un altro fiore chiamato .....speranza".
Sequestrati nel Salernitano 51 mila piatti in plastica tossica
Sequestrati in provincia di Salerno 51 mila piatti in plastica prodotti con materiale tossico pronto ad essere immessi sul mercato.La Guardia di Finanza di Sala Consilina ha sequestrato 51 mila articoli casalinghi (piatti in plastica) prodotti da un'azienda del Beneventano che li realizzava con sostanze coloranti non conformi alle legge e altamente nocive per i consumatori. Le analisi chimico-fisiche eseguite sui campioni prelevati hanno ulteriormente avvalorato l'effettiva pericolosità per la salute umana dei prodotti sequestrati e il mancato rispetto della specifica normativa di settore da parte di un deposito commerciale del Vallo di Diano, che li deteneva, peraltro da anni operante in Padula nel campo dei casalinghi.
Pianura, sequestrati dai vigili due chioschi abusivi
Pianura, avevano realizzato delle strutture abusi su suolo pubblico. Nelle loro intenzioni era quello di trasformarli in chioschi: sono stati sequestrati dai vigili urbani. Proseguono i controlli della Polizia Municipale di Napoli nel quartiere di Pianura dove gli Agenti della U.O. Soccavo e della U.O. Tutela Edilizia hanno proceduto al sequestro di due aree occupate da strutture abusive attrezzate ed arredate. Le aree oggetto di abuso, di proprietà comunale, erano state occupate da esercizi commerciali con strutture totalmente abusive ancorate al suolo, munite di pannelli fissi e sostituendo la originaria pavimentazione. All'interno erano state arredate ed attrezzate per creare nuove volumetrie da adibire all'attiviài di somministrazione al pubblico. Il tutto o stato sottoposto a sequestro preventivo riferendo la notizia di reato alla Procura.
Camorra, estorsioni a Scampia: presi tre esponenti degli Abete
Camorra, estorsioni a Scampia: presi tre esponenti degli "Abete-Abbinante-Aprea-Notturno". Nella mattinata odierna i Carabinieri della Compagnia Napoli Stella hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Direzione Distrettuale Antimafia a carico di 3 soggetti ritenuti appartenenti al clan degli "Abete-Abbinante-Aprea-Notturno", operante in una ampia fetta del Rione che va da via Monte Rosa ai lotti di edilizia popolare T/A T/B (più noti come "Chalet Baku"), Lotto H (i cosiddetti "Sette Palazzi"), lotto SC-3 (più noto come "La 33"). I reati contestati sono quelli di tentata estorsione e violenza privata aggravati dal metodo mafioso. L'operazione prende le mosse da accurata e minuziosa attività di indagine iniziata con la denuncia dei gestori di una attività commerciale di via Monte Rosa e tramite il conseguente avvio di investigazioni, in simbiosi con costante e continua attività preventiva. Ciò ha permesso di far luce su dinamiche estorsive in atto in via Monte Rosa, roccaforte del clan, che rappresenta uno dei centri nevralgici del quartiere Scampia in virtù dell'alta densità di attività commerciali, la restante parte del rione è invece composta da lotti di edilizia popolare. Le indagini hanno consentito di documentare reiterate richieste estorsive ai danni dei gestori, "invitati" ad acquistare le materie prime indispensabili all'attività da determinate ditte pagando il sovraprezzo necessario per garantire il mantenimento delle famiglie dei "carcerati". In un crescendo sempre più angosciante e con reiterate condotte al fine di piegare la "non collaborazione", l'attività commerciale è stata più volte oggetto di danneggiamenti (anche con l'utilizzo di grossi petardi nei pressi dell'ingresso dell'attività) nonché di vere e proprie rappresaglie costituite da minacce e ingiurie poste in essere da soggetti intranei. In questi frangenti la continua attività di monitoraggio dei Carabinieri ha permesso di scongiurare più gravi conseguenze e di dare, soprattutto, una significativa risposta in termini di capillare presenza e controllo del territorio e prossimità. I commercianti, forti della presenza dimostrata hanno continuato a dare indispensabili contributi, fornendo riprova e riscontro a quanto i militari dell'Arma erano riusciti a compendiare nel provvedimento condiviso dall'Autorità Giudiziaria.I soggetti legati alla camorra destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare, tutti già noti alle forze dell'ordine, sono:
- BENVENUTO Gennaro, nato a Napoli 23.05.1996;
- GAUDINO Michele, nato a Napoli il 27.05.1974;
- DE LUCA Vincenzo, nato a Napoli il 17.02.1993.
Durante le perquisizioni eseguite stanotte nel corso degli arresti dei 3 in spazi condominiali (un vano ascensore dello chalet bakù) sono state rinvenute occultate una semiautomatica calibro 9 trovata carica e con 6 cartucce e 35 cartucce dello stesso calibro in una busta, 2 panetti di hashish (80 grammi), 5 dosi di cocaina (6 grammi) e 14 di eroina (13 grammi).

Napoli, il Pg Riello: 'Contro le baby gang schierare l'esercito di insegnanti'
Napoli.Contro le "violenze sconvolgenti" delle baby gang "dobbiamo schierare un esercito di insegnanti". Lo ha detto il procuratore generale di Napoli, Luigi Riello nella sua relazione in occasione dell'inaugurazione dell'Anno giudiziario 2018 nel Maschio Angioino. "Non siamo qui per diffondere allarmismi - ha aggiunto Riello - ma nemmeno per nascondere la testa sotto la sabbia e far finta che vada tutto bene. Le violenze sconvolgenti che vedono minorenni come protagonisti e vittime non costituiscono una amara sorpresa inflittaci dal 'destino cinico e baro', ma solo l'ultimo anello di una catena di fatti pur diversi che concretizzano gravissime ferite al livello di civiltà e vivibilità di questa nostra terra splendida e vitale". Riello sottolinea come "il dato statistico veda una riduzione del numero complessivo di procedimenti a carico dei minorenni", ma spiega anche che "il dramma della violenza giovanile non si risolve solo con la falce della repressione e sul solo terreno processuale. Per loro dobbiamo schierare 'un esercito di insegnanti', una scuola che funzioni, dobbiamo innestare nelle periferie germogli di cultura".
"La grave crisi economica, la mancanza di lavoro, i tagli avvenuti anche per le politiche sociali, hanno aggravato in maniera pressante le già difficili condizioni di vaste zone del territorio, soprattutto di Napoli e della sua provincia, con maggiore penetrazione di logiche e modalità camorristiche che appaiono fortemente radicate anche in giovani appena imputabili". E' un passaggio della relazione del presidente del Tribunale per i Minorenni di Napoli, Patrizia Esposito, stilata in occasione dell'inaugurazione dell'Anno giudiziario 2018, e dedicato ai "fenomeni diffusi di baby gang, stese e paranze". Esposito segnala "una evidente difficoltà di recupero e riscatto per un reinserimento da effettuarsi poi nella stessa degradata realtà di provenienza. La risposta dello Stato a questo fenomeno - sottolinea - deve essere svolta contemporaneamente su due distinti piani: quello della lotta alla criminalità organizzata tout court e quello della prevenzione mirata e più possibile precoce dei fattori di rischio della delinquenza minorile".
Scoperta la gang dei furti di auto in penisola sorrentina: 4 denunciati
Scoperta la gang dei furti di auto in penisola sorrentina: 4 denunciati.Erano in possesso di arnesi da scasso e di centraline modificate: in quattro sono stati denunciati a Vico Equense, in provincia penisola sorrentina. Una banda molto probabilmente specializzata in furti d'auto. Sono stati i carabinieri della compagnia e della stazione di Sorrento a fermarli nel corso di controlli nella galleria 'Seiano'. A bordo della macchina fermata, un 28enne di Afragola e un 22enne di Casoria gia' noti alle forze dell'ordine per furti di vetture nonche' un 23enne di Miano e un 21enne di Casoria, anche loro gia' noti per reati di altro tipo. Tutti sono stati denunciati per possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso.
Lotto e Superenalotto: ecco i numeri fortunati previsti per oggi sabato dal generatore del nostro sito
Con la nuova estrazione dei numeri del lotto e del Superenalotto di oggi sabato 27 gennaio 2018 Cronachedellacampania pubblica il generatore che calcola i numero fortunati realizzato dai propri esperti per offrire un nuovo servizio per i suoi lettori appassionati del gioco. Di seguito trovate i due generatori per i numeri al Lotto e quelli per il Superenalotto. Per il primo basta cliccare su estrai e compariranno i cinque numeri da giocare su una singola ruota o su tutte le ruote indicati dal sistema e la ruota sulla quale eventualmente giocare. Potete cliccare quante volte volete. Per il Superenalotto cliccare sempre su estrai e compariranno sei numeri. Buona Fortuna.
Incendiata l'auto di un assessore comunale nel Salernitano
Incendiata l'auto dell'assessore alle Pari Opportunita' e alle Politiche Giovanili del Comune di Castel San Giorgio nell'agro nocerino, Giustina Galluzzo. E' accaduto la notte scorsa intorno alle 3. L'auto era parcheggiata lungo la strada nei pressi dell'abitazione dell'esponente della giunta comunale. Dai primi rilievi di carabinieri e vigili del fuoco sembra che il fuoco sia stato appiccato gettando liquido infiammabile sul parabrezza. Galluzzo, sotto choc per quanto avvenuto, non commenta quanto avvenuto. Solidarieta' e' stata espressa dal sindaco di Castel San Giorgio, Paola Lanzara, che, definendo "inaudito" il gesto, dice "siamo convinti che le forze dell'ordine sapranno fare luce su questo episodio anche perche' non e' il primo che riguarda la nostra comunita' e assicureranno alla giustizia chi si e' reso responsabile di un simile attentato".
Castellammare, si costituisce il boss latitante di Moscarella
Castellammare. Dopo 7 mesi di latitanza, si è costituito il ras del rione Moscarella, Francesco Solimene, detto “l’acquaiuolo”.Unico esponente del clan Cesarano, che si è reso irreperibile dal momento della sentenza della Cassazione. sul processo Easy Mail. Solimene, condannato per estorsione e detenzione di armi da fuoco, deve scontare un residuo di pena. Dal mese di giugno però, aveva fatto perdere le sue tracce. Gli investigatori negli ultimi giorni hanno cercato di stringere il cerchio, per capire dove si nascondeva. Evidentemente sentendosi braccato e stanco della latitanza l'altro giorno si è presentato al carcere di Frosinone e si è fatto arrestare. Solimene era stato scarcerato nel febbraio scorso dopo tre anni di carcere e nel suo quartiere ci fu una festa con l'esplosione di fuochi d'artificio. Poi a giungo arrivò la sentenza definitiva della cassazione e il ras del rione Moscarella di Castellammare si rese uccel di bosco. fino a fieri quando ha deciso di scontare la sua pena.
Prostituta uccisa a Fuorigrotta: scagionato uno dei tre ragazzi
Prostituta uccisa a Fuorigrotta da tre giovanissimi dopo una notte di alcol: assolto nel processo di Appello uno dei tre imputati condannati in primo grado. Il clamoroso colpo di scena ha riguardato Gennaro Bitonto, condannato in primo grado a 10 anni di carcere, e che da due era agli arresti domiciliari. Confermata la condanna a 15 anni e 4 mesi per Raffaele Velluso e ridi- mensionato quella a carico di Antonio Di Perna, scesa da 18 a 16 anni di reclusione.
Una notte di eccessi e abuso di alcool, poi la voglia di fare sesso a pagamento con alcune prostitute nigeriane che vendevano il proprio corpo a Fuorigrotta, nei pressi dello stadio San Paolo di Napoli. Quella notte, nel maggio del 2015, una di loro, Antonia Osaf, fu prima picchiata, poi accoltellata e lasciata agonizzante in un lago di sangue fino alla morte. I tre sono stati incastrati non solo dalle indagini degli agenti ma anche dalla riprese delle telecamere del distributore di benzina. Dalle immagini si vede i tra che arrivano con la loro auto in Via Terracina, si fermano vicino ad alcune prostitute. Dall’auto scendono in due e si avvicinano a una delle ragazze e tentano di strapparle la borsetta poi interviene Antonia, e ciò scatenato la reazione di Di Perna che prima scende dall’auto, poi sarebbe tornato indietro per prendere qualcosa - gli inquirenti pensano che si tratti dell’arma del delitto - avvicinarsi alla vittima che cade per terra, mentre gli altri due le hanno strappato via la borsa. Uno dei tre ragazzi, Raffaele Velluso è il fratello di Agostino Velluso arrestato ad agosto perché accusato del tentato omicidio di Giuseppe Giannelli, il figlio del boss di Fuorigrotta e Bagnoli, Alessandro Giannelli arrestato a febbraio scorso mentre tentava la fuga in autostrada.
Il difensore di Gennaro Bitonto, l'avvocato Rocco Maria Spina è però riuscito a dimostrare, come riporta Il Roma, che l’allora 19enne non soltanto non aveva alcuna intenzione di prendere parte alla rapina e all’omicidio, ma che quando l’escalation di violenza era ormai diventata inarrestabile ave- va anche provato a distogliere gli altri due amici dal loro intento sanguinario. Insomma, la sua presenza sulla scena del delitto sarebbe stata solamente passiva.



