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Due morti in un incidente in autostrada nel Salernitano

Incidente mortale stamane in provincia di Salerno lungo l'autostrada del Mediterraneo tra gli svincoli di Pontecagnano nord e San Mango Piemonte: due persone sono decedute a causa dell'impatto tra due auto. Anas comunica che, a causa di incidente, il traffico è provvisoriamente bloccato lungo l'Autostrada A2 del Mediterraneo, in direzione nord (km 9,000) tra gli svincoli di Pontecagnano nord e S. Mango Piemonte. Per cause in corso di accertamento, lo scontro è avvenuto tra due veicoli. Nell'impatto due persone hanno perso la vita. Il traffico in direzione Salerno è deviato allo svincolo di Pontecagnano nord al km 12, 600 con proseguimento lungo tangenziale e rientro in Autostrada A2 allo svincolo di Salerno Fratte al km 2,000. Sul posto sono presenti il personale dell'Anas, della Polizia stradale e dei vigili del Fuoco per la gestione della viabilità e per il ripristino della circolazione.

Operaio di 25 anni muore schiacciato mentre ripara un'ascensore

Un operaio di soli 25 anni è morto schiacciato dal contrappeso dell’ascensore, mentre tentava di riparare l’impianto. E' accaduto a San Giuseppe Vesuviano. la vittima si chiamava Vincenzo Stassi, sposato e padre di un bambino piccolissimo. Lavorava come operaio presso la Kone Ascensori che in Campania ha due filiali a Napoli ed Avellino. Il giovane ieri mattina stava lavorando ad un impianto non funzionante in via Gracchi quando - per cause ancora in corso di accertamento - è stato colpito dal contrappeso della cabina mobile. Un colpo terribile, che non ha lasciato vie di scampo al 25 enne. Sono stati subito allertati i soccorsi ma all' arrivo del personale del 118, le sue condizioni sono apparse subito gravissime. E' stato trasportato in ospedale dove il suo cuore ha cessato di battere qualche ora dopo nonostante i vani tentativi dei medici di fermare le violente emorragie interne dovute allo schiacciamento sul corpo della cabina dell'ascensore. Sull'incidente la Procura di Nola ha aperto un'inchiesta e ha sequestrato la salma e l'impianto di sollevamento del palazzo dove è avvenuta la tragedia. Le forze dell’ordine e i vigili del fuoco hanno  subito effettuato tutti i rilievi del caso per stabilire eventuali responsabilità in merito a questo ennesimo decesso sul lavoro.

Candidati Pd in Campania passa la linea 'taglia teste' di Renzi e De Luca. TUTTI I NOMI

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Matteo Renzi capolista del Pd al Senato in Umbria e in Campania, più al collegio uninominale di Firenze. ma nel parito si è scatenata una vera e propria guerra degli scontenti contro il segretario. In pratica è passata la sua linea "taglia teste" e quella del governatore della Campania, Vinceno De Luca.  Moltissimi gli scontenti tra cui gli ex socialisti per la non candidatura di Marco Di Lello, tanto che il leader storico dei socialisti campania, felice Iossa ha annunciato che inviterà i socialisti a non votare Pd: E ancora Annamaria Carloni, moglie di Antonio Bassolino che ha dichiarato: "Non mi hanno spiegato il motivo della mia non candidatura". Nel Salernitana invece è su tutte le furie Simone Valiante, alla sua prima legislatura, è stato sacrificato nonostante il pieno appoggio di Michele Emiliano.  "Renzi ci ha sacrificato per ammazzare due minoranze del Pd, quella di Emiliano, alla quale appartengo, e quella di Orlando", ha detto. Tra le novità dell'ultimora, spunta il nome del ministro dell'Interno Marco Minniti, capolista alla Camera nel collegio plurinominale di Salerno.
In Campania Piero De Luca sarà candidato per il Pd come capolista nel proporzionale e nel maggioritario: il figlio del governatore Vincenzo De Luca sarà infatti capolista alla Camera nel collegio di Caserta e nell'uninominale a Salerno. Ancora, il fedelissimo di De Luca, Franco Alfieri, che fu al centro del caso "fritture" da offrire agli elettori nella campagna per il referendum, sarà candidato nel maggioritario nel collegio di Agropoli, città di cui è stato sindaco per quasi dieci anni. Dentro anche il sindaco di Bellizzi Mimmo Volpe e l'ex presidente di Confindustria Salerno Mauro Maccauro. Ad Avellino c'è Giuseppe De Mita, a Caserta il vicesindaco di Marcianise Angela Letizia, a Torre del Greco Teresa Armato, a Portici Francesco Borrelli, a Castellammare l'ex candidata a sindaco di Gragnano, Silvana Somma a Napoli Giovanni Palladino, Leonardo Impegno e Marco Rossi Doria. Al senato nei collegi uninominali seggio blindato per  l'ex sottosegretario Gioacchino Alfano (ex sindaco di sant'Antonio Abate) a Napoli centro-Est mentre a Napoli centro-Ovest: c'è Antonio Marciano. Nel collegio Torre del Greco- Castellammare c'è il presidente della Juve Stabia, Francesco Manniello.

Alla fine, la minoranza interna non ha votato le liste: "Dopo ore di attesa e una successione di rinvii non abbiamo ricevuto alcun elenco e informazioni di merito sulla proposta", hanno spiegato nella notte Andrea Orlando, Michele Emiliano e Gianni Cuperlo. Con quest'ultimo che ha rinunciato alla candidatura nel seggio blindato di Sassuolo, al suo posto rientra il ministro De Vincenti mentre Emiliano,

 

Ecco le candidature del Pd provincia per provincia

  • Camera - Collegi plurinominali

Campania 1 - Napoli
Paolo Siani, Stefania Covello, Giovanni Palladino e Daniela Iaconis.
Campania 1 - Portici-Torre del Greco
Raffaele Topo, Assunta Tartaglione, Emilio Di Marzio e Giulia Gorga.
Campania 1 - Acerra-Pozzuoli-Casoria
Gennaro Migliore, Assunta Tartaglione, Pasquale Sollo, Daniela Maisto
Campania 2 Benevento-Avellino
Umberto Del Basso de Caro, Assunta Tartaglione, Francesco Critelli e Valentina Paris
Campania 2 Caserta-Aversa
Piero De Luca, Camilla Sgambati, Achille Cennami ed Elena Caterino
Campania 2 Salerno-Scafati
Marco Minniti, Eva Avossa, Mario Giro e Giusy Fiore

  • Camera - collegi uninominali

Napoli Vomero-San Carlo all’Arena: Paolo Siani;
Napoli Nord-Est: Giovanni Palladino;
Napoli Centro Storico-Chiaia: Marco Rossi Doria;
Napoli Fuorigrotta: Daniela Iaconis;
Giugliano: Giuseppe Pellegrino;
Nola: Andrea Manzi;
Acerra: Antonio Falcone;
Casoria: Nicola Marrazzo;
Pozzuoli: Mariacarmela Tummiato;
Portici: Francesco Borrelli;
Torre del Greco-Ercolano: Teresa Armato;
Castellammare di Stabia: Silvana Somma;
Benevento: Carmine Valentino;
Avellino: Angelo d'Agostino;
Ariano Irpino: Giuseppe De Mita;
Caserta: Angela Letizia;
Santa Maria Capua Vetere: Gennaro Oliviero;
Aversa: Marianna Dell'Aprivitola;
Salerno: Piero De Luca;
Scafati: Mauro Maccauro;
Battipaglia: Mimmo Volpe;
Agropoli: Franco Alfieri;

  • Senato - collegi plurinomimali

Campania 1 - Caserta-Benevento-Avellino:
Roberta Pinotti, Stefano Graziano, Valeria Valente, Luigi Famiglietti
Campania 2 - Napoli
Matteo Renzi, Valeria Valente, Massimiliano Manfredi e Giovanna Palma.
Campania 3 - Salerno-Area Vesuviana:
Gianni Pittella, Angelica Saggese, Enzo Amendola e Mena Arcieri

  • Senato - collegi uninominali

Napoli centro-Est: Gioacchino Alfano;
Napoli centro-Ovest: Antonio Marciano;
Giugliano-Pozzuoli: Giovanna Palma;
Portici-Nola: Libera D’Angelo;
Casoria: Francesco Russo;
Torre del Greco-Castellammare: Francesco Manniello
Salerno-Scafati: Tino Iannuzzi;
Battipaglia-Cilento: Filomena Gallo
Avellino-Ariano Irpino: Luigi Famiglietti;
Benevento-Santa Maria Capua Vetere: Giulia Abbate;
Caserta- Aversa: Nicola Caputo

Castellammare, sospetta meningite: 23enne trasferita a Napoli

Castellammare.Scatta di nuovo l'allarme meningite all'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. Una ragazza di 23 anni M. O. è arrivata in serata con febbre alta e i chiari sintomi del virus. I medici dopo averla visitata hanno effettuato tutte le analisi e dal responso è stato accertato che si trattava di meningite. E' scattata subito la profilassi al Pronto soccorso e per i medici e infermieri che avevano avuto contatti con la ragazza oltre che con i familiari più stretti. Poi si è deciso per in trasferimento preso l'ospedale specialistico di Napoli. Quello di stasera è solo l'ennesimo caso di ricovero di pazienti con sospette meningiti negli ultimi mesi nell'ospedale stabiese.

La Juve vince 2-0 a Verona: con il Chievo in 9 uomini

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a Juventus scavalca almeno per una notte in testa alla classifica il Napoli (atteso domani dal Bologna) vincendo per 2 a 0 a Verona con gol di Khedira al 67' e Higuain all'88'. Le reti die bianconeri sono arrivate solo quando i padroni di casa erano ridotti in 9 per l'espulsione di Bastien al 37' e Cacciatore al 61'. Le espulsioni di Bastien (che se l'e' un po' cercata) e di Cacciatore (per proteste e per il gesto delle manette alla Mourinho rivolto all'arbitro che gli impediva di entrare in campo dopo un infortunio) sono stati gli episodi che alla fine hanno condizionato la partita.Bianconeri brutti da vedere nella prima frazione di gioco ma anche nella seconda parte fino alla seconda espulsione.

I GOL: - 21' st: Pjanic vede l'inserimento di Bernardeschi sulla sinistra che controlla e tocca a rimorchio per l'accorrente Khedira che lascia partire un destro secco sul quale Sorrentino nulla puo'. - 42' st: raddoppia la Juventus. Perfetto il traversone di Douglas Costa sul secondo palo per il colpo di testa di Higuain che batte Sorrentino.

Chievo-Juventus 0-2

Chievo (5-3-1-1): Sorrentino 6, Cacciatore 5, Tomovic 6 (7'st Gamberini 6), Dainelli 6.5, Bani 6.5, Jaroszynski 6.5, Bastien 5, Radovanovic 6, Hetemaj 6, Birsa 5.5 (33'st Meggiorini sv), Pucciarelli 6 (1'st Depaoli 5.5). (90 Seculin, 98 Confente, 4 Rigoni, 7 Garritano, 9 Stepinski, 11 Leris, 12 Cesar, 18 Gobbi, 31 Pellissier, 69 Meggiorini. All.Maran 6

Juventus (4-3-3): Szczesny 6, De Sciglio 5.5, Barzagli 6, Benatia 6, Asamoah 5.5 (26'st Lichtsteiner sv), Khedira 6, Pjanic 6, Sturaro 5.5 (7'st Bernardeschi 5.5), Douglas Costa 6.5, Hiiguain 6 (43'st Betancour sv) Mandzukic 6. (1 Buffon, 16 Pinsoglio, 3 Chellini, 12 Alex Sandro, 14 Matuidi, 24 Rugani). All: Allegri 6

Arbitro: Maresca di Napoli 6

Reti: 21'st Khedira, 42'st Higuain Espulsi: al 36'pt Bastien per doppia ammonizione, al 16'st Cacciatore per proteste

Ammoniti: Asamoah, Bastien per gioco falloso, Higuain per proteste.

Recuperi: 1'pt, 5'st Angoli: 9-1 per la Juventus Spettatori: 28 mila circa

Napoli, preso contrabbandiere con 250 stecche di sigarette

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Napoli, continua la lotta delle forze dell'ordine al crescente mercato delle sigarette di contrabbando. Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Napoli hanno infatti arrestato Salvatore D'Onofrio, napoletano 50anni, per il reato di contrabbando di Tabacco lavorato estero. I poliziotti, hanno notato l’uomo nel pomeriggio di oggi, mentre tentava di raggiungere la sua abitazione in Vico Lepre a Pontenuovo con delle stecche di sigarette sotto al braccio. I Poliziotti, lo hanno bloccato ed effettuato un controllo presso l’abitazione dell’uomo.In casa, la Polizia, ha rinvenuto e sequestrato circa 250 stecche di sigarette di varie marche. le indagini ora continuano per individuare il fornitore.

Superenalotto: nessun 6 ne 5+: il Jackpot sale a 92 milioni di euro

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Anche questa settimana il Supernalotto non regala vincitori con 6 ne con 5+. Il montepremi sale a 92 milioni di euro. Questa la combinazione vincente del concorso Superenalotto: 5-24-68-72-78-85. Numero jolly: 32. Numero Superstar: 12. Nessun "6", ne' "5+1". Il jackpot per il "6" sale quindi a 92 milioni di euro.

Queste le quote del Concorso Superenalotto/SuperStar n.12 di oggi: Superenalotto

Punti 6: NESSUNO

Punti 5+: NESSUNO

Punti 5: 2 totalizzano Euro: 110.229,40

Punti 4: 576 totalizzano Euro: 387,70

Punti 3: 23.965 totalizzano Euro: 28,15

Punti 2: 395.855 totalizzano Euro: 5,30

SUPERSTAR

Punti 6SB: NESSUNO

Punti 5+SB: NESSUNO

Punti 5SS: NESSUNO

Punti 4SS:  3 totalizzano Euro: 38.770,00

Punti 3SS: 127 totalizzano Euro: 2.815,00

Punti 2SS: 2.010 totalizzano Euro: 100,00

Punti 1SS: 13.130 totalizzano Euro: 10,00

Punti 0SS: 28.851 totalizzano Euro: 5,00

Vincite Immediate: 16.044 totalizzano Euro: 401.100,00

Napoli, 17enne vede la polizia e scappa: aveva un coltello da 12 centimetri

Napoli. Continuano incessanti i controlli della Polizia di Stato nell'ambito del progetto "Sicurezza giovani", volto alla prevenzione e controllo del fenomeno della violenza giovanile. Poco dopo le 17.00 di oggi, i poliziotti del Reparto Prevenzione Crimine Campania, mentre transitavano in Piazza Caponnetto hanno notato il giovane che alla loro vista dava alla fuga. I poliziotti, prontamente lo inseguito e bloccato con non poca difficoltà in via Parrocchia e da un controllo è stato rinvenuto in dosso al giovane un coltello a scatto, di 25cm ed una lama da 12cm. Il giovane è stato denunciato per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di armi.

Scafati, respinta la richiesta di scarcerazione per Aliberti. Duro atto di accusa nella relazione dell'anno giudiziario

Scafati. La prima richiesta di concessione degli arresti domiciliari è stata respinta nel giro di 24 ore con parere negativo del pm. Ci sono ancora le esigenze cautelari per l'ex sindaco di Scafati Angelo Pasqualino Aliberti, finito in carcere mercoledì scorso. Lo ha stabilito il Gip Giovanna Pacifico rigettando la richiesta degli avvocati di Aliberti che ora potranno riaprire l'iter dell'appello davanti al Tribunale del Riesame su questo diniego e quindi riportare il caso dinanzi ai giudici. Si punta - da parte della difesa - sulla necessità delle esigenze cautelari, ma anche sullo status psico-fisico dell'indagato e quindi sulla sua compatibilità con il regime carcerario. L'ordinanza, per la quale vi era stato un lungo iter tra Riesame e Cassazione, in sè non potrà essere più impugnata. Ma il diniego del giudice per le indagini preliminari può essere appellato. La difesa dovrà dimostrare che nel frattempo sono mutate le esigenze cautelari nei confronti di Aliberti, per motivi sostanziali e quindi per la mancanza di inquinamento delle prove, oppure per motivi di salute. Intanto resta ferma la decisione di non effettuare l'interrogatorio di garanzia per l'ex sindaco, Luigi Ridosso e Gennaro Ridosso, dopo l'applicazione della misura cautelare decisa della Cassazione.
Il caso scafati, lo scioglimento del consiglio comunale di cui oggi ricorre il primo anniversario, è stato anche definito 'inquietante' nella relazione conclusiva dell'anno giudiziario, resa nota stamane dai magistrati salernitani. Un caso che ha scandito la vita politica di un paese ma che ha dimostrato la permeabilità delle istituzioni alla criminalità organizzata e in particolare al clan Loreto-Ridosso. Ampio risalto nella relazione alle indagini che hanno portato allo scioglimento e poi all'arresto del sindaco per scambio elettorale politico-mafioso. Sono stati sottolineati i passaggi, inseriti anche nella relazione prefettizia che ha poi decretato lo scioglimento da parte del Ministro dell'Interno: "il sindaco pro-tempore del Comune di Scafati e gli esponenti di vertice dell'organizzazione criminale di stampo camorristico avevano stipulato un patto di scambio politico elettorale mafioso in forza del quale l'organizzazione criminale di adoperava per il procacciamento di voti in favore della coalizione politico-amministrativa facente capo ad esso Aliberti Pasqualino e questi, a sua volta, prometteva e si impegnava, a fronte dello svolgimento di campagna elettorale in suo favore per le elezioni comunali dell'anno 2013 e per le elezioni regionali dell'anno 2015 (per la candidatura della moglie Paolino Monica)a concedere appalti pubblici in favore di società controllate dal suddetto sodalizio criminale e comunque a concedere utilità economiche". Nella relazione dei magistrati si fa riferimento a quanto emerso dalle indagini: "Secondo la tesi accusatoria lo stesso sindaco aveva intrattenuto, sin dall'anno 2008 (anno della sua prima elezione a sindaco, ndr) plurimi rapporti con esponenti di vertice dell'organizzazione criminale operante in Scafati sia nella sua originaria configurazione (sotto la precipua direzione dei fratelli Sorrentino, detti 'Campagnuol' che per un periodo avevano sostituito gli esponenti del clan Loreto-Matrone), sia in quella attuale (sotto la direzione di Ridosso Luigi, Ridosso Gennaro e Loreto Alfonso) consentendone il rafforzamento dal punto di vista economico".

Muore David Zard il celebre impresario musicale che portò in Italia i grandi del rock e del pop

Roma. E' morto a Roma David Zard, celebre impresario musicale e organizzatore dei più importanti concerti rock degli ultimi anni in Italia, tra i quali quelli di Madonna e Michael Jackson. Zard, 75 anni, è deceduto al Policlinico Gemelli, dopo una lunga malattia.
David Zard era un mito per gli amanti della musica rock e pop. E' stato il produttore che per primo ha portato i concerti negli stadi italiani e che ha legato il suo nome ai grandi della musica internazionale, da Cat Stevens a Elton John, da Tina Turner a Lou Reed, da Frank Zappa ai Rolling Stones, ma anche l'impresario che ha rilanciato in Italia il musical come evoluzione del melodramma in chiave moderna. Nel 2002 infatti Zard si associa con Riccardo Cocciante per portare in Italia l'opera Notre Dame de Paris. Tra le sue imprese più celebri quella di aver portato nel 1982 i Rolling Stones a esibirsi allo Stadio Comunale di Torino, e cinque anni dopo, nello stesso Stadio, la popstar Madonna alla sua prima apparizione in Italia, nel celebre concerto trasmesso in diretta dalla Rai con la frase iconica "Siete caldi? Bene, anche io". Nato a Tripoli da una famiglia ebraica Zard ha abbandonato la Libia nel 1967, a seguito delle persecuzioni contro gli ebrei in concomitanza della guerra dei 6 giorni. Da allora la sua carriera è stata tutta in crescita. Nel 1974, Zard organizza il Santa Monica Rock Festival, un concerto che avrebbe portato in Italia Rod Stewart, Lou Reed, Ten Years After, tutti gia' sotto contratto. Il progetto viene ostacolato subito dalle autorità, finendo poi per essere annullato. Alla fine degli Anni '70, Zard organizza La Carovana del Mediterraneo, dal progetto musicale di Angelo Branduardi. Organizza i concerti italiani di Michael Jackson del Bad World Tour a Roma e a Torino nel 1988 e del Dangerous World Tour a Roma e a Monza nel 1992. Nel 1991 ha interpretato un ruolo nella pellicola cinematografica Il muro di gomma. Ad aprile 2006 viene sottoposto a trapianto di fegato.
David Zard "ha portato per primo nel mondo dello spettacolo italiano la figura professionale del grande organizzatore all'americana, con una visione creativa, oltre che realizzativa, del prodotto. Interveniva sui testi, sulle composizioni musicali, sulle scenografie, imponendo il buon gusto e interpretando le esigenze del pubblico". Così Giorgio Assumma, già presidente della Siae, ricorda il produttore discografico scomparso oggi a Roma all'eta' di 75 anni. "Non aveva un carattere facile e spesso si trovava in contrasto con gli artisti, ma finiva sempre per imporre la sua indubitabile genialità ed esperienza", aggiunge Assumma, amico di Zard da quasi cinquant'anni. "Lo conosco da quando arrivò in Italia dalla Libia, da cui fu allontanato in quanto ebreo. Lì aveva un autosalone. Ha saputo reinventarsi completamente, lasciando un segno indelebile nella storia dello spettacolo italiano".
Cordoglio per la morte di Zard è stato espresso dalla Comunità ebraica: "Apprendiamo alla fine di Shabbat che se ne è andato questa mattina David Zard". Ha scritto su Twitter Ruth Dureghello, presidente della comunità ebraica romana. "Cacciato come ebreo da Tripoli nel 1967 ha fatto la storia della musica e dello spettacolo in Italia. Ha dato lustro alla Comunità Ebraica che ora ne piange la perdita".

Anno giudiziario a Salerno: la camorra cambia pelle e si infiltra nel tessuto sociale, politico ed economico

Salerno. Le organizzazioni criminali cambiano pelle e accanto ai 'tradizionali' traffici di droga hanno messo a punto nuove e più incisive tecniche di penetrazione nel tessuto socio-economico, politico ed imprenditoriale della provincia di Salerno e in particolare dell'Agro nocerino Sarnese. Nella relazione per l'inaugurazione dell'anno giudiziario di Salerno a cura della presidente della Corte d'Appello, Iside Russo, si analizza il nuovo aspetto inquietante della criminalità organizzata anche alla luce di alcuni dati: lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del consiglio comunale di Scafati; la permeabilità della camorra napoletana e casertana che 'costituisce una costante nelle investigazioni tuttora in corso'; la gestione del ciclo dei rifiuti da parte di alcuni comuni della provincia ed i rapporti tra imprenditori salernitani e personaggi ritenuti collegati alla camorra casertana. Dati inquietanti sottolineati dal Procuratore della Repubblica, Corrado Lembo che ha puntalizzato: "Tale capacità di penetrazione si è manifestata in nuove, insidiosissime forme non solo in alcuni comuni dell'Agro nocerino sarnese, nei quali ripetutamente, nel passato recente e remoto, sono state accertate forme estese di condizionamento criminale all'interno della stessa compagine politico- amministrativa comunale, ma anche nello stesso territorio del capoluogo nel quale, addirittura, è emerso il sistematico coinvolgimento di esponenti della criminalità organizzata locale nella stessa gestione di alcuni, tra i più importanti, enti territoriali locali". Aumentano, infatti, i procedimenti iscritti dalla procura distrettuale, da 488 a 502. Nella relazione sono definite "inquietanti" le vicende relative allo scioglimento del comune di Scafati e le minacce e le pressioni subite, nel maggio 2016, da un consigliere comunale di maggioranza di Pontecagnano Faiano (procedimento già in fase dibattimentale) da parte di uno dei principali esponenti del clan camorristico Pecoraro.
Altro dato saliente riguarda le richieste cautelari complessivamente avanzate nel corso del 2017, 230 richieste di applicazione o modifica della custodia cautelare in carcere per 647 persone (di cui 54 procedimenti Dda riferite a 327 persone e 101 richieste di applicazione o modifica della custodia cautelare domiciliare o in luogo di cura per 209 persone (di cui 6 procedimenti Dda per 27 persone). Una criminalità che non si ferma, ma sulla quale vigila la magistratura.

Chiuso il caso Vassallo, il Pg Primicerio: "Il rimpianto è non essere riusciti a trovare gli assassini"

Salerno. "I magistrati e le forze dell'ordine hanno fatto tutto quello che era nelle loro umane possibilità. Il rimpianto è quello di non essere riusciti". Parole amare quelle espresse a proposito dell'omicidio del sindaco di Pollica Angelo Vassallo dal Procuratore generale presso la Corte d'Appello di Salerno, Leonida Primicerio. A febbraio scade l'ennesima proroga delle indagini e per il momento la Procura di Salerno e gli inquirenti 'gettano la spugna'. "Pur avendo le indagini delineato un contesto inquietante nel Cilento - ha aggiunto il Procuratore generale - soprattutto perchè ha disvelato una vasta attività di traffico e di spaccio di sostanze stupefacenti, non siamo riusciti a dare un nome agli autori di questo omicidio". Il rimpianto di non aver dato un nome all'assassino e agli assassini è stato espresso in apertura dell'anno giudiziario del distretto di Salerno. Nel corso del suo intervento Primicerio si è soffermato su questo dato amaro confermando l'archiviazione del caso. L'ultima proroga concessa dal Gip del tribunale di Salerno, infatti, scadra a febbraio. Neanche l'ultima carta, la raccolta di 94 campioni di Dna da comparare con quello ricostruito sull'assassino, ha portato a risultati. Angelo Vassallo fu ucciso a Pollica la sera del 5 settembre del 2010, da allora e per sette anni, il caso è rimasto aperto tra proroghe e indagini che hanno impegnato gli uomini del Ros di Salerno e la Procura antimafia. Migliaia di atti di indagini, intercettazioni, dichiarazioni di collaboratori di giustizia, un unico indagato svelato Bruno Humberto Damiani 'o brasiliano. E infine tutto archiviato, fino a quando non emergeranno, se emergeranno indizi rilevanti per riaprire il caso.

Camorra, un altro Mazzarella libero: equilibri tra clan instabili a Napoli centro

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La "pax mafiosa" che dura da alcuni giorni lungo l'asse San Giovanni a Teduccio- Case Nuove- Piazza Mercato- Forcella si sta reggendo su equilibri instabilissimi. Le forze dell'ordine sono sempre in stato di allerta su tutta la zona anche alla luce dei recenti risvolti giudiziari che hanno visto coinvolti esponenti di spicco del clan Mazzarella e in maniera particolare i due boss Francesco e il nipote Vincenzo. Entrambi nel giro di tre giorni e in due processi differenti hanno evitato il massimo della pena dissociandosi e prendendo le distanze dalla famiglia e auto accusandosi degli omicidi per i quali erano imputati. E due giorni fa è uscito dal carcere anche Francesco Mazzarella cugino omonimo del boss che ha finito il suo periodo di detenzione. Libertà che va ad aggiungersi con quella di Ciro e Alberto Mazzarella scarcerati già dallo scorso anno. Gli investigatori ritengono che dopo le ultime fibrillazioni ci sia stato un riassestamento degli equilibri criminali con  i Mazzarella che avrebbero preso il controllo delle attività illecite del quartiere Mercato mentre i Rinaldi nelle Case Nuove. Dopo le fibrillazioni del periodo natalizio con le richieste di pizzo ai bancarellari del mercato della Maddalena anche anche agli stessi commercianti di piazza Mercato c'è un periodo di calma anche se gli inquirenti temono il fuoco che si cela sotto la cenere. Il gruppo che fa capo a Tototiello Barile avrebbe riconquistato il controllo di piazza Mercato mentre alle Case Nuove ci sono gli uomini dei Rinaldi del Rione Villa  con l'appoggio dei giuliano di Forcella.

 

Cava de Tirreni, la banda del buco tenta il colpo in pizzeria ma trova la cassa vuota

Questo pomeriggio la famosa pizzeria di Vincenzo Falcone, 20 Pizza & Delicious, situata a Cava de’ Tirreni ha subito un tentativo di furto. Ad annunciarlo lo stesso proprietario del locale tramite le “storie” di Instagram, attraverso cui ha spiegato le dinamiche dell’accaduto. Infatti i ladri hanno tentato di accedere al locale scavando un buco nel muro, causando danni sia alla pizzeria sia all’appartamento adiacente ad esso. Tuttavia all’interno del registratore di cassa non hanno trovato alcun contante, fallendo miseramente il colpo. Il fondatore di Delicius&Co, re dei social, con la sua spontaneità e allegria ci ha riso su, mostrandosi tanto professionale quanto combattivo, così da confermare l’apertura della pizzeria per questa sera stessa. I locali Delicious sono il risultato di sacrifici e duro lavoro che un imprenditore ha compiuto per coronare il proprio sogno, eppure sembrano esserci persone il cui unico obiettivo è quello di mettere i bastoni fra le ruote al popolo giovane, intraprendente e di grande creatività. Vincenzo Falcone è amato infatti per la sua vitalità, che non si è arrestata neanche di fronte a danni del genere.

Torre del Greco, vendeva hashish nel circolo ricreativo: preso affiliato ai Falanga

Torre del Greco, vendeva hashish nel circolo ricreativo: preso affiliato al clan dei  Falanga: 57enne in manette. I carabinieri gli hanno anche sequestrato droga e denaro. Droga nel circolo ricreativo: arrestato affiliato al clan Falanga, sodalizio criminale ancora operante nel territorio di Torre del Greco. A finire in manette Eduardo Calcide, 57 anni, persona gia' nota alle forze dell'ordine. Durante un controllo effettuato nell'attivita' ricreativa aperta al pubblico, i carabinieri della compagnia torrese hanno 200 grammi di hashish e la somma in contanti di 770 euro, ritenuta provento dell'illecita attivita'. Dopo le formalita' di rito, l'uomo e' stato trasferito agli arresti domiciliari come disposto dall'autorita' giudiziaria.

Va al ristorante e gli rubano il medicinale salvavita dall'auto: i carabinieri arrestano i ladri

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Va al ristorante e gli rubano tutto compresa la borsa con i medicinali salvavita che avrebbe dovuto prendere subito dopo i pasti. Fortuna per lui che i ladri siano stati beccati dai carabinieri con le mani nel sacco ovvero mentre portavano a compimento il furto. Protagonisti dell'insolito furto tutti personaggi della Campania anche se il colpo era avvenuto a Nord e precisamente tra Incisa e Reggello in provincia di Firenze.Due uomini, di 48 e 53 anni entrambi originari di Napoli e disoccupati, sono stati arrestati in flagranza di reato dai carabinieri della compagnia di Figline Valdarno  sempre in provincia di Firenze con l'accusa di furto aggravato in concorso. Allertati da una segnalazione al 112, i militari hanno sorpreso i due ladri all'interno del parcheggio di un ristorante nei pressi del casello autostradale Incisa-Reggello, mentre cercavano di portare via  da una Mercedes Classe C una borsa contenente, tra l'altro, un iPhone e un portafoglio. La refurtiva e' stata poi restituita al malcapitato avventore, originario del Casertano. Nella borsa trafugata erano presenti anche dei medicinali salvavita il cui furto avrebbe potuto mettere in pericolo l'automobilista. I due fermati sono stati trovati in possesso di una Fiat Idea, gia' segnalata come mezzo sospetto, e 1.450 euro in contanti che sono stati sequestrati poiche' non ne e' stata giustificata la provenienza e, quindi, ritenuta provento di altri reati.

Napoli, locali sovraffollati nella Movida di Chiaia: multe e chiusura

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Napoli. Operazione de vigili urbani per la Movida sicura nel quartieredi Chiaia. Gli Agenti dell'Unita' Operativa Chiaia della Polizia Municipale di Napoli hanno effettuato serrati controlli per la sicurezza della movida con riferimento ai luoghi di ritrovo ed ai locali notturni. Nel corso della notte sono state sospese due serate danzanti in due locali nel cuore di Chiaia. Nel primo locale era in corso una festa con diffusione di musica da discoteca e si è riscontrata la presenza di 210 persone. Il locale è risultato sprovvisto della licenza di agibilità e del certificato di prevenzione incendi e pertanto si è provveduto ad interrompere la diffusione della musica facendo defluire i partecipanti in sicurezza e a denunciare il gestore della serata alla Procura della Repubblica di Napoli. A notte inoltrata si è poi intervenuti in un affollatissimo locale di via dei Mille dove era in corso una serata danzante con 390 avventori a fronte della capienza massima di 200 persone. Anche qui si è provveduto a sospendere la serata facendo defluire i clienti mentre i gestori sono stati denunciati per mancato rispetto delle prescrizioni della licenza di agibilità. Controlli anche nella zona dei Baretti a seguito dei quali si è provveduto a sanzionare un locale in Vicoletto Belledonne per occupazione abusiva di suolo pubblico, con divanetti e tavolini per 12 mq, in quanto l'autorizzazione per l'occupazione era stata revocata. Sempre in quella area si è provveduto ad elevare 5 verbali per l'errato posizionamento dei contenitori della differenziata all'esterno dei locali e condomini in orari e giorni diversi nonché 3 verbali per sversamento dei rifiuti al di fuori della fascia oraria consentita. Inoltre, sono stati elevati verbali a carico di parcheggiatori abusivi alla Riviera di Chiaia ed elevati 115 verbali a veicoli in sosta vietata. Sul Lungomare sono stati verbalizzati 6 venditori ambulanti con relativo sequestro della merce consistente in giocattoli di plastica e 70 borse contraffatte.

Castellammare, dai domiciliari al carcere per rapina

Dai domiciliari al carcere per scontare un residuo di pena per alcune rapine commesse nella zona stabiese negli anni scorsi. I carabinieri della stazione di Castellammare e quelli di Sant’Antonio Abate hanno infatti dato eseguito stamane a due ordini di carcerazione emessi dalla Procura Generale di Napoli a carico di Ferdinando Elefante, 48enne, già noto alle forze dell'ordine e Vincenzo Messina, 59enne, anche lui con dei precedenti alle spalle.Entrambi erano agli arresti domiciliari ma ora dovranno scontare altri tre anni di reclusione per una rapina in concorso commessa a Sant’Antonio Abate il 25 giugno del 2015. Gli arrestati sono stati rinchiusi nel carcere di Poggioreale.

Castellammare. No al sottopassaggio di Via Nocera

In diverse occasioni, nel corso degli anni il Comune ha detto NO al sottopassaggio di via Cosenza.
Si vuole realizzare un assurdo:le macchine e i pedoni sotto e il treno sopra
Uno scempio, una violenza nei confronti di un quartiere in cui abita un terzo degli stabiesi,uno spreco di danaro pubblico notevole. Noi lo abbiamo denunciato con il nostro consigliere Alessandro Zingone.
“ L' amministrazione- dichiara Zingone-ha tentato di far passare questo progetto direttamente in commissione ambientale senza passare in consiglio comunale . Il Sindaco soltanto quando si è reso conto che le forzature non sarebbero bastate ha detto che aprira' un confronto con i cittadini e commercianti. Incominci a spiegare perche' non lo ha fatto prima!
Per noi é meglio l'attesa di un minuto e mezzo al passaggio del treno che questa violenza inaudita ad una intera città. Una violenza per un’opera inutile. Piuttosto che realizzare quest'opera inutile si ripristini la fermata a Ponte Persica, ci si attivi per riaprire Castellammare Terme e si rivedano il progetto e i collegameti,prima previsti,tra il San Marco e il Viale Europa. Anche le ultime dichiarazioni del responsabile dell’Eav vanno in questa direzione. A decidere - conclude Zingone- deve essere la città . Si faccia un consiglio comunale aperto “.

Anno Giudiziario: la Corte di Appello di Napoli è al collasso

La Corte d'Appello di Napoli collassa con un carico di sentenze da emettere altissimo; e questo genera l'impossibilita' sia di emettere decisioni e quindi di garantire la 'certezza della pena', sia l'estinzione del procedimento per prescrizione. Nel settore penale sono 45mila i processi ancora da definire, 43mila invece in quello civile. Pur se il lavoro dei magistrati e' proficuo, in quanto il Distretto di Napoli e' tra quelli piu' produttivi con 12mila procedimenti estinti, l'esecuzione delle sentenze divenute definitive risulta un grave problema. Questa in sintesi la relazione del presidente della Corte d'Appello di Napoli, Giuseppe de Carolis, all'inaugurazione dell'anno Giudiziario del Distretto napoletano che oltre a comprendere Napoli, ha la competenza su Torre Annunziata, Nola, Aversa, Santa Maria Capua Vetere, Benevento e Avellino. "La situazione critica della Corte d'Appello e' particolarmente grave perche' costituisce il terminale del lavoro di tutti i Tribunali del Distretto - dice De Carolis - non ha senso continuare a pronunciare sentenze di primo grado se poi, una volta appellate, sono destinate ad accumularsi per anni negli armati della Corte di Appello senza che possano diventare definitive". Impietosi i numeri: solo nel settore penale sono 12mila le sentenze che non sono state eseguite. Le soluzioni. "La creazione di una task force per la lavorazione dei fascicoli arretrati partendo dal piu' vecchio. Nel solo 2017 sono stati lavorati ben 1.745 fascicoli di sentenze di condanna. La creazione di una unita' maxi-processi che cura. Convenzione con i tribunali del Distretto per la lavorazione dei fascicoli definiti in sede di Appello. Un ufficio centrale permanente che monitori l'andamento dei procedimenti definiti e a rischio prescrizione. E infine - sottolinea ancora De Carolis - una convenzione con la regione Campania per tirocinanti da formare nel settore penale". Per il presidente della Corte d'Appello di Napoli resta atavico il problema del personale giudiziario "con una pianta organica ridotta all'asso. Ci sono meno di tre amministrativi per magistrato". "Gli uffici sono in emergenza e afflitti dalla carenza di personale - conclude - permane l'assoluta insufficienza delle risorse destinate ai singoli uffici". La pendenza complessiva dei Tribunali del Distretto di Napoli e' passata da 119.415 processi a 114.302, ovvero il 4% in meno. Risulta aumentata la pendenza del Tribunale dei Minori, con un +8%.

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