#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
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ULTIMO AGGIORNAMENTO : 15 Maggio 2025 - 13:21
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Bagnoli, Legambiente: ‘Ora voltare pagina. Basta allo sperpero di denaro pubblico e rischi per la salute dei cittadini’

“Quella di Bagnoli è una delle vicende italiane più gravi per quanto riguarda i ritardi nell’attuazione delle opere di bonifica e i risanamenti ambientali del nostro Paese. È tempo per l’Italia di voltare pagina: non possiamo più permetterci questo sperpero di denaro pubblico e l’incremento dei rischi per la salute dei cittadini derivante da un inquinamento protratto da false operazioni di bonifica”.
Così Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente commenta la sentenza emessa oggi dal Tribunale di Napoli nel processo di primo grado per la mancata bonifica dell’area di Bagnoli e dell’ex Italsider che si è concluso con sei condanne.
«Fino ad ora – aggiunge Ciafani – questi ritardi non solo hanno alimentato reati ambientali, ma non hanno permesso di costruire la filiera industriale delle bonifiche che altrove, a partire dagli Stati Uniti, sono una parte importante dell’industria innovativa del ventunesimo secolo. Grazie alla nuova legge sugli ecoreati, e l’introduzione del delitto di omessa bonifica, il nostro augurio è che d’ora in poi la velocità del risanamento ambientale in Italia sia tale da chiudere le sventurate stagioni di inquinamento partite con l’industrializzazione del secondo dopoguerra».
«Ancora una volta – aggiunge Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania – la magistratura deve sostituirsi alla politica. Assistiamo a un copione che in Campania si ripete ogni qualvolta si parla di bonifiche di siti contaminati. Ieri le discariche dell’ecomafia, oggi Bagnoli, ma con un unico comune denominatore: la bonifica nella nostra regione è una lontana chimera dove corruttela, sprechi e inquinamento la fanno da padrone. La sentenza di oggi rappresenta l’epilogo di un’annosa vicenda che vede ancora ferite mai rimarginate su quel territorio, bonifiche mai realizzate e partite con grande ritardo».
Come già sollecitato nel documento consegnato in occasione dell’audizione dalla Cabina di Regia per Bagnoli del gennaio 2016, Legambiente chiede alle istituzioni di «arrivare alla più rapida, efficace e coerente risoluzione delle criticità che ostano la bonifica del SIN, per il successivo processo di rigenerazione dell’area, che deve tener conto delle moderne strategie di contrasto agli effetti dei cambiamenti climatici e alla massima limitazione del consumo di suolo anche con interventi di forestazione urbana e di espansione delle aree naturali». Nello stesso documento l’associazione ha chiesto inoltre di assicurare l’applicazione del principio “chi inquina paga” per evitare che i responsabili dell’inquinamento possano sottrarsi agli obblighi di porre rimedio ai danni prodotti, ma anche essere addirittura destinatari di incentivi o altri benefici a fronte degli oneri che sarebbero a loro carico.

Biologi, D’Anna: “No a etichetta ‘no vax’ per convegno dell’Ordine. Biologi stiano lontani da querelle politica”

“No all’etichetta ‘no vax’. Le notizie, diffuse da alcuni organi di stampa, in merito al fatto che il convegno internazionale organizzato dall’Ordine dei Biologi il prossimo 2 marzo a Roma, per festeggiare i suoi 50 anni, sia finalizzato a sostenere tesi contrarie ai vaccini ed alla legge che ne fa obbligo, sono prive di ogni fondamento”. Lo sostiene, in una nota, il senatore Vincenzo D’Anna, presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi, secondo il quale: “la presenza, tra gli altri, del premio Nobel Luc Montagnier, quella di eminenti scienziati italiani e stranieri ed i relativi argomenti che questi tratteranno, come quelli sulla neurotossicità dei metalli o sugli inquinanti ambientali della ‘Terra dei fuochi’, confutano palesemente personali e malevoli interpretazioni che lasciano il tempo che trovano”. Per D’Anna “le nuove frontiere della Biologia, scienza ancor giovane ed in continuo progresso, devono portare i biologi laddove la ricerca non è ancora approdata, vale a dire a fornire risposte certe e determinate al solo scopo di avanzare nel sapere, per una migliore tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e degli esseri umani”. “Nel convegno internazionale organizzato al Grand Hotel Parco dei Principi – aggiunge il presidente dei Biologi – l’unico a trattare tematiche inerenti la tossicità dei vaccini sarà il professor Giulio Tarro che, per storia personale e scientifica, non può che essere annoverato tra gli estimatori della pratica vaccinale”. “I biologi – ribadisce D’Anna – devono stare lontani dalle querelle politiche camuffate da argomenti scientifici e lavorare, senza pregiudizi e senza preconcetti, in ogni direzione”. “Quanto ai presunti scienziati detentori del verbo e dispensatori di patenti di ortodossia scientifica – conclude il senatore – ci piace ricordare la definizione di Enrico Fermi: sono scienziati tutti coloro che hanno scoperto qualcosa di nuovo. Tutti quanti gli altri parlano per sentito dire”.

Castellammare di Stabia, Rivellini (FDI): “Liberata dal disastro PD”

“Finalmente Castellammare è stata liberata dopo un anno e mezzo di governo catastrofico del Pd. Chiacchieroni e inconcludenti, i capibastone del Partito democratico che dalla Regione hanno tentato di gestire a proprio piacimento una città come Castellammare di Stabia hanno perso la loro partita. Tutto ciò grazie al coraggio di alcuni consiglieri comunali legati al territorio che hanno capito che ogni limite di decenza era stato superato. Gli stessi che con un atto di coraggio si sono liberati dal giogo dei capibastone regionali del Pd. È per questo motivo che la stessa maggioranza del Partito democratico, ha deciso di mandare a casa il sindaco Pannullo dopo un acclarato dissesto finanziario e un degrado del territorio sempre più inarrestabile: è l’autodenuncia di una classe dirigente, quella del Partito democratico, che ha ammesso di essere incapace di governare e continua a cumulare fallimenti sulla pelle di cittadini onesti abbandonati dalla politica”. È quanto afferma Rivellini, candidato del centrodestra al Senato nel collegio uninominale di Torre del Greco-Castellammare, dopo lo scioglimento del comune di Castellammare. “Non esiste luogo al mondo – prosegue l’ex parlamentare – che abbia un lungomare e un mare così bello, un’alta e straordinaria montagna, il Faito, a pochi minuti dal centro città. E ancora Terme di alta qualità, luoghi magici a pochi chilometri come Pompei, la costiera Sorrentina, le zone di alta qualità enogastronomiche come Agerola e Gragnano. E non ultimo il porto con le sue potenzialità, e la sua orgogliosa storia industriale che ha dato lustro all’intero Sud produttivo. Eppure, il Pd è riuscito nel miracolo di svilire un incredibile patrimonio”. “Liberata Castellammare – conclude Rivellini – è arrivato il momento di liberare l’Italia alle prossime politiche del 4 marzo. È ora di rimboccarsi le maniche. È ora di restituire a questa terra e ai suoi straordinari cittadini il futuro che si meritano. Forza di lottare per le proprie idee, coraggio di non arrendersi mai”.

Allarme della Dia: ‘La camorra in Campania arruola l’esercito dei piccoli sbandati’

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In Campania tanti “piccoli eserciti”, sovente formati da ragazzi sbandati, senza una vera e propria identita’ storico-criminale che, da anonimi delinquenti, si sono impadroniti del territorio attraverso “una quotidiana violenza piu’ che mai esibita, utilizzata quale strumento di affermazione e assoggettamento ma, anche, di sfida verso gli avversari”. Lo evidenzia la relazione semestrale della Direzione nazionale antimafia (prima meta’ del 2017), trasmessa alla Camera. Il dato caratterizzante, rileva la Relazione, “e’ fornito dall’eta’ dei singoli partecipi, sempre piu’ bassa, non disgiunta dalla commissione di atti di inaudita ferocia, anche dovuta a una percezione di impunita’, tanto da indurli a un esordio criminale addirittura da adolescenti”. A Napoli e provincia complessivamente risultano 89 clan (per un numero complessivo di circa 4.500 affiliati) di cui 42 operativi a Napoli e 47 in provincia che interagiscono tra loro in equilibrio instabile e in territori caratterizzati da una densita’ abitativa elevatissima, dove e’ piu’ facile – sotto il profilo delle risorse umane disponibili – rinnovare costantemente gli organigrammi dei sodalizi. Le zone dove e’ palpabile il persistente stato di fibrillazione tra i vari gruppi sono i quartieri del centro storico di Napoli e le sue periferie: qui si sono susseguiti scontri a fuoco tra passanti inermi, ad opera di delinquenti armati.

Regione Campania, capo staff De luca in regione: Alfieri lascia incarico e arriva Cesario

Si dedicherà al 100% alla campagna elettorale l’ex sindaco di Agropoli, Franco Alfieri, e lascia l’incarico di capostaff del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Notizia confermata da Palazzo Santa Lucia, al suo posto arriva l’ex parlamentare Bruno Cesario. Ex sottosegretario (con il governo Berlusconi) ed ex parlamentare, Cesario è stato nominato nel 2015 dal governatore per coordinare la sede della Regione Campania a Roma e occuparsi dei rapporti con il Cipe, il Parlamento e il sistema delle conferenze.

Vomero, i vigili sequestrano autorimessa abusiva

In seguito ai controlli effettuati sul territorio gli agenti della Polizia Municipale di Napoli U.O. Vomero/Arenella in Via Camaldolilli hanno proceduto al sequestro penale di un’area destinata alla rimessa dei veicoli per inquinamento ambientale ed abusi edili. Nello specifico, a richiesta degli agenti, il responsabile dell’attività non ha esibito le autorizzazioni necessarie all’attività svolta e in particolare la documentazione relativa all’installazione degli impianti relativi alla raccolta delle acque reflue, le cosiddette vasche che in caso di pioggia servono a raccogliere le acque che vengono contaminate dagli oli e grassi dei veicoli per evitare il deflusso diretto negli impianti fognari. Per di più l’attività in questione ha la pavimentazione formata da piastrelle forate pertanto il percolato penetra direttamente nel terreno. Inoltre è stato accertato che il titolare non era in possesso di permesso a costruire per le coperture in lamiera presenti che occupano la maggior parte dell’area ed è stato accertato anche l’allaccio abusivo alla fornitura elettrica ed idrica in quanto il responsabile non è stato in grado di fornire le fatture ed i contratti relativi alle fornitura. Per questi motivi si è proceduto a liberare l’area ed a procedere al sequestro penale della stessa ai sensi dell’art 321 cpp per la violazione del D.Lgs.vo 152 del 2006 e del D.P.R. 380 del 2001 ed il titolare è stato deferito all’Autorità Giudiziaria.

Corecom Campania presenta uno spot contro il cyberbullismo

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E’ uno spot contro il cyberbullismo, realizzato dal Co.Re.Com. Campania in collaborazione con l’Aban Accademia delle Belle Arti di Nola, il primo report della ricerca “L’influenza dei media locali sui minori e nuovi media” svolta dal Dipartimento Scienze Sociali dell’Università Federico II di Napoli. A presentare lo spot e lo studio, domani alle 11 in occasione della Giornata regionale contro il bullismo, saranno la presidente del Consiglio Regionale della Campania, Rosa D’Amelio, il presidente del Co.Re.Com. Campania, Domenico Falco, e l’assessore regionale alle politiche giovanili, Serena Angioli. All’iniziativa, che si terrà nell’Aula Siani, al centro direzionale di Napoli isola F13, prenderanno parte il capo dipartimento dell’Accademia di belle Arti di Nola, Pino Sondello, e il docente del Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università Federico II di Napoli, Lello Savonardo, tutti gli studenti di alcune scuole campane che hanno lavorato sul tema.

Protezione civile, dalle 22 allerta meteo Gialla su tutta la Campania

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La Protezione civile della Regione Campania ha diramato un avviso di criticita’ meteo di colore Giallo valevole a partire dalle ore 22 e fino alla stessa ora di domani sull’intero territorio. Le piogge che insistono sulla Campania, infatti, dalla tarda serata potrebbero dar luogo a fenomeni di dissesto idrogeologico. Il quadro meteo parla di “Precipitazioni sparse, anche a possibile carattere di rovescio o temporale, puntualmente di moderata intensita’ con possibili raffiche di vento”. Il rischio attiene a possibili”Ruscellamenti superficiali anche con fenomeni di trasporto di materiale; Allagamenti di locali interrati e di quelli a pian terreno; Scorrimento superficiale delle acque nelle sedi stradali e possibili fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche con tracimazione e coinvolgimento delle aree urbane depresse”. La Protezione civile regionale raccomanda agli enti competenti di porre in essere tutte le misure atte a prevenire e contrastare i fenomeni previsti anche in ordine alle condizioni del vento e del mare.

Quarto, nonna Elvira festeggia i suoi 103 anni

Ha festeggiato circondata dall’affetto dei suoi cari i 103 anni la signora Elvira Di Marino. L’arzilla nonnetta è nata a Marano di Napoli il  febbraio del 1915 e da sposata si è trasferita a Quarto. Ha avuto tre figli, un maschio e due femmine di cui una è venuta a mancare qualche anno fa. La signora Elvira che ha sempre fatto la casalinga occupandosi con amore e affetto dei suoi cari è rimasta vedova alcuni anni fa. Alla festa hanno partecipato oltre ai suoi due figli, anche i nove nipoti e i quindici pronipoti. Nonna Elvira sostiene che per lei l’elisir di lunga vita è bere un buon caffè al mattino. Alla signora Elvira gli auguri anche della redazione di Cronachedellacampania.it.

Aggressione il giornalista di ‘Striscia’ al Parco Verde di Caivano, i carabinieri arrestano un 41enne

Caivano. Aggressione alla troupe di ‘Striscia la notizia, al Parco Verde di Caiavano, i carabinieri arrestano un 41enne per violenza privata aggravata e danneggiamento in concorso con altri soggetti in corso di identificazione. Ieri sera, i carabinieri della Tenenza di Caivano, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Napoli Nord. Le indagini coordinate dalla Procura hanno avuto inizio in seguito all’aggressione ai danni di Vittorio Brumotti e della troupe del Tg satirico, impegnati lo scorso 11 gennaio, all’interno del Parco Verde per la realizzazione di un servizio sullo spaccio di droga. Il 41enne arrestato avrebbe aggredito la troupe insieme ad un ragazzino di età inferiore ai 14 anni che scagliò una sedia contro la vettura dei giornalisti. Brumotti e i suoi colleghi si rifugiarono nell’auto per sfuggire alla violenza, ma gli aggressori continuarono a picchiare danneggiando la carrozzeria. La troupe di Striscia fu salvata dall’arrivo dei carabinieri. Dopo accurate indagini e numerosi controlli i militari sono riusciti a rintracciare il 41enne già individuato all’interno degli isolati del Parco Verde, recuperando nella perquisizione presso la sua abitazione, anche gli indumenti indossati il giorno dell’aggressione.

Pizzo sui lavori in un capannone, arrestato a Marano un 22enne vicino al clan Orlando-Nuvoletta

Marano. Pizzo per i lavori di ristrutturazione di un capannone a Calvizzano : i carabinieri fermano il 22enne Gennaro Varriale, contiguo al clan Orlando-Nuvoletta. Il giovane è accusato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso per aver chiesto il pagamento di una tangente al proprietario di un capannone che stava effettuando dei lavori edilizi.  I carabinieri a Marano hanno sottoposto a fermo il giovane dopo aver accertato che il 31 gennaio, dopo aver notato dei lavori appena iniziati nel capannone a Calvizzano,si era subito recato in sella a uno scooter sul cantiere e, avvicinato il proprietario, un 56enne del posto, gli aveva intimato di “mettersi a posto a Marano” altrimenti avrebbe dovuto chiudere. Verosimilmente nella fretta di avviare “le attività” per giungere al pagamento del ‘pizzo’, il 22enne non si era accorto che chi aveva contattato era il proprietario del capannone e che i lavori venivano realizzati da un suo parente stretto. Immediatamente ricercato dai militari dell’Arma che avevano ricevuto la denuncia della vittima, il 22enne è stato raggiunto poco dopo e sottoposto a fermo. Il gip, oltre a convalidare il provvedimento ha disposto la custodia cautelare in carcere.

La mostra L’esercito di Terracotta e il Primo Imperatore della Cina incontra il MANN per un approfondimento sulla scoperta archeologica

Domani, mercoledì 7 febbraio (ore 17.00), un momento speciale nella Basilica dello Spirito Santo grazie a un approfondimento a cura della dottoressa Amelia Menna, archeologa del MANN, sull’Esercito di Terracotta di Xi’an e, a seguire, una degustazione di tè preparato secondo il rito tradizionale cinese, gong fu cha, raccontato da Giuseppe Musella di “Qualcosaditè”.
“Con la proroga della mostra L’Esercito di Terracotta e il Primo Imperatore della Cina, ripartiamo con una serie di iniziative per consolidare i legami con il territorio, come il prestigioso incontro con il MANN – Museo Nazionale Archeologico di Napoli, e per crearne di nuovi. In occasione dell’incontro di mercoledì 7 febbraio, uniamo l’approfondimento storico-artistico sul tema della mostra, a cura di un’esperta archeologa del MANN, ad un momento piacevole di scoperta della tradizionale cerimonia del tè cinese, il gong fu cha. La degustazione e il rito saranno offerti e raccontati dallo staff di “Qualcosaditè”, una realtà giovane, per l’anagrafica dei suoi componenti, ma molto radicata sul territorio napoletano, che ha, nella ricerca sul campo dei tè pregiati, soprattutto cinesi, uno dei suoi punti di forza.” – ha commentato il curatore italiano Fabio di Gioia. “Ancora una volta – prosegue -, Napoli diventa territorio di scoperta e di incontro di tradizioni, sorprendendoci sempre con le sue innumerevoli possibilità nel campo della cultura e dell’arte”.
La grande riproduzione di una delle più importanti scoperte della storia dell’archeologia, i guerrieri del grande Imperatore Qin Shi Huangdi, Ottava Meraviglia del mondo,  è prorogata fino all’8 aprile ed è visitabile ogni giorno dalle 10 alle 20 (ultimo ingresso ore 19) nella Basilica dello Spirito Santo in via Toledo 402 a Napoli.
In occasione dell’incontro del 7 febbraio alle 17, l’ingresso alla mostra per chi prenoterà è in offerta: dieci euro con prenotazione obbligatoria al 339 42 90 222, fino ad esaurimento posti.

Auto rubate, ecco come agiva la gang familiare specializzata in furti e riciclaggio a Napoli

Napoli. Una gang familiare per mettere a segno furti di auto, fino a quattro ogni notte, è stata sgominata dai carabinieri a seguito ad un’inchiesta della Procura di Napoli. Ieri il blitz con 15 arresti in carcere di cui 4 ai domiciliari, 30 gli indagati, tutti specializzati in furti d’auto e riciclaggio, per un giro di affari stimato in oltre un milione di euro. Tra i vertici della gang anche alcune donne Maria Finizio, accusata di occuparsi dei furti anche durante la semilibertà e con quattro condanne per furto e una per invasione di edifici nel curriculum. Un altro dei promotori, poi, è Ciro Serrazzi Castellano, individuato dai militari come uno dei vertici della banda, ha 18 condanne definitive per furto, una per rapina e una per evasione. Le ordinanze, emesse dal gip di Napoli su richiesta della Procura, sono arrivate dopo un lungo lavoro investigativo condotto dai carabinieri della compagnia Centro, agli ordini del comandante Michele Centola, che da gennaio a giugno 2015 hanno tenuto sotto controllo i sospettati, accertando 77 episodi, furti consumati o tentati: in carcere sono finite 15 persone, 4 delle quali ai domiciliari.
I reati contestati sono, a vario titolo, associazione per delinquere, furto aggravato, riciclaggio e ricettazione. In carcere, tra Poggioreale e il femminile di Pozzuoli, sono finiti Giovanni De Simini, 50 anni, Maria Finizio, 32, Antonio Meoli, 25, Gennaro Pezone, 68, Ciro Porreca, 58, Pasquale Ciro Russo, 34, Guglielmo Salvia, 39, Ciro Serrazzi Castellano, 64, Valentina Serrazzi Castellano, 24, Ciro Sparano, 29, e Antonio Tarantino, 62; ai domiciliari Vincenzo Di Maio, 52 anni, Marco Dommarco, 54, Aniello Facciolli, 33, e Anna Manzo, 34 anni. C’erano tre sottogruppi che si occupavano materialmente di prelevare le vetture e ognuno di questi riusciva a portare via fino a quattro automobili ogni notte, con l’aiuto anche delle donne che spesso facevano da palo; forzavano le portiere e cambiavano le centraline per farle partire.
Le vetture venivano abbandonate a Secondigliano, al Rione Berlingieri e al Rione Amicizia, private di eventuali antifurti gps. A quel punto entrava in azione un secondo gruppo, che recuperava l’automobile e la spostava a Ponticelli. Qui i canali erano due: nel caso l’automobile fosse stata rubata su ordinazione, finiva dal ricettatore che la smontava e ne rivendeva i pezzi. In alternativa, cominciava il riciclaggio partiva con i documenti fasulli provenienti in gran parte da Spagna, Francia e Germania. Le auto venivano ripunzonate creando così dei cloni di auto in circolazione all’estero. Le vetture venivano poi rivendute anche ad ignari clienti.

Senza patente e con un coltello in auto: denunciato 22enne di Melito di Napoli

Napoli. Girava per Napoli a bordo di auto senza aver mai conseguito la patente, senza assicurazione e con un coltello da cucina da 21 cm: è stato denunciato dalla polizia di Stato e contravvenzionato un 22enne di Melito di Napoli. Gli agenti della sezione Como-Torino, dell’Ufficio Prevenzione Generale, nel pomeriggio di ieri, hanno effettuato un controllo agli occupanti di una Fiat Panda che zigzagava nel traffico veicolare, in via C. Colombo, all’altezza del Varco Immacolatella. Dopo aver imposto l’Alt Polizia al conducente, un 22enne di Melito di Napoli, gli agenti hanno proceduto ad un controllo scorgendo, nel vano della portiera anteriore lato guida, un coltello da cucina della lunghezza di 21 cm. Il giovane, che era in compagnia di un amico 19enne, anch’egli di Melito di Napoli, era sprovvisto di patente di guida, perché mai conseguita, oltre che della prescritta copertura assicurativa. Gli agenti hanno denunciato il 22enne per il possesso del coltello, oltre a contravvenzionarlo per 6mila euro. Il veicolo è stato sottoposto a fermo amministrativo.

Arrestato lo stupratore seriale delle escort: 23 gli episodi ricostruiti dalla Polizia

Rapinava e violentava escort: è stato arrestato sabato scorso in un albergo a Pisa dalla Polizia di Stato un 51enne italiano con precedenti, accusato di violenza sessuale e rapina ai danni di prostitute in varie città di Italia. L’uomo prendeva appuntamento presso le loro abitazioni o i loro luoghi di lavoro. Quando le raggiungeva faceva assumere loro droghe o alcool o mix di entrambi per poi derubarle e violentarle. Le indagini hanno avuto inizio nel 2016 grazie alla denuncia di una delle vittime, brasiliana, che a Milano era stata violentata e rapinata di 3mila euro. Ad oggi sono stati accertati 3 casi a Milano e altri 20 circa, in altre città di Italia. L’uomo ha piccoli precedenti, non specifici, girava per vari luoghi sempre agendo con la stessa modalità, sono tuttora in corso accertamenti su altri casi a suo carico. E’ stato arrestato a Pisa, dopo che nei suoi confronti era stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare dal Gip di Milano, dove è stato rintracciato in un albergo nella zona della stazione ferroviaria. Da quanto spiegato, sembra che sarebbe poi dovuto partire giovedì in aereo per raggiungere Mosca.

Capri, il sindaco impone il divieto di vendita di bombolette spray imbrattanti per carnevale

Capri. No alle bombolette spray imbrattanti per carnevale. Il sindaco di Capri Gianni De Martino, a tutela della pubblica incolumità, dell’ordine pubblico e del decoro urbano, ha firmato un’ordinanza con la quale nell’intero periodo di carnevale ha disposto il divieto di vendita, sul territorio comunale, di bombolette spray imbrattanti, fialette a base di componenti maleodoranti e scherzi a base di inchiostro e il divieto della loro detenzione e utilizzo su spazi pubblici e aperti al pubblico. Si tratta di prodotti che, usati con particolare leggerezza ed imperizia soprattutto su luoghi pubblici e soprattutto da minori, illustra il sindaco nell’ordinanza, “possono arrecare danni alla respirazione e funzione visiva delle persone, anche in maniera irreversibile, ai beni mobili ed immobili loro appartenenti, all’ambiente ed al patrimonio immobiliare artistico, storico, architettonico, culturale e, più in generale, del decoro urbano della Città di Capri”. L’ordinanza vieta, dal 7 febbraio al 13 febbraio: l’acquisto, la vendita e la distribuzione di bombolette spray imbrattanti, fialette a base di componenti maleodoranti e scherzi di carnevale a base di inchiostro e altri prodotti similari. E’ consentita invece la vendita e l’utilizzo di bombolette spray coriandoli.

Portici, furto di computer alla scuola ‘Santagata’: portati via 16 pc

Portici. Furto di pc nell’Istituto Comprensivo ‘Carlo Santagata’ a Portici, i ladri portano via 16 computer dopo aver forzato una porta per introdursi nella scuola. La scoperta è stata fatta dalla dirigente stamane ed è stata denunciata ai carabinieri che hanno avviato le indagini. Tutti i computer sono stati portati via. Gli inquirenti stanno visionando le telecamere di sorveglianza nei pressi dell’istituto scolastico per cercare di individuare i responsabili del furto.

Ercolano, sedicenne picchia la madre e il fratellino: arrestato

Ercolano. E’ stato arrestato per maltrattamenti in famiglia un 16enne di Ercolano che ha aggredito la madre e il fratellino di 10 anni per futili motivi. I carabinieri della tenenza di Ercolano sono intervenuti ed hanno trovato la donna con la maglia sporca di sangue. I miliari hanno bloccato il 16enne e lo hanno arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Madre e fratellino sono stati portati in ospedale e dimessi con sette giorni di prognosi per traumi e lesioni riportate. Dalla denuncia presentata dalla madre, è emerso che i comportamenti aggressivi del 16enne andavano avanti da circa due mesi. Al termine delle formalità il ragazzo è stato portato al centro di prima accoglienza di Napoli, ai Colli Aminei.

Pizzo a Caserta mentre era in località protetta: arrestato il genero del boss Belforte

Caserta. Pizzo sui morti mentre una località protetta: finisce in carcere Giuseppe Alberico, genero del boss della camorra, ex pentito, Salvatore Belforte. Nell’inchiesta è indagata la moglie Gelsomina Belforte. Secondo quanto accertato dagli inquirenti, Alberico mentre era nella località protetta a causa del suocero boss che aveva scelto di collaborare con la giustizia, ha estorto 2000 euro ad un imprenditore. Salvatore Belforte, il capoclan dell’omonima cosca operante a Marcianise e Caserta, nel 2015 decise di collaborare con la Dda di Napoli, è stato poi essere estromesso, per carenza di attendibilità, dal programma di protezione lo scorso mese settembre. Con Alberico è indagata per estorsione aggravata dal metodo mafioso anche la figlia di Salvatore Belforte, la 31enne Gelsomina. Le indagini sono state coordinate dalla Dda di Napoli – sostituto Luigi Landolfi e Aggiunto Luigi Frunzio – e realizzate dalla Polizia di Stato, in particolare dalla Squadra Mobile della Questura di Caserta, diretta da Filippo Portoghese. E’ emerso che durante la festività pasquali del 2016, Alberico e la moglie si recarono per due-tre giorni a Marcianise allontanandosi senza autorizzazione dalla località protetta; qui invitarono il titolare di una ditta di pompe funebri a mettersi in regola dopo aver portato il saluto del boss Salvatore Belforte. L’imprenditore, temendo ritorsioni, portò a casa di Alberico e della moglie una tangente di 2mila euro.

Nella foto il boss Salvatore Belforte

Il furto di un bracciale d’oro fa scoprire un arsenale: la Polizia arresta un 65enne di Pianura

Napoli. Una perquisizione alla ricerca di un bracciale d’oro del valore di 3mila euro rubato permette agli agenti delle sezioni Volanti e Nibbio di scoprire una vera e propria santa barbara a casa di un 65enne domiciliato nel quartiere di Pianura. Giancarlo Borrelli è stato arrestato. In casa gli agenti hanno trovato circa un migliaio di proiettili di vario calibro, due silenziatori per pistola, ben 8 pistole, nonché due fucili, caricatori di vario tipo.
Il ritrovamento delle armi è il frutto di un’attività d’indagine svolta dai poliziotti a seguito di una denuncia di furto.
Il 65enne, infatti, quasi quotidianamente,  si recava da un amico orefice titolare di un’attività commerciale nel centro storico e, a seguito del furto di un bracciale in oro, del valore di 3mila euro, il titolare dell’esercizio commerciale, nutrendo forti sospetti nei confronti dell’amico, aveva richiesto l’intervento della Polizia.
Gli agenti della sezione Volanti e Nibbio, intervenuti in soccorso della vittima, hanno effettivamente ritrovato addosso, al 65enne, il bracciale appena rubato ed un coltello a scatto. Nel prosieguo degli accertamenti, in considerazione che gli ammanchi all’interno del negozio proseguivano già da qualche tempo e sempre quando era presente Borrelli, i poliziotti si sono recati nell’abitazione dell’uomo scoprendo, all’interno dell’armadio in camera da letto, un vero e proprio arsenale. Un fucile marca Breda, calibro 12 monocanna, una carabina marca Dragon, una pistola Beretta, calibro 9 corto, corredata da due caricatori, una pistola a tamburo calibro 6,35 modello Veledog, una pistola calibro 22, marca Olympic, una pistola Beretta calibro 22, completa di caricatore, risultata rubata, una pistola calibro 7,65 con relativo caricatore,  una penna pistola, calibro 22, una pistola lanciarazzi marca Chermuly’s, una replica di pistola Beretta automatica, calibro 8 modello 92, ma anche un migliaio di proiettili di vario calibro, due spade  giapponesi del tipo  katana, di un metro di lunghezza ognuna, 10 coltelli a serramanico, 2 pugnali, 4 fondine, due paia di manette e due valigette per custodire di armi.
Gli agenti hanno anche rinvenuto e sequestrato delle ricevute di pegno, emesse dal Banco di Napoli, per preziosi depositati presso quell’agenzia.
Borrelli, responsabile dei reati di detenzione illegale di armi comuni da sparo, clandestine e illegali nonché parti di armi e relativo munizionamento, è stato arrestato.
L’uomo, inoltre, è stato denunciato in stato di libertà perché responsabili dei reati di furto aggravato, ricettazione e violazione legge sul possesso di coltelli.