Napoli– Dopo un lungo interrogatorio nel corso del quale ha confessato il delitto d’impeto dell’ispettore di polizia, Ciro Lungo, il 21enne Roberto Marchese, figlio della compagna del poliziotto, è stato sottoposto a fermo.

Il giovane, come disposto dal magistrato Cesare Sirignano della Procura di Napoli Nord, è stato quindi trasferito in carcere in attesa dell’udienza di convalida davanti al gip.

 Il cordoglio e il dolore del Questore di Napoli, Maurizio Agricola

Sulla tragedia è intervenuto stamane il questore di Napoli, Maurizio Agricola: “A nome mio personale e di tutti gli uomini e le donne della Polizia di Stato di Napoli e provincia, esprimo profondo cordoglio per la drammatica scomparsa del Vice Ispettore Luongo.
In questo momento di grande dolore ci stringiamo ai familiari e ai colleghi del Commissariato di Giugliano- Villaricca”, ha fatto sapere in una nota.

L’omicidio è avvenuto nella serata di ieri nella abitazione del parco erica san mario in viale delle Margherite a Melito. L’ispettore di polizia e il giovane hanno iniziato una discussione perché secondo l’agente a causa di una imprudenza del ragazzo era scappato un pappagallino di proprietà di Ciro Luongo.

Secondo un testimone il giovane ha recuperato il volatile, l’ha consegnato a Ciro Luongo e poi i due hanno ripreso la discussione che si è accesa subito e d’improvviso nelle mani del 21enne è comparso un grosso coltello da cucina con il quale ha ferito mortalmente al torace e alla gola il compagno della mamma.

L’omicidio è avvenuto davanti al fratello minorenne, figlio della relazione della mamma con l’ispettore di polizia.

La donna che era presente in casa ha cercato aiuto e ha immediatamente chiesto l’intervento dell’ambulanza ma era ormai troppo tardi. Quando sono arrivati i soccorsi Ciro Luongo era già morto mentere il giovane assassino si era allontanato.

E’ stato poi rintracciato dopo due ore a casa del padre naturale. Si è lasciato ammanettare senza opporre resistenza. Ora è in carcere dove ci rimarrà a lungo e avrà modo di riflettere su quello di cui si è reso protagonista: spezzando la vita di un poliziotto coraggioso e confinando la sua in un penitenziario per moltissimi anni.

 Il cordoglio del Prefetto di Napoli, alla polizia e alla famiglia della vittima

Anche il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha voluto esprimere al questore Maurizio Agricola ed, in particolar modo, a tutti i poliziotti in servizio al commissariato di polizia di Giugliano-Villaricca il cordoglio per la tragica scomparsa del viceispettore Ciro Luongo.

Un pensiero il prefetto lo rivolge anche ai familiari del vice ispettore per il grave lutto che li colpiti nella certezza che la vicinanza e la solidarietà dei colleghi di lavoro e di tutte le istituzioni “saranno loro di conforto in questo difficilissimo momento”.

Saranno le indagini ad accertare i motivi dell’aggressione mortale al vice ispettore, molto noto nella città a nord di Napoli per il suo impegno professionale, ma ” tragedie come queste – dice ancora il prefetto – ci turbano profondamente, scuotono le nostre coscienze e ci interrogano, come istituzioni e come comunità.

Non possiamo restare indifferenti di fronte a tanta violenza: ci impongono una riflessione seria sul nostro presente e sul dovere collettivo di costruire un tessuto sociale più sicuro, più giusto e più umano.” “Serve uno sforzo comune, corale e continuo – conclude -per riportare al centro il dialogo e il rispetto tra le nuove generazioni”.

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Articolo pubblicato da Giuseppe Del Gaudio il giorno 19 Agosto 2025 - 13:22