Stupro di Caivano, De Luca invoca l’assedio militare 

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“Io credo che dobbiamo andare a Caivano a istituire quasi una zona di assedio, un vero e proprio assedio militare.

E’ un’espressione forte, ma non riesco a trovarne un’altra. Dobbiamo dire con grande spirito di verita’ che a Caivano lo Stato non esiste, non c’é”.

Lo dice il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, commentando le ripetute violenze sessuali perpetrate ai danni di due ragazzine di 10 e 12 anni nel comune dell’area metropolitana di Napoli.

    “Lo Stato non c’e’ – rimarca De Luca a margine di una conferenza stampa – serve uno stato d’assedio, un po’ come si fa quando mandiamo i reparti militari nei luoghi di guerra. Dobbiamo decidere che per un anno bisogna togliere l’aria che respirano ai delinquenti che trafficano in droga.

    Lo Stato non c’e’ quando alla luce del sole si spaccia droga dal mattino alla notte davanti agli occhi di bambini che camminano e vedono questo traffico di droga senza che nessuno faccia niente”.

    “Ho ascoltato gli impegni assunti dal presidente del consiglio Giorgia Meloni, un impegno apprezzabile purché ovviamente dietro ci sia la sostanza, su una realtà che è maledettamente complessa”.

    Secondo De Luca sarà “importante, un atto simbolico significativo” l’annunciata visita della premier, “ma a condizione che ci siano fatti concreti con altre cose. Parlo dei fondi di Sviluppo e Coesione, perché ricordo che i Comuni non hanno un euro e ricordo alla premier che le uniche risorse che potrei destinare come Regione ai territori sono quelli dell’Fsc bloccati da un anno.

    Abbiamo appena finito un intervento della Regione autonomo per due campetti sportivi proprio al Parco Verde, ma questo è un altro compito del governo nazionale. C’è poi l’azione che riguarda il dimensionamento scolastico, visto che la Campania è l’unica regione che ha fatto ricorso alla Corte Costituzionale contro la decisione del Ministero della Pubblica Istruzione di ridurre le scuole nei nostri territori. Servono quindi seriamente sicurezza, fondi di sviluppo e coesione, e dimensionamento scolastico”.



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