‘Soraya Experience’ al Teatro Bolivar di Napoli

Un testo di Martina Zaccaro che racconta il confronto-conforto tra due donne appartenenti ad epoche diverse. Sabato 15 (alle ore 21.00) e domenica 16 aprile...

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Un testo di Martina Zaccaro che racconta il confronto-conforto tra due donne appartenenti ad epoche diverse.

Sabato 15 (alle ore 21.00) e domenica 16 aprile (alle ore 19.00) al , diretto da Nu' Tracks, sbarca ‘', la suggestiva esperienza, visiva, sonora, emotiva di Martina Zaccaro. Lo show, che sperimenta diversi tipi di linguaggio in scena, fra gli altri quello musicale e cinematografico, si muove sulle dicotomie fisiche ed emotive di due donne che vivono in epoche differenti e appartengono a status sociali diversi. Sulla pelle e nel cuore, però, le stesse cicatrici che dicono di costrizione e violenza, tanto accumunate da ‘percepirsi' in un incontro metafisico che permetterà loro di comunicare e condividere.

La Soraya “moderna” si mostra così come desidera, per come gli altri la vedono, o peggio, come la società vuole stereotiparla. È la fase del burlesque, delle parrucche e cotillon, della musica contrita di ironia e desiderio, del luccichio spettacolare della vita ‘di scena'. La Soraya “passata” fa i conti invece il suo immobilismo psicofisico. Quasi sull'orlo della follia. Reclusa in quattro mura, vittima silente di una società che la vorrebbe ai margini, sottomessa al suo uomo e privata di tutte le aspirazioni.

    “Le protagoniste di ‘Soraya Experience' sono icone di femminilità e lotta contro qualunque tipo di sopruso – spiega l'autrice, regista e attrice napoletana Martina Zaccaro – Ḕ la di un tempo senza tempo, dove le donne stereotipate da sempre, vivono ai margini, discriminate, odiate, troppo spesso abusate. Come se la donna dovesse essere ‘punita' per l'ancestrale colpa di aver peccato, e aver sospinto l'Adamo al desiderio. Questo ‘show experience'– continua la Zaccaro – evidenzia che il coraggio in molti casi vuol dire salvezza ed è la resilienza a fare ‘la donna', la capacità di venir fuori dalle proprie macerie fisiche, emotive soprattutto, come un sagace animale ferito, mai sconfitto. Le parole della drammaturgia sono simboliche e racconteranno di verità ancestrali. Le suggestioni ironiche e drammatiche diranno della vita”.

    Le due donne cominciano a tracciare i racconti della propria esistenza fino ad intrecciarsi con malinconica ironia e a rompere la barriera del tempo rappresentata in scena da elementi divisori che ne segnano i confini immateriali. Il passato invade l'oggi mentre l'oggi ricorda il passato per uno scopo, il solo necessario, il conforto che l'una ha bisogno di dare all'altra e viceversa. Suggestionate da una forza sopita ma ritrovata, entrambe le donne rompono il vetro della ‘nicchia' entro cui sono state deposte e cominciano, ribelli, a giocare finalmente i propri sogni dichiarando a gran voce il desiderio di sentirsi considerate libere e ‘principesse' per una notte.

    con
    Claudia Cimmino e Martina Zaccaro

    drammaturgia musicale
    Gennaro Paone

    Elementi scenici e costumi
    Giulia Navarro

    Video producer
    Mauro Ronga e Bagya D. Lankapura



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