Pompei, aggiornamento Piano strategico: risorse per 900 milioni di euro

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Pompei, aggiornamento Piano strategico: risorse per 900 milioni di euro di cui 594 per interventi già finanziati e 337 per quelli da finanziare.

Un aggiornamento del Piano strategico, che prevede anche un’importante variazione delle risorse finora previste, con un aumento di oltre 900 milioni, di cui 594 per interventi già finanziati e 337 per quelli da finanziare. E’ questo il tema al centro della riunione del comitato di gestione del Piano strategico per lo sviluppo delle aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata. L’incontro e’ stato presieduto dal ministro della Cultura, Dario Franceschini, e ha visto la partecipazione anche degli altri ministeri coinvolti, che sono intervenuti in collegamento. Un risultato raggiunto anche grazie alla “grande collaborazione tra tutti gli attori istituzionali del territorio – sottolinea il direttore generale di progetto, Giovanni Di Blasio – che ci consente anche un’accelerazione nelle procedure su materie complesse”. Nei 549 milioni destinati ai 1.724 interventi già finanziati, rientrano anche i 98 milioni del Cis ‘Vesuvio-Pompei-Napoli’, presentato di recente alla presenza del ministro per il Sud, Mara Carfagna, del presidente della Regione, Vincenzo De Luca, e del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.

“Il Piano strategico era partito nel 2018 con 1,75 miliardi – precisa Di Blasio – e arriva oggi a 2.68 miliardi, tutto a vantaggio di un territorio che necessita di essere ulteriormente valorizzato, per mettere a frutto gli importantissimi attrattori culturali presenti qui”.

Gli aggiornamenti più significativi riguardano gli interventi per la realizzazione dell’hub ferroviario a Pompei (30,6 milioni), la riconversione della linea ferroviaria Torre Annunziata-Castellammare di Stabia-Gragnano in tram leggero (33 milioni), la riqualificazione del complesso di Villa Favorita con molo borbonico a Ercolano (49 milioni), la valorizzazione dell’ex Real Fabbrica d’Armi ‘Spolettificio dell’Esercito’ di Torre Annunziata.

E ancora, la definizione del Sistema di interventi per il completamento degli schemi fognari e di collettamento dei comuni dell’area interessata dal Piano di gestione del sito Unesco (113 milioni), la realizzazione di interventi sul patrimonio culturale individuati nell’ambito del Piano strategico (10 milioni di euro), la compatibilizzazione urbana della ferrovia Eav Pompei Santuario con un nuovo tracciato per la connessione (67 milioni), la rimodulazione del Grande Progetto ‘Completamento della riqualificazione del fiume Sarno’ (da 217 a 402 milioni).

    Nel corso del comitato, sono anche state presentate nuove proposte pervenute dal territorio, tra cui la Cabinovia del Vesuvio (53 milioni) e il completamento del programma generale di valorizzazione del sito reali di Portici (71 milioni).

    “E’ una sfida in parte già vinta con il recupero straordinario del sito archeologico – fa notare Franceschini – adesso si tratta di investire su quello che c’è fuori, anche perché abbiamo la possibilità di dimostrare che investendo in cultura si crea occupazione e sviluppo. Ai circa 600 milioni di risorse già disponibili per finanziare interventi strutturali intorno al sito, ora devono aggiungersi risorse private e altri interventi infrastrutturali, che devono creare intorno a Pompei un’area di grande sviluppo”.

    Il direttore del Parco archeologico, Gabriel Zuchtriegel, evidenzia come si sia passati “dal momento in cui si parlava di un piano per il futuro a una fase di implementazione, con l’ottima notizia che questo aggiornamento prevede anche un notevole incremento delle risorse. A questo punto possiamo dire che stiamo andando molto bene”.

    “Grazie al Piano strategico si sono potute potenziare azioni di tutela del sito Patrimonio dell’Unesco ma anche ampliare l’offerta culturale per i visitatori. Sulla base dei primi progetti conclusi abbiamo già raccolto i primi risultati in termini di ricaduta occupazionale e di maggiore permanenza sul territorio dei turisti”, spiega Francesco Sirano, direttore del Parco Archeologico di Ercolano.


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