Cannavaro: “Il mio sogno è allenare il Napoli”

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“Italiani, state a casa perché manca poco. Lo so che è dura, che in molti soffrono, ma è l’unico modo per non diffondere il virus”. Dalla Cina Fabio Cannavaro mette tutti i guardia sulla pericolosità del coronavirus e racconta le iniziative di cui è stato protagonita: “Coi campioni del mondo abbiamo fatto una raccolta fondi – intervistato da Giorgia Rossi per Sportmediaset – invece con la nostra fondazione (mia, di Paolo e di Ciro Ferrara) abbiamo raccolto e venduto una serie di maglie storiche di napoletani e campani che hanno giocato a certi livelli”. Futuro a Napoli? “Ho iniziato ad allenare da 5 anni e sogno di allenare un giorno una grande squadra, il Napoli è una di queste… Ho avuto la fortuna di avere i migliori allenatori degli ultimi 50 anni e da ognuno di loro spero di aver preso qualcosa e spero che il giorno che deciderò di tornare in Europa sarò pronto”.
“Napoli mi è sempre mancata – continua Cannavaro – sono andato via a 21 anni ma sono rimasto sempre molto legato. Ho vissuto in tante città del mondo, ma resterò a vivere a Napoli, da piccolo sognavo di di diventare un simbolo della squadra”. Serie A? “Mi piace molto Bernardeschi, mi piacciono Insigne e Immobile, fare un nome è difficile. Sarri? Penso che sia un allenatore di grandissimo livello, sicuramente sta faticando più del previsto a trasmettere le sue idee alla squadra e questo magari sta condizionando un po’ il gioco, però le qualità non si discutono”. Come non si discutono quelle di Gattuso: “Il Milan ha sbagliato, purtroppo non l’hanno capito, Rino è preparato, ti dà fiducia, fa giocare bene e quindi merita la fiducia del Napoli. Balotelli? Sicuramente Mancini ci pensa, perché lui ha grandi qualità e può essere importante per una Nazionale che sta facendo benissimo grazie al lavorod el ct. Messi in Italia? mi piacerebbe sì, sono curioso di vederlo in un campionato diverso”.


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