Inferno Fuorni: detenuta in attesa da mesi di un intervento alla colonna vertebrale. I NUMERI DEL DRAMMA CARCERE

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Il carcere di Fuorni continua ad essere un inferno nonostante alcuni miglioramenti che ci sono stati con l’arrivo della nuova direttrice Rita Romano. E’ quanto emerge della visita ispettiva eoffuutata l’altro giorno da Antonio Stango, presi­dente nazionale Fidu; l’avvocato Luigi
Gargiulo, presidente della Camera Penale Salernitana; Paola De Roberto, presidente commissione Politiche So­ciali del Comune di Salerno e l’avvocato Loredana De Simone. Persiste il fenomeno del sovraffollamento, soprat­tutto nel settore dei detenuti comuni in attesa di giudizio dove la situazione è partico­larmente grave perchè “le condizioni lasciano un pò a desiderare nel senso della di­gnità umana – ha dichiarato il presidente Stango – Non è imputabile al personale penitenziario o alla direzione ma sono carenze strutturali che sono tipiche della situazione penitenziaria italiana”. Ad oggi, secondo Salzano ci sono stati alcuni progressi: una piccola sezione dei dete­nuti in stato di semi libertà è stata ristrutturata; nel reparto di alta sicurezza, invece, i presenti hanno spazi ade­guati mentre la sezione fem­minile sembra quella più av­vantaggiata in quanto hanno la doccia nelle stanze e le condizioni di vivibilità sono sicuramente migliori rispetto al resto della struttura.

In­tanto, proprio la direttrice Romano ha chiesto alla con­sigliera De Roberto di illumi­nare con un albero di Natale la zona del car­cere, in occa­sione di Luci d’Artista. “C’è ancora tanto da fare per il ramo femminile – ha detto la consi­gliera -noi ab­biamo già attivato il progetto della realizzazione della pizzeria sociale; grazie alla Fidu abbiamo messo in rete l’operato delle varie par­tecipate da Salerno Sistemi a Salerno Pulita per migliorare le condizioni di vita all’in- terno di vita aH’interno del carcere garantendo acqua calda 24 ore su 24 e di un ser­vizio migliore di erogazione. Auspico ci possa essere l’av­vio della raccolta differen­ziata che possa migliorare le condizioni di chi ci vive”. Sembra essere fiduciosa anche l’avvocato Fiorinda Mirabile che ha tenuto un colloquio con la direttrice non solo per fare il punto della situazione ma anche per accertarsi dello stato di salute dei detenuti. Tra le altre problematiche eviden­ziate i tempi di attesa per le visite specialistiche: “Non è possibile aspettare visite spe­cialistiche, un cardiologo. Non si può aspettare in lista tanto tempo per interventi chirurgici importanti”, ha di­chiarato Salzano sottoline­ando come all’interno del carcere ci sia una donna an­cora in attesa di un inter­vento alla colonna vertebraie. Salzano lancia dunque un appello a chi dirige l’Asl e a chi dirige il nosocomio locale affinché si accelerino i tempi per garantire a tutti i detenuti il diritto alla salute. Tra i de­tenuti, maggior attenzione l’avvocato Mirabile lo ha ri­volto ai detenuti diversamente abili: “Abbiamo registrato dei miglioramenti anche in questo senso; ven­gono assistiti in maniera di­versa oggi”, ha spiegato la coordinatrice Fidu che parla appunto di notevoli migliora­menti anche se, attualmente, i disabili sono solo due, dopo il decesso avvenuto lo scorso anno.

Situazione drammatica anche sul fronte lavoro: solo 80 le persone impegnate di cui 8 donne
Sono 504 le persone dete­nute presso il carcere di Sa­lerno a fronte di una capienza legale pari a 366 posti. Di questi 44 sono donne e 442 uomini. Di tutti questi detenuti, 328 sono stipati nella sezione dedicata ai reati comuni e, ancora, 300 sono quelli in attesa di giudizio. Detenuti in semi libertà: attualmente sono 17 e le loro celle sono aperte. Alta sicurezza: 51 le per­sone che si trovano in con­dizione di alta sicurezza, con spazi fruibili. Donne: sono 44 le carce­rate che, ad oggi, hanno si­curamente condizioni di vivibilità migliori ma per loro le attività sono troppo poche.
A differenza del settore maschile, infatti, non hanno la possibilità di cu­cinarsi. Popolazione straniera: in netto aumento gli stranieri, di cui 54 uomini e 12 donne. Condizione, se­condo i radicali, peggiorata proprio a causa della legge sicurezza. Lavoro: quasi totalmente assente. Su 504 detenuti solo 80 lavorano su turna­zione diu de mesi. Di questi 80 solo 8 sono le donne che, ad oggi, con­quistano la maglia nera proprio per l’impossibilità di far svolgere loro lavori per tenerle impegnate. Agenti di polizia peniten­ziaria: in pianta organica sono 243; di questi, 40 sono del nucleo traduzione mentre amministrativa­mente sono 190. Ieri erano presenti sono 160 agenti, a causa di permessi, ferie o malattie.
E molti detenuti sono co­stretti a restare presso la caserma in quanto vivono lontani dalle abitazioni. Una situazione dramma­tica, nonostante i migliora­menti che si percepiscono ad oggi proprio grazie al la­voro della direttrice Ro­mano che in soli 5 mesi sembra aver apportato vari cambiamenti all’interno della struttura proprio per migliorare le condizioni di vivibilità dei detenuti.
Solo 20 i carcerati che studiano. A settembre corsi per il diploma di scuola media.Ad occuparsi della salute dei detenuti non è più la sa­nità penitenziaria ma l’azienda ospedaliera uni­versitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, con FAsl di Salerno. Ad oggi, i detenuti ricove­rati nell’articolazione salute mentale sono 5. Pari, dunque, al totale dei posti letto che hanno subito una drastica riduzione pro­prio su disposizione del­l’azienda sanitaria locale che ne ha decisi di tagliare 3. Tra le persone in carcere per scontare la loro pena anche i tossicodipendenti: sono infatti circa una cin­quantina i detenuti in trat­tamento metadonico che sono al piano terra della se­zione reati comuni. Dati allarmanti anche per quanto riguarda le patolo­gie: le più diffuse sono la cardiopatia che vede 20 detenuti coinvolti; 10 che necessitano di tratta­menti insulinici.
E, come facilmente prevedi­bile, non mancano i malati di Hiv che, ad oggi sono 5. A tentare di fronteggiare l’emergenza sanitaria l’av­vocato Fiorinda Mirabile che sta realizzando la pos­sibilità di mettere a disposi­zione delle persone in carcere medici specialisti che effettueranno visite di controllo in maniera gra­tuita.
Istruzione
Disagi anche sul fronte dell’istruzione. A settembre riprenderanno i corsi per le scuole medie ed elementari ma, attualmente, solo 20 detenuti della sezione Alta sicurezza frequentano l’isti­tuto alberghiero. Poco e nulla si fa, attual­mente, per reinserire i dete­nuti nella società dopo aver scontato la pena. La direzione dell’istituto nel frattempo è al lavoro per realizzare una palestra da destinare alla sezione femminile, la più svantag­giata dal punto di vita delle attività.



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