Cardarelli, alto numeri di accessi: scatta la ‘criticità gialla’

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Cardarelli, alto numero accessi, vertice in ospedale. “Come principale presidio campano, l’ospedale Cardarelli continua ad essere fortemente sotto pressione a causa dell’altissimo numero di accessi degli ultimi giorni. Il dato preoccupante riguarda, come e’ ovvio, il numero di barelle che ha superato alle ore 8,30 di questa mattina la soglia di criticita’ “gialla””. E’ quanto si legge in una nota dove si spiega che “per fronteggiare la situazione nelle prima ore del mattino si e’ tenuta una riunione straordinaria alla quale hanno partecipato, oltre al Direttore Generale, il Direttore Sanitario, il Bed manager, il Direttore Dipartimento DEA, il Direttore del P.S./O.B.I., il Direttore U.O. Medicina d’urgenza, il Direttore del Servizio Professioni Sanitarie (infermieri, O.S.S., tecnici); a stretto contatto con il Direttore Dipartimento Medicine polispecialistiche e con i singoli primari sia dell’area di emergenza che dell’area delle medicine che si sono portati personalmente nei reparti per coordinare quanto di loro competenza, si e’ provveduto ad una ricognizione dei posti letto disponibili entro le successive 6/8 ore, e all’effettiva copertura dei turni da parte del personale”.

“Tutto questo ha consentito di liberare un importante numero di posti letto, che – alle ore 17,00 – non riduce l’allerta delle prime ore di questa complessa giornata, ma che ha consentito di alleggerire la pressione sul pronto soccorso e diminuire il numero di barelle per il quale resta – complessivamente – una criticita’ “verde”. Grazie ai provvedimenti messi in campo e’ stato anche possibile integrare gli operatori sanitari che, assenti proprio per l’influenza, avrebbero reso impossibile coprire i turni con un numero adeguato di personale”, prosegue la nota. “Si evidenzia l’altissima percentuale di pazienti dimessi dal P.S. con valori che superano il 60%; tali accessi -da definire “Inappropriati” – generano l'”affollamento” ovvero il “congestionamento” del Pronto Soccorso con gravi ripercussioni sui tempi di attesa, sui tempi di trattamento complessivo nonche’ sul sovraffollamento delle aree di attese sia degli accompagnatori ma – soprattutto – dei pazienti tali accessi “Inappropriati” incidono, poi, sugli operatori sanitari (medici, infermieri, operatori sociosanitari) che sono costretti a visitare/a trattare/a governare un maggior numero di pazienti in altissime condizioni di stress temporale. Si conferma il numero di accessi superiori alla media al PS caratterizzati da maggiori complessita’ (circa il 40%) delle patologie alle quali deve procedersi al ricovero dei pazienti nell’area di emergenza nonostante disponibilita’ di posti letto nei reparti specialistici dell’ospedale”, conclude la nota.



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