Camorra a Giugliano, il ruolo del Liccardo negli affari dei Mallardo. LE INTERCETTAZIONI

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“Antimo Liccardo a Giugliano comanda più del sindaco”. Sono queste le pa­role di Giuliano Pirozzi, il pentito storico del clan Maliardo, che da anni sta svelando i segreti di una delle cosche più potenti della Campania. Liccardo, dipendente comunale e zio del consigliere comunale Paolo, indagato in questa inchiesta,”era espressione di Giuseppe e Francesco Mallardo e tutti lo sapevano, era al centro degli affari di specula­zioni edilizie alle quali il boss Maliardo era interessato”, ha raccontato Pirozzi. In una intercettazione ambientale del 30 settembre del 2014 tra il capoclan e un altro Liccardo, ovvero Paolo, imprenditore finito in carcere, che emerge con certezza as­soluta degli affari condotti dal­la cosca di Giugliano nel re­sto d'Italia. Oltre al boss erano presenti Maria Teresa Mallardo, Paolo Liccardo, il padre Mario Liccardo, socio della Valdarno Costruzioni.

Francesco: “Ora dico, non ti puoi imbriacare con questa qua”.
Paolo: “Eh, devo vedere chi sono e come possa fare tutto quanto, se ci interessa”.
Francesco: «Siccome dovreb­bero fare un grosso lavoro, a Lago Patria, dovrebbero realizzare novecento milioni di lavoro, qualcuno che”.
Paolo: “Ho capito, ho capi­to”.
Francesco: “Ma tu di , e questi qua non prendono niente impegni e questo si è stancato, vuole realizzare mil­ le cose, no gli ha dato la cosa in mano a questo qua per, sarebbero sicuro ingegneri”.
Liccardo sul momento non riusciva a capire di quale in­ vestimento si trattasse, ma do po aver finalmente compreso quale fosse l'opera da realiz­zare lo rassicurava, dicendo­ gli che avrebbe chiesto infor­mazioni per valutare il proprio ingresso nel gruppo di lavoro”.
Paolo: “Però io non ho capi­ to qual è l 'operazione. Ah, ho capito”.
Francesco: “Vedi se ti puoi in­ filare in mezzo, poi dopo in somma”.
Paolo: “Mi posso interessare, come devo dire, perché è una buona cosa”.
Francesco: “No, però vedi se ti puoi infilare”.
Paolo: “Sì, ho capito”.
Francesco: “Però penso che si svolga tutto ad inizio gen­naio”.
Eloquente poi è la domanda fatta da Paolo Licardo a Mal­lardo: “Tutto questo va sotto autorizzazione vostra? Perché io lo faccio già, praticamente questa agenzia qua sei, sette anni”.
Mallardo con riguardo alle difficoltà rappresentategli da Paolo Liccardo sugli effettivi ricavi delle operazioni di spe­culazione immobiliare, do­mandava allora allo stesso quali fossero i motivi per cui queste persone stavano por­tando avanti il progetto di La­go Patria. Mallardo aveva pe­rò informazioni che lui non possedeva e ha riferito che di trattava di 200mila metri qua­drati di terreno.


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