Dopo la pausa estiva, la programmazione dello SpazioKörper di Napoli riparte con numerosi appuntamenti di grande spessore artistico. Il 28 e 29 settembre, il teatro di Via Vannella Gaetani 27, accoglierà le produzioni di Fabbrica Europa, realtà fondata nel 1994 con l’obiettivo di creare a Firenze una casa per la cultura di tutta Europa, uno spazio creativo per i linguaggi e le arti contemporanee. Sarà un weekend tutto al femminile con “W AM I is still a question”, progetto dell’artista multidisciplinare Nunzia Picciallo (28 settembre, ore 18:00) e “Atto Bianco” della coreografa Roberta Racis (29 settembre, ore 18:00).
W AM I: Un’Esplorazione del Sé Creativo
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Il 28 settembre (ore 18:00) andrà in scena “W AM I is still a question” di Nunzia Picciallo, una performance che trasforma le 5 W del giornalismo (Chi, Cosa, Dove, Quando, Perché) in quesiti fondamentali del processo creativo. L’artista utilizza pratiche interdisciplinari collegate all’uso del corpo, esplorando attraverso movimento, ripetizione e pittura una fisicità che si distacca dai limiti del binarismo nella danza. La performance genera dipinti che diventano parte della collezione “resti di una performance”, disponibili per l’acquisto dal pubblico in sala.
Workshop di Gaga/Dancers con Nunzia Picciallo
Nella stessa giornata, il 28 settembre alle ore 11:00, Nunzia Picciallo terrà un workshop di Gaga/dancers allo SpazioKörper, aperto a danzatori e appassionati. Questo workshop offre un’opportunità unica per esplorare una disciplina innovativa sviluppata dal coreografo Ohad Naharin. I partecipanti saranno guidati attraverso istruzioni evocative che li aiuteranno a connettersi con il proprio corpo e immaginazione, migliorando flessibilità, resistenza e agilità in un ambiente accogliente e tollerante.
Atto Bianco: Una Riflessione Sul Dolore e la Fragilità
Il 29 settembre (ore 18:00), Roberta Racis presenterà “Atto Bianco”, un solo che indaga l’Atto Bianco del balletto romantico come dispositivo scenico di rappresentazione del dolore. La coreografa esplora il tema del lutto e della fragilità, riflettendo sulle zone d’ombra del percorso di una danzatrice. La scena cosparsa di foglie richiama una natura amica del corpo ma anche residuo di un mondo che non è più. L’atto bianco tradizionalmente rappresenta episodi tra il mondo dei vivi e una dimensione ultraterrena, offrendo a Racis il pretesto per una riflessione personale e artistica sul femminile.
Articolo pubblicato il giorno 24 Settembre 2024 - 13:11 / Cronache della Campania