Oggi, presso il Tribunale Penale di Santa Maria Capua Vetere, è iniziato il processo con rito abbreviato contro Tiberio Francesco La Torre, noto pregiudicato con numerosi precedenti penali, accusato di estorsione aggravata dal metodo camorristico.
Secondo quanto riportato in un comunicato, tra le vittime designate da La Torre figurano imprenditori locali e il consigliere regionale Giovanni Zannini, quest’ultimo minacciato di morte e costretto a pagare un “pizzo” di 50.000 euro.
Zannini, insieme agli imprenditori Alfredo e Pasquale Campoli e il comune di Mondragone, si è costituito parte civile. La prossima udienza è programmata per il 15 novembre, con Zannini previsto come testimone.
Le indagini, avviate dopo una denuncia di Zannini, hanno rivelato che La Torre, insieme a un complice ancora non identificato, tentava di estorcere 50.000 euro al consigliere sotto la falsa accusa di risarcimenti dovuti.
La Torre aveva ripetutamente cercato di incontrare Zannini a casa sua, senza successo. Il giudice per le indagini preliminari ha sottolineato due aspetti cruciali: la presenza di un secondo individuo coinvolto e le minacce di morte esplicitamente rivolte ai Campoli per ottenere il pagamento entro la sera del 8 maggio.
Se non fosse stato per la pronta denuncia di Zannini e l’intervento dei carabinieri, La Torre avrebbe potuto portare a termine la sua minaccia di omicidio. Un secondo capo d’accusa riguarda un tentativo di estorsione ai danni di Alfredo Campoli, da cui La Torre richiedeva 20.000 euro, con l’incontro fissato in una cappella del cimitero di Mondragone.