Giusy Valda intercettata al telefono parla del fratello Francesco Pio: “Ma poi dico io stronzo! Ma per un paio di scarpe?”

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“Ora te lo do fra’ però non parlare più da dentro a questi telefoni, siete tutti intercettati, sono andata dall’ avvocato, stiamo tutti intercettati, ogni telefonata mia la tua sta scritta sopra i fascicoli tu.. Pio, è uscito tutto, novembre, dicembre…”.

Sono le parole di Giusy Valda, sorella Francesco Pio Valda in carcere per aver ucciso l’innocente pizzaiolo Francsco Pio Maimone nel marzo dello scorso anno agli chalet di Mergellina.

La ragazza parla al telefono con il fratello Luigi che dal carcere di Secondigliano chiama, utilizzando un telefono intestato a un pakistano, e chiede il numero della nonna Giuseppina Niglio. Siamo ad aprile dello scorso anno e Giuseppina Assunta Valda detta Giusy ha saputo che ci sono indagini ed intercettazioni sulla famiglia.

Sarà poi arrestata nel mese di ottobre insieme con la nonna ed altri cinque per aver cercato di favorire la fuga del fratello assassino dopo l’omicidio sul lungomare.

Ma è troppo tardi per prendere le precauzioni ed evitare le intercettazioni perché è stata lei stessa, senza saperlo, a confermare che è stato il fratello ad uccidere il giovane pizzaiolo. Lo fa nel corso di una telefonata intercettata sempre con il fratello Luigi in carcere la sera seguente all’arresto del fratello Francesco Pio.

“è ma ho saputo tutto oh!”, dice Luigi alla sorella che replica: “è non mi parlare proprio, perché io non mi sto proprio sentendo bene, sto solo male! Mi sto solo “abbuffando” di pianto perché non le posso proprio vedere certe… una cosa del genere…”.

 Luigi Valda alla sorella Giusy: “Non esce più Pina…”

E  Luigi che ha capito la gravità della situazione spiega alla sorella: “non esce più Pina! ah?
mi ha inguaiato! Mi devi credere… mi ha inguaiato! (ndr, entrambi stanno piangendo) Sto soffrendo … sto soffrendo assai! Dove stai?”.

E Giusy parla del clima attorno alla famiglia Valda: “ah? Cos’hai detto? Hai capito qua come ci guardano? Hai capito ci schifano adesso!”.
E Luigi dice: “va bene ma quello è un litigio tra ragazzi! Il ragazzo ha fatto “la tarantella” è… è stato sparato!  Questo non è un problema! Dobbiamo vedere come ci guardano… eh purtroppo eh… devi vedere come guardano agli altri… perché a mio padre non me l’hanno ucciso sotto casa sua? Per mezzo dei compagni e io come li devo guardare le persone!… Francesco Pio al telegiornale?!”, chiede Luigi alla sorella.

Che replica: “no, hanno detto solo vent’anni di Barra! E’ stata per colpa di quello stronzo! Capito?”
E Luigi: “mamma mia! Ma poi hanno arrestato a due di loro!”
Giusy precisa: “no, a lui!”. E Luigi: “solo a lui adesso sta!”. “Giusy: “e’ “.

E Luigi chiede spiegazioni sulla sparatoria: “e come ha fatto? Mio fratello non scende solo lui! Hai capito quello che dico io?” E allora Giusy fornisce dei particolari: “è! Stava in comitiva, però, è stato visto… dai dicono! Hai capito?”.
E a quel punto Luigi dice: “hai capito che ha combinato Pina! Si è rovinato una vita Pina!”.
E Giusy replica: “mamma mia! Tengo certi dolori dentro allo stomaco… quando esce più… diciannove anni, senza un bambino non ha fatto un figlio, non si è visto bene di niente!
eh… mamma mia…”

E a quel punto Luigi spiega alla sorella che Francesco Pio non sarà messo nello stesso padiglione dove si trova lui nel carcere di Secondigliano perché non è un omicidio di camorra: “quello è comune… è un reato comune… adesso non lo portano neanche da me!”
E Giusy: “no, adesso devi vedere può darsi pure che viene in associazione con voi! Con il clan!”.
Luigi spiega ancora alla sorella: “no, non ci azzecca niente! Eh una cosa…”.

E Giusy ancora: “quella è quella… è ma quella sta quella (ndr, ingiuria) hai capito che sta interrogando”.

E la riflessione di Luigi sul futuro cammino giudiziario del fratello: “se quella… se quella lo mette l’articolo sette me lo porta qua a mio fratello me l’ha rovinato una vita. Non lo fa prendere più un attenuante! A mio fratello è un reato comune. se lo vogliono accusare lo devono mettere a comune. quello è un litigio di strada! Non lo può mettere proprio l’articolo sette! Può fare quello che vuole lei! (ndr, si riferisce al Pubblico Ministero)”.

E Giusy capisce la gravità della situazione: “mamma mia! Cos’ha combinato!”
Luigi: “non lo può proprio mettere qua con me! Perché…”.
Giusy quindi conferma, senza saperlo, il quadro accusatorio che poterà poi alle 11 ordinanze cautelari del 20 marzo scorso, firmate dal gip Federica Colucci, che colpiscono lei, i due fratelli, la nonna e altri sette affiliati: “ma poi dico io stronzo! Ma per un paio di scarpe? Le scarpe si lavano! Vai via!’.

Come per dire al fratello Francesco Pio perché ha sparato per un paio di scarpe? E questo dovrebbe spiegarlo lui.



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