Un detenuto della IV Sezione detentiva Adriatico nel carcere di Secondigliano ha innescato un incendio nella propria cella e successivamente ha minacciato gli agenti impugnando bastoni rudimentali e lamette.
Nonostante una giornata caratterizzata da elevata tensione, al momento la situazione è sotto controllo grazie alla prontezza e professionalità del personale di Polizia, impedendo conseguenze più gravi. Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, ha reso noto l’incidente, verificatosi presso il carcere di Secondigliano.
Capece continua a esprimere la solidarietà e il sostegno al personale di Secondigliano, ma sottolinea che gli istituti di pena in tutta la penisola stanno vivendo quotidianamente eventi drammatici.
Il Sappe denuncia la necessità di un’azione decisa da parte dell’amministrazione penitenziaria per tutelare gli operatori, chiedendo una completa inversione di rotta nella gestione delle carceri regionali.
Sottolinea che i facinorosi agiscono nell’errato convincimento di trovarsi in un luogo privo di regole, anziché in un carcere, e fa appello alle autorità politiche regionali e locali affinché prendano seriamente in considerazione gli episodi gravi che avvengono nelle carceri della Campania, ricordando che in queste strutture operano servitori dello Stato che attualmente si sentono trascurati dalle istituzioni.
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