Musica

A Napoli il Trio Jean Paul per la seconda stagione musicale dell’Associazione Scarlatti

Pubblicato da
Condivid

nel programma dell'ensemble tedesco.

Schumann e Brahms nel programma del concerto dell'ensemble tedesco , domani, 18 gennaio (ore 20.30), nel Teatro Sannazaro di Napoli, per inaugurare la seconda parte della stagione musicale dell'Associazione Alessandro Scarlatti.

Fondato nel 1991 e composto da Ulf Schneider (violino), Martin Löhr (violoncello) e Eckart Heiligers (pianoforte), propone nell'esibizione in programma a Napoli una nuova selezione dei “trii” di Brahms e Schumann.

“Il programma della serata – sottolinea Tommaso Rossi, direttore artistico dell'è il secondo momento del progetto triennale che abbiamo voluto dedicare all'esecuzione integrale dei ‘trii' di Mendelssohn, Schumann e Brahms. Questo nuovo concerto propone ulteriori ascolti scelti da questa singolare produzione musicale che è vivida testimonianza della forte relazione, artistica ed umana, intercorsa tra questi eccelsi compositori del diciannovesimo secolo”.

Nella riproposta di questi capolavori della produzione romantica del XIX secolo, è impegnato in scena il Trio Jean Paul, concordemente riconosciuto a livello internazionale tra le formazioni più titolate nell'esecuzione di questo repertorio. L'ensemble d'oltralpe dopo l'esecuzione, nella passata stagione, del “Trio n. 2 in fa maggiore op. 80” di Schumann, del “Trio n. 2 in do minore op. 66” di Mendelssohn e del “Trio n. 3 in do minore, op. 101” di Johannes Brahms, propone quest'anno l'ascolto del “Trio in si maggiore op. 8” (nell'originale versione del 1854) di Johannes Brahms e del “Trio in re minore op. 63” di Robert Schumann.

“Le interpretazioni del Trio Jean Paul – così sul quotidiano tedesco Der Tagesspiegel, in occasione del loro concerto alla Philarmonie di Berlino – possiedono il segno di un'intelligenza che trasmette la gioia del suono e sono ricche di una curiosità passionale: drammaticamente sorprendenti ma sempre di una chiarezza delicata, pervase da un senso poetico del dialogo strumentale”.