Cronaca di Napoli

Don Patriciello a Meloni: “Sanare abusivismo delle famiglie oneste”

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Distinguere tra le case occupate dalla camorra e l’abusivismo da parte di famiglie “povere ma oneste” che si sono insediate per necessità in appartamenti rimasti vuoti.

Don Maurizio Patriciello, parroco del parco Verde di Caivano, pubblica su Facebook una lettera aperta alla premier Giorgia Meloni invocando questa “necessaria distinzione” nel giorno in cui le forze dell’ordine hanno iniziato la verifica dei titoli abitativi per le 700 case popolari del rione: quasi la metà, riconosce Patriciello, sono abitate in modo abusivo.

Negli ultimi 30 anni, spiega, “tante famiglie assegnatarie degli alloggi non hanno resistito e sono andate ad abitare altrove. Le case, però, non sono ritornate al legittimo proprietario e cioè il Comune. Chi se ne andava, cedeva – per rapporti di parentela o di amicizia – l’appartamento a chi riteneva opportuno.

Nessuno diceva niente, non c’era quasi la percezione di una commettere un illecito. Tante giovani coppie, con mille sacrifici, a spese proprie, sistemavano la casa e vi andavano ad abitare”. Successivamente anche i clan si insediarono in molti appartamenti “da affittare ai propri affiliati o per farne depositi e magazzini per droga e armi”.

Secondo il parroco “quasi la metà degli abitanti del quartiere è abusiva. Tremo al pensiero che un’azione di forza possa pensare di fare piazza pulita. Tante di queste coppie hanno speso tutto ciò che avevano per aggiustare questi appartamenti che erano fatiscenti. Sono famiglie povere ma oneste.

Occorre avere il coraggio di sanare la loro situazione, rassicurarle che non saranno cacciate fuori, e farle rientrare nella legalità”. “Sarebbe questo un risultato giusto e misericordioso. Eviterebbe tanta inutile sofferenza alla gente onesta. Tenga presente, la prego, questa necessaria distinzione. Essa aiuterà il suo governo ad avere risultati concreti e giusti, e le attirerà le benedizioni della gente povera ma onesta”, conclude il parroco.


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