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Per l'Invg la probabilità di eruzione dei Campi Flegrei è "relativamente bassa ma il vulcano tornerà ad eruttare"

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Fino a quando e quanto bisognerà stare tranquilli? L'evoluzione sismica e il fenomeno del bradisismo nei Campi Flegrei nelle ultime settimane hanno avuto una accelerata.

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E questo sta suscitando allarme e apprensione nella popolazione che continuano a chiedere interventi in materia di protezione civile e quindi di piani di evacuazione.

"Attualmente la probabilità di una eruzione vulcanica è relativamente bassa, proprio perché non vi sono evidenze di risalita di magma verso la superficie".

"Tuttavia, il vulcano ha la sua inarrestabile naturale evoluzione e, prima o poi, tornerà a eruttare".

A fare il punto sui recenti eventi della Caldera Flegrea, l'area vulcanica situata a nord-ovest della città di Napoli, è il Direttore dell'Osservatorio Vesuviano dell'INGV Mauro Di Vito, la Direttrice del Dipartimento Vulcani dell'INGV Francesca Bianco e il Presidente dell'INGV Carlo Doglioni sul sito istituzionale.

L'INGV-OV. quindi dal canto suo, assicura il massimo impegno nella raccolta, studio e interpretazione dei dati e "ogni variazione viene e sarà sempre discussa e comunicata tempestivamente agli organi di Protezione Civile nei suoi vari livelli".

Il volume crostale sollevato al momento, spiega l'Ingv, è pari a dimensioni molto inferiori al km3, "vincolando le dimensioni dei fluidi nell'area di alimentazione del sollevamento".

"I dati sismici, geochimici, le deformazioni del suolo, le variazioni termiche superficiali e in pozzo, le variazioni gravimetriche non forniscono, allo stato attuale, indicazioni che il magma stia risalendo verso la superficie".


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