Cronaca di Napoli

A Secondigliano nascerà il centro per l’integrazione territoriale

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“Finalmente anche in seguito alla recente costituzione del Servizio Beni Confiscati ed all’assegnazione di un congruo numero di personale, sia amministrativo che tecnico, siamo in grado di assicurare un impegno sempre più incisivo, da parte dell’Amministrazione comunale, nel valorizzare tutti i beni confiscati trasferiti al patrimonio dell’Ente per far sì che questi stessi beni, un tempo acquisiti dai clan attraverso attività criminose, possano realmente tornare alla collettività grazie ad appositi progetti di carattere sociale”.

Lo dichiara, in una nota, l’assessore con delega ai Beni confiscati del Comune di Napoli, Antonio De Iesu, nell’annunciare il bando dedicato al bene confiscato di via Vittorio Emanuele a Secondigliano, completamente ristrutturato dal ministero dell’Interno, per realizzare un Centro per l’integrazione nel territorio di persone immigrate regolari e giovani della comunità locale, anche con profili di vulnerabilità e fragilità, da formare adeguatamente ai fini del loro avviamento al lavoro.

Entro le ore 12 del prossimo 4 settembre, enti ed associazioni interessati potranno partecipare secondo le indicazioni riportate nell’Avviso pubblico presente sul sito istituzionale.

Il Comune di Napoli, attraverso il Servizio Beni Confiscati, ha inoltre ottenuto un finanziamento di 200mila euro dalla Regione Campania per la riqualificazione di un immobile in Via Roma verso Scampia: anche in questo caso l’obiettivo è la formazione di giovani, con profili di vulnerabilità e fragilità, in termini di competenze professionali nei mestieri e nelle attività artigianali e il loro successivo inserimento nel mondo del lavoro.

A breve, infine, conclude la nota di Palazzo San Giacomo, sarà pubblicato un bando destinato al Terzo Settore per l’utilizzo di 12 beni confiscati a sostegno di persone con profili di fragilità.

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