Saviano, la Procura di Nola chiede il processo per l’automobilista che ha investito e ucciso Rosa Romanelli

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La Procura di Nola imputa al 55enne, pure lui del posto come la vittima, l’esclusiva
responsabilità della tragedia per aver “tagliato” un incrocio svoltando a sinistra Un “taglio” dell’incrocio scriteriato e purtroppo fatale. Il Pubblico Ministero della Procura di Nola, dott.ssa Martina Salvati, titolare del procedimento penale per il tragico incidente costato la vita a Rosa Romanelli, 76 anni, di Saviano, ha chiesto il rinvio a giudizio per il reato di omicidio stradale per l’automobilista che ha travolto l’anziana mentre attraversava a piedi la strada imputandogli l’esclusiva responsabilità dell’investimento.

Si tratta di S. A., 55 anni, anche lui di Saviano. Riscontrando la richiesta, il Gup del Tribunale nolano, dott.ssa Teresa Valentino, ha fissato per l’8 settembre 2023, alle 10, l’udienza preliminare di un processo dal quale i familiari della vittima, assistiti da Studio3A-Valore S.p.A., si aspettano giustizia.

Il tragico sinistro è accaduto il primo novembre 2022, alle 8.30 del mattino, nella stessa Saviano, all’incrocio tra via San Paolino e via Scarlatti, ed è stato ricostruito nei dettagli dall’ing. Amedeo Ammaturo, il consulente tecnico d’ufficio a cui il Sostituto Procuratore ha conferito l’incarico di redigere, appunto, una perizia cinematica per accertare la dinamica, le cause e le responsabilità dei fatti.



    Alle operazioni peritali ha partecipato come consulente tecnico per la parte offesa anche l’ing. Carmine Matrisciano messo a disposizione da Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini a cui si sono affidati i congiunti della signora Romanelli, attraverso il consulente dott. Vincenzo Carotenuto.

    L’imputato stava percorrendo via San Paolino alla guida di una Fiat Punto quando, giunto all’incrocio, ha svoltato a sinistra per entrare in via Scarlatti, un viale a fondo cieco, e ha investito Rosa Romanelli che stava per l’appunto attraversando quest’ultima strada da destra verso sinistra rispetto all’automobilista e che aveva quasi raggiunto il marciapiede di sinistra.

    Il magistrato inquirente imputa al cinquantacinquenne la responsabilità del sinistro “per colpa consistita in negligenza, imprudenza e imperizia nonché nella violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale” per citare la richiesta del Pm.

    Dagli accertamenti peritali è infatti emerso che il conducente della vettura, sempre per riportare l’atto del Sostituto Procuratore, “ha effettuato la manovra di svolta a sinistra in modo non conforme ai dettami del Codice della Strada”: a determinare la tragedia, infatti, è stato il “taglio” dell’incrocio da parte di S. A., che – prosegue la richiesta di rinvio a giudizio.

    “Svoltava tenendosi strettamente sulla sinistra omettendo di impegnare la parte di centro destra dell’incrocio e di immettersi nella corsia di destra a doppio senso di marcia di via Scarlatti, in tal modo invadendo la corsia di opposto senso di marcia”: in pratica vi è entrato contromano.

    “Per aver dunque omesso di comportarsi in modo da non costituire pericolo o intralcio per la circolazione e in modo che sia in ogni caso salvaguardata la sicurezza stradale, ha causato la morte di Rosa Romanelli che stava attraversando la carreggiata di via Scarlatti da destra verso sinistra ed era prossima al raggiungimento del marciapiede di sinistra” conclude la dott.ssa Salvati.

    Il resto, purtroppo, è tristemente noto: l’anziana è stata investita all’altezza del bacino, è stata caricata sul cofano ed è rovinata pesantemente a terra battendo la testa e riportando gravissimi politraumi, tra cui lesioni agli organi interni, fratture agli arti inferiori ma soprattutto un trauma cranico-encefalico irreparabile. Trasportata in condizioni disperate all’ospedale civile di Nola, è deceduta l’indomani, 2 novembre 2022, alle 7 del mattino.

    Un decesso dovuto unicamente alle conseguenze dell’incidente come confermato dall’autopsia sulla salma disposta dal Pubblico Ministero, affidata al medico legale dott. Antonio Palmieri e a cui ha partecipato come consulente tecnico di parte anche il medico legale dott. Bruno Liguori messo a disposizione sempre da Studio3A.La signora Romanelli ha lasciato in un dolore immenso il marito, due figli e diversi fratelli che ora si aspettano una risposta dalla giustizia penale.



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