Dia gela il Maradona, il Napoli si ferma: la festa scudetto è rinviata

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L’opera non è ancora completa. Il Napoli non batte la Salernitana, si ferma sul pari e non è può ancora festeggiare aritmeticamente il titolo di campione d’Italia per la terza volta nella sua storia.

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Spalletti con i migliori: Osimhen e Kvara suonano la carica

Per il match scudetto Spalletti non può che affidarsi ai migliori. E dunque in porta ci va Meret con Rrahmani e Kim centrali. Di Lorenzo, capitano, a destra e Olivera a sinistra. A centrocampo il classico trio: Anguissa, Lobotka e Zielinski. In attacco il micidiale duo formato da Osimhen e Kvaratskhelia (a sinistra), con Lozano a destra.

La Salernitana prova a fare il colpo al Maradona per blindare la salvezza. Il solito Ochoa in porta, poi Daniliuc, Gyomber e Pirola i tre di difesa. Gli esterni di centrocampo sono Mazzocchi e Bradaric, Vilhena e Coulibaly agiscono sulla mediana. Kastanos e Candreva sono i due alle spalle dell’unica punta Dia.

Ochoa respinge gli attacchi del Napoli, pari all’intervallo

Il Maradona è una bolgia e spinge subito gli azzurri verso il gol. La prima chance ce l’ha Osimhen, di testa, dopo 7′: la girata del nigeriano su cross di Lozano finisce a lato sotto gli occhi attenti di Ochoa. E’ proprio il portiere messicano a salire in cattedra nella prima frazione, con tanti interventi importanti.

L’estremo difensore granata si fa trovare pronto su un altro colpo di testa di Osimhen, al 23′, respingendo in corner. Tanto possesso e pochi tiri, uno è di Anguissa da fuori, al volo, al 41′: ancora attento Ochoa che respinge a lato. Si va a riposo sullo 0-0.

    Il copione della partita non cambia nella ripresa. Gli uomini di Paulo Sousa provano a chiudersi, il Napoli domina dal punto di vista del possesso palla e prova a sfondare prima con Kvaratskhelia da fuori e poi con Zielinski in rovesciata. In entrambi i casi il pallone finisce alto di poco.

    Olivera di testa fa 1-0, esplode il Maradona 

    Entrano in campo Raspadori ed Elmas, primi cambi di Spalletti e il destino si compie al 62′. Corner battuto in mezzo, Olivera anticipa tutti di testa e fredda Ochoa, che guarda immobile il pallone spegnersi in rete: il Napoli è in vantaggio e aritmeticamente campione d’Italia.

    I minuti successivi sono di attesa, un conto alla rovescia in attesa del fischio finale, ma gli ospiti non mollano e provano in qualche occasione a impensierire Meret. Il Napoli può così chiuderla in contropiede: la chance clamorosa ce l’ha Kvaratskhelia, che però solo davanti a Ochoa non centra la porta di un soffio.

    Dia gela il Maradona, 1-1 a 5′ dalla fine: festa rinviata

    Poi, quando meno te l’aspetti, il colpo di scena: la Salernitana pareggia. Dia riceve palla sulla fascia, punta Osimhen, converge verso il centro e con un tiro a giro di sinistro batte Meret e gela tutto il Maradona già pronto alla festa. E’ 1-1 a 5 minuti dalla fine.

    L’assalto finale non basta, il punteggio non cambia: tra Napoli e Salernitana finisce in parità, gli azzurri allungano a +18 sulla Lazio ma non sono ancora matematicamente campioni. Festa rinviata al turno infrasettimanale e alla gara della Dacia Arena contro l’Udinese.

     



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