Cronaca di Napoli

Camorra, il boss Pasquale Manna ucciso per l’affare pompe di benzina

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Appuntamento con l’assassino, il boss Pasquale Manna 58 anni detto “Paqualino”,  reggente del clan Veneruso-Rea di Volla è stato massacrato di proiettili in una pompa di benzina prorpio a Volla.

ma nonostante le ferite e l’auto crivellata di proiettili ha cercato di trovare soccorso arrivando fino a via Ravioncello altezza civico 120 a Ponticelli. Li la sua Renault Twingo bianca si è fermata vicino al guardrail.

Chi lo ha ucciso aveva una sola missione: eliminarlo. E così è stato. Non a caso i sicari hanno fatto fuoco con una mitraglietta esplodendo un numero impressionate di colpi. Poi in sella a una moto di grossa cilindrata si sono dileguati nel traffico di Ponticelli facendo perdere le tracce.

I carabinieri, coordinati dalla Dda di Napoli, che conducono le indagini hanno avviato una seire di perquisizioni ma soprattutto hanno preso visione di tutte le immagini delle telecamere pubbliche e private poste lungo il percorso ma hanno anche analizzato il suo smartphone. Si cerca tra i contatti, le chat e la messaggistica eventuali tracce che possano portare a capire con chi aveva appuntamento.

Pasqualino mamma era già scampato alla morte nel lontano 1988, in quell’occasione vennero ammazzate due persone, mentre l’allora 24enne Manna rimediò delle ferite all’altezza delle gambe.

Gli investigatori seguono la traccia dello scontro tra i clan criminali della zona Orientale di Napoli. E’ probabile che la vittima abbia pestato i piedi alle famiglie criminali della zona, in modo particolare negli affari legati al contrabbando di petrolio e alla gestione delle pompe di carburanti e per questo è stata decisa la sua eliminazione.

 


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