Marco Mengoni vince il Festival di Sanremo dei record

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Marco Mengoni, con il brano “Due vite” trionfa alla 73esima edizione del Festival di Sanremo.

L’artista di Ronciglione ha battuto Lazza – che si è piazzato secondo – e Mr. Rain (terzo). “Dedico questo premio a tutte le donne che hanno partecipato”, ha detto Mengoni visibilmente emozionato e commosso.

“Vorrei dedicare questo premio a tutte le donne che hanno partecipato, che sono delle cantanti meravigliose. Siamo arrivati nella top five in cinque ragazzi…” ha detto il vincitore del Festival. Mengoni incassa così la sua seconda vittoria a un Festival di Sanremo. Aveva vinto nel 2013 con “L’essenziale”.



     Marco Mengoni e il Festival dei record e delle polemiche

    L’artista di Ronciglione è rimasto in testa alla classifica per tutte le serate, mentre ieri ha vinto anche la serata dei duetti e delle cover. Il Festival 2023 verrà ricordato per gli ascolti record (non accadeva dal 1995) ma anche delle polemiche.

    In primis (in ordine temporale) quella relativa a Blanco che – per un problema di audio – ha devastato gli arredi floreali del palco. Poi per la performance di Fedez che, al termine della sua esibizione sulla nave della Costa Crociere, ha strappato la foto del viceministro Galeazzo Bignami, vestito da Hitler.

    Il “caso” Fedez è tornato anche nella terza serata quando – in duetto con gli Articolo 31 – ha lanciato una stoccata alla politica. “Giorgia, legalizzala”, chiedendo alla premier di legalizzare la cannabis. La finale del Festival è stata una serata ricca di emozioni, con i Depeche Mode super ospiti, oltre a Gino Paoli e Ornella Vanoni.

    La finalissima – con la conduzione di Amadeus quater accompagnato da Gianni Morandi trascinatore – si è aperta con l’esecuzione dell’Inno d’Italia da parte della banda dell’Aeronautica militare, che quest’anno compie 100 anni.

    Poi subito l’omaggio – commosso ed emozionante – a Lucio Dalla. Un’interpretazione accolta da una standing ovation. Poi parte la gara. Al via la serata con Elodie, che riscuote una “proposta di matrimonio”, da un fan che urla: “Mi vuoi sposare?”.

    Tananai ha invece portato l’Ucraina sul palco dell’Ariston prima del presidente Volodymyr Zelensky, arrivando con dei fiori blu e gialli, colori che richiamano la bandiera ucraina. Madame ha invece ringraziato Amadeus per aver confermato la sua partecipazione a Sanremo, dopo le polemiche sollevate perché indagata per la vicenda di falsi green pass. “Per fare cento metri ne ho dovuti fare mille.

    Questo per me è stato veramente un bellissimo Festival. Sento di dover ringraziare Amadeus che ha creduto in me”, ha detto. A far discutere è stato invece Rosa Chemical che, durante la sua esibizione, si è recato da Fedez – seduto in prima fila – mimando un rapporto con lui e trascinandolo poi su palco, baciandolo infine sulla bocca.

    Lo show ha scatenato l’ironia di Fiorello: “Dopo Rosa Chemical, Achille Lauro sembrava Cristina D’Avena”, ha scherzato lo showman, riferendosi all’esibizione di Lauro (da piazza Colombo) proprio immediatamente dopo quella di Rosa Chemical.

    “Da domani i vertici della Rai non ci saranno più. Ma tutto questo è bellissimo”, ha aggiunto Fiore. “Questo è il Festival dell’amore”, si è giustificato Rosa Chemical davanti ad un esterrefatto Amadeus. Altrettanto stupita Chiara Ferragni: “Sono senza parole”, “E’ meglio”, ha chiosato Amadeus sorridendo prima di lanciare la pubblicità.

    Durante lo spot, sono circolati sui social alcuni video con Ferragni che ha chiamato il marito sul palco. Si chiude un’edizione da record, con 28 artisti in gara. Di questi 6 giovani. Amadeus è riuscito a portare sul palco dell’Ariston varie espressioni e generi musicali. Rivolgendosi a un pubblico trasversale: dalla generazione Z ai boomer.

    Proprio lui che, in questo Festival, ha cercato di “sboomerizzarsi”, come ha detto Morandi, creando il suo primo profilo Instagram.

    Ecco altri premi assegnati alla 73a edizione del Festival di SANREMO:

    Premio della Critica Mia Martini: Colapesce e Dimartino (con la canzone Splash);

    Premio della Sala Stampa Lucio Dalla: Colapesce e Dimartino;

    Premio Sergio Bardotti per il miglior testo: Coma Cose (L’addio);

    Premio Giancarlo Bigazzi per la miglior composizione: Marco Mengoni (Due vite).



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