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Folla al pronto soccorso a Napoli, stop ricoveri al Cardarelli

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Il Cardarelli di Napoli ha dovuto fermare i ricoveri al Pronto Soccorso per il sovraffollamento che si è verificato questa mattina. Ne dà notizia la Cgil Funzione Pubblica di Napoli.

"Dobbiamo costatare - spiegano dalla segreteria sindacale - nuovamente il blocco dei ricoveri in ospedale per la completa saturazione del pronto soccorso, nonostante l'apertura del nuovo Pre-Triage benedetto soltanto ieri dal Vescovo di Napoli e celebrata come se fosse stata la soluzione organizzativa risolutiva di problemi atavici".

La Cgil afferma che ci sia una "totale assenza di una visione per la risoluzione del problema barelle" e spiega che "giungono da numerosi iscritti ancora una volta segnalazioni sulla gravissima situazione nella quale versa il Pronto Soccorso e l'Osservazione Breve Intensiva dove il numero di barelle è ormai fuori controllo con tutti gli spazi occupati e dove pazienti e lavoratori scontano su diversi versanti un disagio intollerabile".

Oltre cento persone sono arrivate al pronto soccorso del Cardarelli di Napoli questa mattina e questo ha portato a un numero di persone che hanno portato al blocco di altri ricoveri.

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"Sarebbe il caso - spiegano dalla Cgil Fp di Napli - di smettere di negare l'evidenza e di mettere invece in campo iniziative per affrontare questa gravissima criticità attraverso il confronto e il concorso di chi conosce i problemi e può dare un contributo costruttivo. Questa organizzazione sindacale per tempo ha denunciato quanto purtroppo si sta verificando in un silenzio assordante e avendo come riscontro una totale negazione dei fatti che di conseguenza ci rendeva, agli occhi dei decisori aziendali e regionali, come minimo dei mistificatori.

'Potete ingannare qualcuno per tutto il tempo o tutti per qualche tempo. Ma non potete ingannare tutti per tutto il tempo'.

Crediamo e speriamo che l'ora della propaganda sia finita e che inizi finalmente l'ora della responsabilità, della serietà e del confronto costruttivo per migliorare le condizioni assistenziali e lavorative. Fate presto". 

Articolo pubblicato il 23 Febbraio 2023 - 16:30 - Gustavo Gentile

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