Sorpresa a Poggioreale con addosso 5 cellulari. La donna aveva un colloquio con il compagno detenuto.
Una donna è stata fermata nel carcere napoletano di Poggioreale in quanto sorpresa con cinque cellulari che, durante i colloqui, intendeva consegnare al compagno detenuto.
A renderlo noto è Tiziana Gacci, segretario regionale per la Campania del Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria (Sappe).
“Il nostro encomio va ai colleghi in servizio a Poggioreale – ha commentato la sindacalista – che mantengono alta la guardia, opponendo la propria azione con grande professionalità a garanzia della legalità , come in questa occasione, nonostante tutte le criticità che inevitabilmente caratterizzano una struttura detentiva super affollata da oltre duemila ristretti”.
Anche Donato Capece, segretario generale del Sappe, plaude “alla professionalità , alla abnegazione ed all’astuzia del personale operante. Ogni giorno la Polizia Penitenziaria porta avanti una battaglia silenziosa per evitare che dentro le carceri italiane si diffonda l’illecita introduzione e il possesso di telefoni cellulari nonché lo spaccio sempre più capillare e drammatico, stante anche l’alto numero di tossicodipendenti tra i detenuti, di sostanze stupefacenti”.
“Nonostante la normativa punisca questa fattispecie di reato – commenta Ciro Auricchio, segretario regionale dell’Uspp – si continuano a introdurre cellulari nelle carceri con stratagemmi sempre più raffinati. Per questo servono strumenti tecnologicamente avanzati capaci di bloccare le comunicazioni, come gli inibitori di segnale.
Grazie agli sforzi finora profusi a dispetto dell’ atavica carenza di organico, la polizia penitenziaria riesce comunque ad arginare i continui tentativi di introduzione di telefonini nelle carceri, evitando così gravi ripercussioni sull’ordine e la sicurezza interna”.